Tra povertà e terrore, così l'Uganda accoglie il Papa
Papa Francesco arriva oggi in Uganda, seconda tappa del suo viaggio in Africa, in un momento delicato per il Paese. Il 3 novembre si è infatti aperta la campagna elettorale in vista delle presidenziali che si svolgeranno il 16 febbraio 2016. Gli appuntamenti elettorali in Africa sono sempre motivo di tensione politica e sociale.
Contro “i nuovi deserti”, per la libertà religiosa e un’ecologia umana.
Secondo giorno della visita in Kenya di papa Francesco. Al centro della giornata il Pontefice ha messo la libertà religiosa, la famiglia e un'ecologia integrale che non disgiunga la cura dell'ambiente e la cura dell'uomo.
POI IN UGANDA, TRA POVERTA' E TERRORE di Anna Bono
L'intifada porterà alla separazione dei palestinesi
L'intifada "dei coltelli" in Israele non fa più notizia sui media internazionali Non fa più notizia sui media internazionali - impegnati su mille altri fronti della «guerra mondiale a pezzi». Ma questo non significa affatto che la rivolta a Gerusalemme abbia rallentato. È dura proprio perché più nascosta e più pervasiva.
E dal cilindro di Renzi spuntano altri due miliardi
La legge di stabilità, in discussione in Parlamento, è un provvedimento d’importanza cruciale. Fissa, infatti, le linee di fondo della spesa dello Stato per il “triennio di riferimento”: cioè il 2016-2019. Dove, con un colpo a sorpresa, spuntano due miliardi di euro in più da spendere per la sicurezza e la cultura.
L’Onu impone lo "sviluppo di gender sostenibile"
Il Programma sviluppo dell'Onu e l’Alto Commissario per i Diritti Umani hanno discusso della creazione di un indice di inclusione delle persone Lgbt. Lo scopo è quello di stabilire se una tale Nazione è “inclusiva” verso le persone omosessuali e transessuali. Una sorta di indice di "sviluppo di gender sostenibile".
Vatileaks, le responsabilità di cui nessuno parla
Dietro lo scandalo di Vatileaks 2, si sono diversi protagonisti e livelli di responsabilità. Ora, la sensibilità mediatica resta alta solo sul chi ha fatto cosa, ma non sul perché lo ha fatto e sul perché sia stato possibile farlo. Sembra proprio che si voglia concentrare l’attenzione sul dito, anziché su ciò che esso indica.
Che ci fanno quei jihadisti al gala dei musulmani?
Da oggi e fino al 30 novembre si terrà, a Firenze, Bologna, Milano, Torino e Verona, la terza edizione dell’evento “La notte della Speranza” promosso da Islamic Relief Italia, ovverosia la succursale italiana della principale ong islamica a livello mondiale Islamic Relief Worldwide. L’evento viene descritto dagli organizzatori come «un tour per dare speranza agli orfani nel mondo». Ma è proprio così?
- Jahvé e Allah non sono uguali, di A. Pellicciari
Francesco ai politici del Kenya: «Investite sui giovani»
Conservazione della natura, le ingiustizie e la povertà alle basi di conflitti e terrorismo, la protezione delle giovani generazioni sono i pounti toccati da papa Francesco nel primo discorso in terra kenyana.
- IL TESTO INTEGRALE DEL DISCORSO
Ma Jahvé e Allah non sono lo stesso Dio
Ai funerali della ragazza veneziana uccisa nell'attentato di Parigi, un rappresentante musulmano ha sostenuto che tra il Dio di Israele e il Dio dei musulmani non c'è molta differenza. E invece sì, le due concezioni di Dio sono molto diverse.
Credere in Bio? Miti e paure nel piatto
Una tavola rotonda organizzata a Milano dall'Istituto Bruno Leoni smonta miti e fobie del cibo, emersi in tutta chiarezza nalla grande kermesse di Expo 2015. Rosanna Massarenti, Luigi Mariani e Gilberto Corbellini ci parlano di Ogm, gluten-free, cibo bio e del mito, talvolta letale, del ritorno alla natura.
Il vuoto trionfalismo dei teologi alla moda
Non passa giorno che sui giornaloni laicisti non compaia qualche cattolico famoso che non annunci l'inizio di una nuova Chiesa. Dichiarazioni superbe e irreali, un copione già visto dopo il Concilio Vaticano II: il deserto delle Chiese occidentali dovrebbe indurre a prudenza, come le parole di don Barsotti e Paolo VI.
La Turchia abbatte un jet russo e conta sulla Nato
I turchi abbattono un aereo russo sul confine con la Siria. Si tratta di un atto simbolicamente molto importante: per la prima volta un velivolo di Mosca viene distrutto da un membro della Nato. In compenso un altro paese Nato, la Francia, tende la mano alla Russia dando vita a un asse inedito per combattere il Califfato.