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Martiri cristiani

Il ricordo dei martiri argentini

Nella Giornata dei missionari martiri, i sacerdoti argentini celebrano chi in nome della fede ha lottato per la giustizia ed è stato ucciso durante la dittatura militare

 

L’Argentina ricorda i suoi martiri. Il 24 marzo, data in cui ogni anno si celebra nel mondo la Giornata dei missionari martiri quest’anno alla 32esima edizione, i sacerdoti argentini che operano nei quartieri popolari e nelle Villas miseria, gli insediamenti informali urbani, hanno organizzato un raduno a Plaza de Mayo, nella capitale Buenos Aires, dove è stata installata una “carpa misionera”, tenda missionaria. L’intenzione è commemorare i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e i laici che tra il 1976 e il 1983, gli anni della dittatura militare. Sono stati perseguitati, molti fino al martirio – dicono gli ideatori dell’evento – perché “a partire dalla loro fede lottarono per la giustizia”. I sacerdoti argentini ricordano inoltre che quest’anno ricorre il 50° anniversario della morte di padre Carlos Mugica, ucciso l’11 maggio 1974 davanti alla chiesa di San Francisco Solano, città della provincia di Buenos Aires, dove aveva appena finito di celebrare la messa. Carlos Mugica – spiega l’agenzia di stampa AsiaNews nel dare la notizia dell’evento – è stato uno dei primi preti argentini ad aderire al Movimento dei sacerdoti per il Terzo Mondo che, dopo il Concilio Vaticano II, sulla linea di figure come il vescovo brasiliano Helder Càmara, si coinvolgevano nelle lotte popolari in nome dell’opzione ecclesiale per i poveri e sceglievano di svolgere il loro ministero sacerdotale tra i poveri e gli immigrati che affollavano le baraccopoli disseminate nel tessuto urbano di Buenos Aires e delle metropoli argentine”. La “carpa misionera” per un giorno ricorda agli argentini padre Mugica e quanti come lui hanno lottato per la giustizia, disposti alla morte per non venire meno alla loro missione e all’impegno di testimonianza cristiana assunto. La Giornata dei missionari cristiani – spiega AsiaNews – è stata istituita nel 1992. “L’allora Movimento giovanile delle Pontificie Opere Missionarie italiane propose per la prima volta alla Chiesa italiana la celebrazione di una Giornata che facesse memoria di quanti ogni anno vengono uccisi durante il proprio servizio pastorale. La celebrazione fin da allora fu collocata nel giorno dell’uccisione di Oscar Arnulfo Romero, l’arcivescovo salvadoregno ucciso il 24 marzo 1980 mentre celebrava la messa nella cappella dell’Hospedalito, a San Salvador. La ricorrenza per far memoria dei nuovi testimoni della fede uccisi si è diffusa da allora dall’Italia in altri Paesi del mondo”.