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LO SCANDALO

La blasfemia incoraggiata dall'Ue

Con buona pace dei benpensanti sostenitori dei ‘valori europei’, le istituzioni di Bruxelles si dimostrano ancora una volta anti cristiane e blasfeme. L'1 dicembre Riccardo Simonetti, "ambasciatore LGBTI per il Parlamento Europeo", si è reso protagonista di una vergognosa farsa blasfema offensiva della Vergine Maria. Nessuna reazione. 

Libertà religiosa 09_12_2021
Riccardo Simonetti

Con buona pace dei benpensanti sostenitori dei ‘valori europei’, le istituzioni di Bruxelles si dimostrano ancora una volta anti cristiane e blasfeme, l’obiettivo dei giorni scorsi è la Vergine Maria, la Sacra famiglia e lo stesso Gesù bambino. L’Avvento è iniziato lo scorso 28 novembre per tutti i cristiani e cattolici, l’aggressione blasfema e le offese indegne dell’ambasciatore LGBTI del Parlamento europeo sono dell'1 dicembre.

Tutto ciò nel pneumatico silenzio e nella impacciata pavidità del Presidente del Parlamento di Strasburgo e dei Capigruppo dei partiti politici? Ebbene, il 1 dicembre Riccardo Simonetti, ‘ambasciatore dei LGBTI per il Parlamento Europeo’ si è reso protagonista di una vergognosa farsa blasfema offensiva della Vergine Maria, della Sacra famiglia e della natività di Gesù. Si è detto molto orgoglioso per il servizio fotografico, in cui era vestito come la Vergine Maria (trans gender), con tanto di bambin Gesù in braccio e San Giuseppe alle spalle, per la copertina di Siegessäule Magazin rivista queer di Berlino (qui la versione scaricabile) . "Se ignoriamo il fatto che Gesù non era bianco, potremmo anche credere che la Vergine Maria avesse la barba, perché no? Mi sento molto orgoglioso e onorato di essere sul numero di dicembre di un'istituzione queer come SIEGESSÄULE MAGAZIN…Grazie al fantastico team che mi ha aiutato a creare queste bellissime immagini…”, Simonetti ha scritto nella nel suo post su Instagram e Facebook.

Simonetti, un giovanotto tedesco di padre italiano, è diventato ambasciatore speciale per le questioni LGBT del Parlamento dell'Unione Europea a metà febbraio del 2021, come riporta sia il suo sito web, sia la rivista tedesca ‘Stern’. Da allora ad oggi, non c’è una sola presa di posizione ufficiale del Presidente o dell’Ufficio di Presidenza del Parlamento europeo che smentisca la nomina o termini la collaborazione con il Simonetti. Zero, tranne un cenno da allora ad oggi, tranne un messaggio social anonimo dei giorni scorsi in cui si precisa solo che il Simonetti sarebbe un "collaboratore". Collaboratore? All’atto della nomina, la funzionaria del parlamento europeo Cosima Barón Fernández de Córdoba, che dirige l'ufficio di collegamento di Monaco, spiegava l’importanza della collaborazione con Simonetti, dicendo : "La cooperazione con gli influencer fa parte della strategia di comunicazione del Parlamento europeo per raggiungere un nuovo gruppo target. Noi del ‘Liaison Office’ vogliamo raggiungere soprattutto i giovani, che non guardano più i classici canali di notizie".

Ebbene, che una rivista ‘qeer’ tedesca si pregi di immagini blasfeme nel mese che prepara al Natale cristiano, non è altro che una conferma dello spregio a Gesù e Maria, già visto nei Gay Pride di tutto il mondo. Atti blasfemi ed intollerabili che si commentano da soli, ma che un ‘rappresentante’ del Parlamento europeo si vanti di queste offese blasfeme non è tollerabile, né accettabile. “Si aspetti un pugno chi offende mia madre!”, diceva Papa Francesco e noi lo pretendiamo dal Presidente e dall’Ufficio di Presidenza del Parlamento. Non si provi ad accampare ridicole scusanti, non è solo nella responsabilità dell’Ufficio di Monaco la nomina di Riccardo Simonetti. Tutti sapevano (e se ne vantavano) ai vertici del Parlamento, tutti ne devono rispondere con una scelta chiara e netta: il licenziamento immediato. Non prima però di aver fatto piena luce sulle sponsorizzazioni LGBTI, le coperture politiche, il compenso e i rimborsi e gli incontri organizzati ‘da’ e ‘con’ Simonetti in Europa.

Non c’è alcun comunicato stampa ufficiale, né tweet ufficiale del Parlamento europeo e del suo Presidente Sassoli, tra i tanti presenti sul ‘benessere degli animali’ o sui ‘valori europei’, nel quale si condanni nettamente e si licenzi in tronco Riccardo Simonetti per i suoi atti blasfemi, offensivi e cristianofobici. Non c’è una istituzione europea che rispetti, non dico valorizzi, le radici e la fede di cristiani e cattolici. Questi sono i nuovi ‘valori europei’, questa la ‘cancel culture’ imposta da Bruxelles.