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Emigranti illegali

La Turchia costruisce un muro al confine con l’Iran

Il muro lungo 295 chilometri e alto quattro metri servirà a impedire l’ingresso illegale di emigranti, l’infiltrazione di terroristi e il contrabbando

Migrazioni 31_07_2021

Proprio mentre l’alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi, nel comunicato diffuso per celebrare i 70 anni della Convenzione di Ginevra, deplora il comportamento degli “stati ricchi e bene organizzati che rispondono a chi bussa alla loro porta erigendo muri”, la Turchia annuncia che, per rendere più sicuro il proprio confine con l’Iran, ha deciso di costruire un muro lungo 295 chilometri, alto tre metri e largo due, 58 torri di controllo e 45 torri di comunicazione, tutte dotate di radar, sensori, sistemi antincendio e telecamere termiche. Negli ultimi due anni lungo la frontiera sono già state scavate delle trincee larghe quattro metri e profonde altrettanto che adesso saranno chiuse con del filo spinato. Lo ha annunciato il 27 luglio Emin Bilmez, governatore della provincia orientale di Van, spiegando che l’intenzione è impedire l’ingresso illegale di emigranti, l’infiltrazione di terroristi e il contrabbando. Il governatore ha aggiunto che saranno intensificati i controlli di polizia alla frontiera: “a causa delle crescenti ondate di emigranti, abbiamo assegnato alla regione due compagnie di ricognizione e due unità speciali dotate di mezzi blindati. Il ministro dell’interno inoltre ha destinato 35 squadre speciali e 50 mezzi militari per assistere le guardie di frontiera”. Nel 2020 a 105.000 emigranti irregolari è stato impedito di oltrepassare la frontiera o sono stati arrestati subito dopo essere entrati nel paese. “Quest’anno – dice il governatore – abbiamo arrestato più di 55.000 emigranti irregolari. Da gennaio a luglio abbiamo processato anche 783 persone che organizzano l’ingresso illegale degli emigranti e ne abbiamo arrestate circa 300. Lo scorso anno ne avevamo processate 599”.