La Corea del Nord e la guerra impraticabile
Il sesto test nucleare della Corea del Nord provoca due terremoti e dà al mondo la certezza che il regime stalinista di Pyongyang ha ormai bombe termonucleari dalla potenza di 100 kilotoni, cinque volte tanto l'ordigno di Hiroshima. Il nucleare più i missili: la Corea del Nord ha il suo deterrente.
Usa, il rischio mortale di togliere la memoria storica
L’uragano becero del fanatismo ideologico iconoclasta si gonfia ogni giorno che passa. La città di Los Angeles ha deciso di cancellare una delle feste nazionali più importanti degli Stati Uniti, il Columbus Day, sostituendolo con una giornata farlocca per ricordare le popolazioni native americane.
Se i missili nordcoreani servono solo a negoziare
Nonostante le tensioni e la schizofrenia bellica Pyongyang non ha interesse a volere la guerra. Le armi atomiche di Kim hanno uno scopo deterrente cioè, paradossalmente, a scongiurare le guerre. Trump sa che questa guerra non si può combattere e Kim Jong-un è consapevole che se attaccasse Seul o Tokyo nulla potrebbe metterlo al riparo da una durissima risposta militare.
In Inghilterra operano 85 tribunali islamici
Il timore di essere considerati islamofobi impedisce alle autorità britanniche di intervenire sull'operato delle corti islamiche riconosciute dal governo, sebbene un voluminoso rapporto parli di legittimazione della violenza contro le donne e della poligamia.
'Via col vento' scandalizza solo chi ha la coda di paglia
La cronistoria del delirio statunitense registra ora una nuova vittima eccellente: nientemeno che una pietra miliare della storia del cinema: Via col vento. Un cinema lo ha eliminato dalla programmazione. Quello che è in gioco davvero è la riscrittura della storia secondo un piano preciso che parte addirittura da Cristoforo Colombo che aprì la strada all’evangelizzazione del Mondo Nuovo.
Centrafrica, la finta pace della Sant'Egidio
L'accordo firmato il 19 giugno scorso a Roma e salutato come un grande successo in realtà è stato da subito carta straccia. Combattimenti, violenze e massacri sono all'ordine del giorno, come quello accaduto nelle scorse settimane nella cittadina di Gambo, perpetrato dalle milizie islamiste con la complicità della missione Onu.
Trump vuole che i caschi blu facciano guerra a Hezbollah
Gli Stati Uniti attaccano duramente la missione delle Nazioni Unite nel sud del Libano (Unifil), accusata di lasciar transitare le armi che Iran e Siria inviano alle milizie Hezbollah. Un attacco senza precedenti alla missione dell’ONU. La linea dell’Amministrazione Trump rischia di proseguire l’opera di destabilizzazione del Medio Oriente/Nord Africa inaugurata da Obama.
Sabratha, la "misteriosa" milizia anti sbarchi
Un gruppo armato sta impedendo che le imbarcazioni che trasportano migranti salpino da Sabratha, città trampolino per i trafficanti di esseri umani. Sembra che cerchi il sostegno di Tripoli, ma è mistero sulla sua natura. Intanto però le partenze sono drasticamente calate.
Afghanistan, Trump intrappolato nella guerra più lunga
Donald Trump ha deciso, dichiarando solennemente a Fort Myers, per l’ennesima volta, un maggiore impegno militare Usa in Afghanistan. Dietro il cambiamento di idea del presidente si fa largo l'ipotesi di un condizionamento di una "giunta militare" dietro il siluramento del consigliere Bannon.
Erdogan fa campagna elettorale in Germania
Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan cerca di influenzare il voto dei turchi con passaporto tedesco lanciando un appello ai propri concittadini residenti in Germania, a non votare per i partiti "nemici della Turchia" nelle elezioni previste il prossimo 24 settembre. Un milione di aventi diritto al voto. Le indicazioni di Ankara anticipano il peso che le pressioni del mondo islamico potranno avere in un futuro ormai presente su tutta l’Europa.
Le idiozie suprematiste e la vera storia del generale Lee
Se non fosse stato versato del sangue, la vicenda della rimozione della statua del generale confederato Robert E. Lee farebbe scappare da ridere. Perché del razzismo Lee è proprio l’emblema sbagliato. Quanto a ignoranza, suprematisti bianchi e antirazzisti liberal sono esattamente pari.
Kenya, Sudafrica, Congo: ecco a chi si rivolge il Papa
Sarebbe un errore leggere il messaggio del Papa per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2018 pensando che sia rivolto all’Italia e all’Europa. Il messaggio è destinato a tutti i fedeli, anzi a tutto il mondo. E sono molti i Paesi africani e asiatici che si devono sentire accusati dalle parole del Papa. Ma si può anche auspicare che nei prossimi mesi la Santa Sede trovi il modo di aggiungere il diritto di ogni persona a vivere in dignità nel proprio paese insieme alla sua famiglia.
- COSI' VIENE CAMBIATA LA DOTTRINA SOCIALE di Stefano Fontana