Gli immigrazionisti ripassino la Convenzione sui rifugiati
Il 28 luglio del 1951 una conferenza speciale delle Nazioni Unite approvava la Convenzione di Ginevra sui rifugiati. Essa definisce in modo chiaro i diritti e i doveri dei rifugiati e degli Stati che li ospitano. Termini oggi confusi e applicati anche agli emigranti economici.
Il Magnificat del Natale 1886 e Paul Claudel
L’argento dei tennisti di Medjugorje (che ringraziano Maria)
I croati Marin Čilić e Ivan Dodig, nativi di Medjugorje, hanno conquistato l’argento a Tokyo, perdendo la finale contro i connazionali Mate Pavić e Nikola Metkić. A fine partita Ivan, parlando anche a nome di Marin, ha ringraziato la Madonna «per il talento che abbiamo ricevuto». Una conferma che ognuno, come ha detto la Vergine, è importante (e in qualunque circostanza) per la realizzazione del piano di Dio.
Green pass e vaccino: quel consenso che non è libero
All’atto della somministrazione del vaccino, vi è l’obbligo di firmare il consenso con cui il vaccinando dichiara di essere stato reso edotto sui benefici e i rischi della vaccinazione. È un obbligo che trova fondamento nella Costituzione e nel Codice di deontologia medica oltre che in convenzioni internazionali. Ma come può esprimere libero consenso il cittadino che a partire dal 6 agosto non potrà più avere, se sprovvisto di green pass, libero accesso a bar, ristoranti, cinema e concorsi pubblici? C'è un insanabile contrasto tra il diritto alla libertà di scelta in materia di salute e l’obbligo di vaccinazione imposto dal Governo.
Agnese da Montepulciano, una vita straordinaria
Fin dalla più tenera età Agnese Segni sentì la bellezza della fede e della preghiera. Ebbe grandissimi doni mistici e taumaturgici. A soli 15 anni divenne badessa, con una speciale dispensa papale. Digiunava e si mortificava. Unì la sua grave malattia alle sofferenze di Gesù e, in punto di morte, invitò le consorelle a rallegrarsi con lei.
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Sagre e congressi: la Cei si adegua all'irrazionalità
La Cei recepisce senza commentare il decreto che impone il green pass per congressi e soprattutto sagre. L'illogicità di una situazione che consentirà ai non vaccinati di assistere alla Messa del patrono, ma non alla festa conseguente. Segno evidente di un asservimento acritico della Chiesa ai diktat del governo.
Sì alla riforma Cartabia, è il de profundis per i 5 Stelle
Approvata dal Consiglio dei ministri la riforma del processo penale, che archivia quella del grillino Bonafede. Il nuovo impianto, che non piace al Csm, non reintroduce la prescrizione ma parla di improcedibilità. Prosegue intanto il clima di sfiducia alimentato da politici e media. E un editoriale di Sorgi evoca lo spettro di un regime militare…
Afghanistan, gli Usa se ne vanno. La Cina arriva
Dopo il ritiro di Usa e Nato e la rapida avanzata dei Talebani, la “questione afghana” diventa prioritaria per Russia e Cina che rischiano di dover fare i conti con un Paese che potrebbe presto tornare in mano agli studenti coranici. Primi accordi a Tianjin fra il regime di Pechino e i Talebani.
Lockdown, l'Australia sdogana l'uso dell'esercito
L’Australia manda le truppe a presidiare il Nuovo Galles del Sud, a seguito delle grandi manifestazioni di Sydney contro il nuovo lockdown. Si sta creando un precedente pericoloso: l'uso dell'esercito per implementare misure anti-Covid. Finora non era pensabile, se non nei peggiori film catastrofici.
“Ascoltare san Domenico ci aiuta all’incontro con Dio”
«San Domenico predicò il Cristo come via perché l’uomo potesse essere pienamente uomo in quanto figlio di Dio». E questa predicazione, oggi più che mai, è un’urgenza perché «l’uomo è smarrito al punto da rinnegare persino se stesso». La Bussola intervista il domenicano fra Davide Pedone, in occasione dell’Anno Giubilare di san Domenico di Guzmán († 6 agosto 1221), per l’VIII centenario della morte del grande fondatore dell’Ordine dei Predicatori.
Le stanze dove sant’Ignazio contemplava l’Eterno
A pochi passi da Piazza Venezia si trova la casa da cui Ignazio di Loyola guidò, fino alla morte, la Compagnia di Gesù. Tre stanze, dove il santo spagnolo meditava, scriveva e, nell’apposita cappellina, celebrava l’Eucaristia. Dopo la Santa Messa si soffermava poi per due ore in preghiera, e il suo volto, racconta un testimone, diventava così splendente da lasciare attoniti.