Comunità Politica Europea: a che serve il nuovo forum
Si è tenuta a Praga, capitale della presidenza di turno ceca dell’Ue, ma è ancora un frutto della politica di Emmanuel Macron: è la prima conferenza della Comunità Politica Europea, con 44 invitati che in molti casi non si sopportano fra loro perché i loro Paesi sono in guerra fra loro. Ma è proprio per questo che serve.
Guerra in Ucraina, i tre nodi da cui dipende l'esito
Le forze ucraine stanno guadagnando terreno, ma a costo di gravi perdite umane e di mezzi, mentre è tutta da verificare la resistenza delle truppe russe in attesa dei rinforzi e la capacità dell'Occidente di continuare ad armare Kiev.
Anno giudiziario negli Usa, importanti sentenze in arrivo
Inaugurato l'anno giudiziario degli Stati Uniti, la Corte Suprema si prepara a spiccare altre sentenze storiche. Si dovrà decidere sulla discriminazione alla rovescia nelle università e della libertà di non collaborare alle nozze gay. E sul commercio dei maiali.
Nord Corea: missili e test nucleare. E la Cina osserva
Un test missilistico nordcoreano sorvola il Giappone. Intanto si prepara anche un test nucleare. Mentre la retorica bellicosa aumenta nei media di regime. A cosa mira Kim Jong-un? E perché la Cina non lo frena? Non è un caso che questa escalation asiatica avvenga durante il conflitto in Ucraina.
Il Burkina Faso cerca la normalità con l’ennesimo golpe
Ibrahim Traoré è il nuovo capo di Stato del Burkina Faso, dopo le speranze deluse con il presidente Kabore e poi con la giunta militare insediatasi a gennaio. Dal 2015 l'elevato allarme terrorismo colloca il Paese nel cosiddetto “triangolo del jihad”, insieme a Niger e Mali.
Lula non stravince. Cade la narrazione dei progressisti
Sembrava che Lula dovesse vincere già al primo turno delle elezioni presidenziali in Brasile, contro Bolsonaro, odiato da tutti i media. E invece Lula è in vantaggio, ma deve affrontare il secondo turno fra un mese. Inoltre il Partito Liberale di Bolsonaro vince al Congresso e si aggiudica i governi di gran parte degli Stati.
Brasile, tutto cospira contro Bolsonaro. E Lula gode
Le elezioni presidenziali brasiliane che si terranno questa domenica (primo turno) potrebbero sancire il ritorno al potere di Lula, il beniamino della sinistra internazionale e la sconfitta di Bolsonaro, il più odiato dai media. La magistratura, determinante per la caduta di Lula, ora può esserlo per il suo ritorno.
Sabotaggio Nord Stream, l'Ue non ha il coraggio di chiedere spiegazioni agli Usa
Mentre la Russia procede con l'annessione delle regioni occupate nel Sud e nell'Est dell'Ucraina, il gasdotto Nord Stream viene sabotato. La matrice dell'attacco alla pipeline subacquea del Baltico è ancora ignota. I governi europei puntano il dito contro la Russia, che vorrebbe alzare il prezzo dell'energia. Ma molti indizi portano anche agli Stati Uniti. Il movente c'è ed era stato esplicitato da Biden stesso a febbraio. Quando parlava di "fermare il Nord Stream" in caso di guerra con la Russia.
- IL VOLTAFACCIA DI BRUXELLES SUL TETTO AL PREZZO DEL GAS, di Luca Volontè
Iran, ormai è rivolta contro l'ordine islamico
Seconda settimana di proteste in Iran. Il numero delle vittime sale a 41 per le autorità o a 76 secondo fonti vicine ai dissidenti. Gli iraniani scendono in piazza a seguito dell'uccisione di Mahsa Amini, rea di aver indossato il velo in modo scorretto. Ma sta diventando una rivolta contro il regime.
Cuba: il referendum di regime impone il gender
Nell’isola la rivoluzione avanza: il “Popolo” approva il nuovo “Codice delle famiglie” che include tutta l’agenda arcobaleno, dall’indottrinamento scolastico alla maternità surrogata, tra le proteste di cattolici ed evangelici. Nulla di nuovo: è la logica conseguenza della distruzione della famiglia e della sessualità insita nell’ideologia comunista.
In Iran dilaga la rivolta delle donne contro il velo
L'uccisione di Masha Amini, picchiata a morte dalla polizia perché indossava il velo in modo scorretto, ha causato una grande ribellione in tutte le principali città dell'Iran. Il presidente Ebrahim Raisi ha ordinato una stretta sulle regole islamiche.
L'Ue odia Orban perché si oppone al centralismo liberal
L'Ungheria di Viktor Orban è di nuovo la "bestia nera" dell'Ue, additata come esempio negativo. Eppure il governo conservatore ha vinto democraticamente e ha potuto cambiare Costituzione secondo le norme. Però è cristiano, conservatore, molto popolare in patria e mette in discussione il dogmatismo europeista.
- L'ASTENSIONE PREMIA I PARTITI "PANDEMICI", di Alessandro Rimoldi