Obiezione di coscienza, questa sconosciuta
Nell’ambito di un seminario alla Cattedra Wojtyla, il professor Mazurkiewicz ha fatto una buona sintesi sull’obiezione di coscienza, che va distinta dalla disobbedienza civile. Le norme (aborto, eutanasia, ecc.) contrarie alla retta ragione, e quindi alla legge di Dio, sono atti di violenza. E parlare di “libertà di coscienza” ha senso solo se la coscienza è davvero libera, cioè se capace di non rinunciare alla verità.
Scuole americane, terreno fertile per l'islamizzazione
È arrivato fino alla Corte Suprema il caso della famiglia di una ex studentessa liceale, Caleigh Wood, che in una scuola pubblica ha dovuto subire un tentativo di indottrinamento all’islam. Ma non è un episodio isolato: si moltiplicano negli Usa i casi in cui le lezioni di storia o studi sociali diventano occasione di esaltare l'islam e denigrare il cristianesimo. Si tratta di una strategia ben precisa, definita "jihad educativa".
«Così il Vaticano fa fuori la Chiesa in Cina»
In una lunga intervista a un giornale online di Taiwan, il cardinale Joseph Zen torna sugli accordi segreti Vaticano-Cina e denuncia le manovre del Segretario di Stato, cardinale Parolin, per ottenere un successo diplomatico a spese dei cattolici cinesi. Con papa Francesco? "Un rapporto meraviglioso, però non risponde alle mie lettere. E tutto va nella direzione opposta ai miei suggerimenti".
Silenzio sui persecutori. Sindrome Cinese del Vaticano
"Per quanto tempo ancora il Vaticano rimarrà in silenzio sulla Cina, sulla repressione a Hong Kong e sui rapporti sulle persecuzioni e i campi di rieducazione per i credenti nel resto della Cina?" Se lo chiede Robert Royal, su The Catholic Thing, una lunga analisi sui silenzi vaticani. E sulla sua nuova diplomazia progressista.
Una Cina nascosta: le prove dei campi di rieducazione
La più grande quantità di documenti segreti del Partito Comunista Cinese, finora trapelata alla stampa, mostra al mondo il sistema di repressione messo in piedi da Pechino nello Xinjiang, regione autonoma a maggioranza uigura e musulmana. Ma dai Paesi islamici nessuna protesta. L'islamofobia è un privilegio occidentale?
Contrordine compagni: sbagliato "uccidere" Dio
L’annacquamento del cristianesimo fa male alla società e alle relazioni civili? Sì e a drilo sono i più acerrimi nemici della stessa cultura cristiana che, dopo averla picconata, ora piangono sulle macerie prodotte. Dopo aver fatto di tutto per scristianizzare il mondo hanno scoperto che così è un incubo.
Siria, l’omicidio del sacerdote armeno mostra che l’Isis non è sconfitto
Padre Petoyan, parroco della chiesa di San Giuseppe a Qamishli, è stato ucciso sulla strada verso Deir ez-Zor. L’attentato conferma che i cristiani in Siria sono in grave pericolo, stretti tra la minaccia dello Stato Islamico, la propaganda di turchi e curdi, e i tentativi di questi ultimi di “curdizzazione” delle aree da loro controllate.
I nuovi antisemiti che la commissione Segre non vede
Non si riesce a smettere di commentare e discutere della "commissione Segre", si fa un gran parlare di ebrei e di razzismo, ma guardando dalla parte sbagliata. Secondo gli ultimi rapporti sulla violenza contro le comunità ebraiche in Europa, il grosso delle aggressioni arriva dai musulmani e il boicottaggio dall'estrema sinistra.
Da Durban a oggi, l'islamofobia è un cavallo di Troia
Il termine islamofobia appare per la prima volta nel 2001 in un documento ONU firmato dai leader di quasi 200 paesi nel mondo. È un pretesto per chiudere la bocca a chi cerca di risvegliare un Occidente in declino.
Il vero problema è la cristianofobia. Lo dicono i numeri
Il rapporto sull’islamofobia, finanziato dall’Ue, si basa più su libere interpretazioni che su evidenze statistiche. Il documento omette per esempio ogni riferimento al dossier Osce-Odihr, che nel 2016 riportava per l’Italia 8 casi riconducibili all’odio antislamico e 32 all’odio anticattolico. Quattro volte tanto. Ma non risulta che l’Ue si sia preoccupata della cristianofobia. Perché?
La Turchia scheda i "nemici" europei, paga la UE
L'Unione Europea ha finanziato il "Rapporto 2018 sull'islamofobia europea" preparato da una Fondazione turca fondamentalista, emanazione del partito del presidente Erdogan. È scandaloso che la UE sostenga l'uso strumentale del concetto d'"islamofobia", che viene utilizzato come clava per colpire chiunque in Europa osi esprimersi in maniera critica nei confronti della componente di religione e cultura islamica. Una vera e propria lista di proscrizione - che riguarda anche partiti e giornali italiani - sul modello di quanto già fatto in Turchia contro 200 giornalisti sgraditi a Erdogan.
- IN ITALIA POLITICI E GIORNALISTI NEL MIRINO, di Lorenza Formicola
- IL VERO PROBLEMA È LA CRISTIANOFOBIA, LO DICONO I NUMERI, di Giuliano Guzzo
- DA DURBAN A OGGI, ISLAMOFOBIA È IL CAVALLO DI TROIA, di Riccardo Cascioli
In Italia sono nel mirino politici e giornalisti
Nel capitolo sull'Italia, il Rapporto sull'islamofobia mette insieme un'arraffata lista di fatti di cronaca raccolti da Ong e movimenti "anti-fascisti". Lega e Fratelli d'Italia sono nel mirino, così come i quotidiani il Giornale, Libero, Il Tempo e la Verità. E viene citato perfino il sito Bastabugie.it che su islam e Turchia rilancia spesso i nostri articoli.