Ai democratici non basta vincere, vogliono la dittatura
Bisogna guardare ai fatti, dai disordini di Capitol Hill fino ad ora, per capire cosa sta accadendo in Usa e a quale pressione siano sottoposti i repubblicani (necessari al Senato per votare l’impeachment). I democratici, in collusione con media e grandi aziende, non si stanno accontentando di vincere le elezioni ma mirano a sopprimere qualsiasi persona esprima un parere contrario al proprio.
- TRUMP, L'IMPROBABILE "UOMO NERO", di Gianandrea Gaiani
Trump, l'improbabile "uomo nero"
L'ossessivo accanimento per eliminare Trump e ogni traccia del trumpismo indica che il presidente degli Stati Uniti è ancora politicamente temibile. E quello che viene fatto passare per un tentativo di colpo di stato ha tutto il sapore di una "trappola" ben organizzata con l'obiettivo di liquidarlo una volta per tutte.
Usa, il vero golpe lo hanno fatto i Democratici, non Trump
L'assalto al Campidoglio dei sostenitori di Trump non può essere considerato un golpe. La polizia, negligente, ha fatto di tutto per creare il caso, lasciando entrare i provocatori. Nulla a che vedere con le distruzioni di Black Lives Matter. In compenso l'assalto ha dato il pretesto di isolare il presidente e di chiedere il suo impeachment e nascondere i dubbi sulle ingerenze cinesi nelle elezioni
Impeachment per Trump. Ostracizzato il presidente
Con un voto di 232 a 197, la Camera del Congresso ha approvato l'impeachment per Donald Trump. E ha battuto due record: la procedura di impeachment più rapida della storia e la prima volta di un presidente che viene “impeachato” due volte.
- IL GOLPE DEMOCRATICO di Silvana De Mari
Il Gop scarica Trump ma il vero golpe è della sinistra
I fatti dicono chiaramente che c'è qualcosa di sospetto nell'assalto a Capitol Hill e che dare la colpa a Trump è frutto di una narrativa sporca che ormai ha del ridicolo. Eppure parte dell'establishment del Gop si è rifatta subito l'abito, confermando lo scollamento fra il popolo e un'élite (di destra e sinistra, di credenti e non) che si sente moralmente superiore ad esso. Ma il presidente uscente è tutt'altro che finito.
Washington, 6 gennaio: "Io c'ero, ecco la verità"
“Gente normale, poi gli antifa e la polizia apriporte, quel giorno io c’ero: ecco cosa ho visto”. Il direttore Riccardo Cascioli intervista John Rao, professore associato di storia alla St. John's University di New York, direttore di Roman Forum/Istituto.
Hong Kong: arrestarne 53 per "educarne" milioni
Ad Hong Kong lo chiamano "terrore bianco": un periodo di intimidazione e persecuzione politica. 53 attivisti democratici arrestati in una sola mattinata, mercoledì. Sono stati tutti (tranne uno) rilasciati, ma l'intimidazione resta. L'accusa di sovversione è puramente politica, la loro unica colpa era quella di aver organizzato le elezioni primarie in luglio.
Elite contro dimenticati: il dopo Trump è già guerra civile
Al di là dell'esito disastroso delle rivendicazioni elettorali di Trump, quello che è successo a Capitol Hill segna la polarizzazione tra una compatta super-élite transnazionale e un “popolo” di ceti medi e operai sempre più emarginato dai processi di globalizzazione. La leadership di Trump si avvia (forse) al tramonto, ma in tutto l'Occidente la contrapposizione tra élite e forgotten people sta montando, e promette di divampare ovunque, come una vera e propria guerra civile globale.
- AMERICA 2021: LA SPIRALE DI VIOLENZA NON FINIRA' di Michael Severance
- LE SCIVOLATE DI MENTANA di Ruben Razzante
- WASHINGTON, 6 GENNAIO: " IO C'ERO, ECCO LA VERITA' ", di John Rao

America 2021: la spirale di violenza non finirà
Appena concluso l'assalto al Campidoglio, i Repubblicani al Congresso si sono arresi. Biden è diventato presidente, ma non riporterà la pace. Dopo aver assistito alla spirale di violenza del 2020, le sue politiche divisive la alimenteranno ancora.
Biden è presidente degli Usa. Ed ora: guai ai vinti
Il Congresso ha certificato l’elezione di Joe Biden a presidente degli Stati Uniti. Si insedierà ufficialmente il 20 gennaio, fra 12 giorni (per chi legge). Chuck Schumer, capogruppo democratico in Senato, ha però chiesto al vicepresidente in carica, Mike Pence, di attivare il 25mo emendamento che prevede la destituzione del presidente in carica. Non è ancora avvenuta ufficialmente la transizione, ma già inizia l'opera di dannazione della memoria del presidente repubbicano. Media, social media e anche i vescovi americani, condannano Trump per "l'assalto" al Campidoglio del 6 gennaio.
- VIOLENZE INGIUSTIFICABILI, MA LA SINISTRA HA LE SUE COLPE di Brian Burch
Un Tea Party al Campidoglio blocca la conferma di Biden
Cosa abbiamo visto ieri a Washington? Il Campidoglio è stato occupato dai manifestanti pro-Trump, per pochi ma intensi istanti, che hanno interrotto il processo di certificazione del voto presidenziale. Pareva di guardare un film di fantapolitica
In Georgia e a Washington, si decide il futuro degli Usa
I Repubblicani stanno perdendo la maggioranza in Senato, Trump non si arrende ed oggi annuncia battaglia nel Congresso per evitare la certificazione della vittoria di Joe Biden. Centinaia di migliaia di sostenitori del presidente a Washington per appoggiare moralmente il voto al Congresso.