Desert Storm 25 anni dopo Fu vera gloria?
Venticinque anni fa, tra il 17 e il 18 gennaio 1991, iniziò l’operazione Desert Storm, la guerra di una coalizione a guida statunitense, con mandato delle Nazioni Unite, di cui l’Italia faceva parte, contro l’Iraq di Saddam Hussein, che aveva invaso e occupato il Kuwait. Appena pochi anni prima, con la guerra tra Iraq e Iran, Saddam appariva come il migliore alleato dell’Occidente. Ma Desert Storm servì davvero a qualcosa?
30 gennaio, anche Bagnasco spinge il Family Day
Il presidente della CEI scende in campo con decisione per sostenere la manifestazione annunciata per il 30 gennaio in difesa della famiglia naturale e contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili. Per il cardinale Bagnasco l'iniziativa è «condivisibile» e l'obiettivo «decisamente buono».
Papa ed ebrei, prima l'amicizia poi la teologia
Papa Francesco, alla sinagoga di Roma, ha insistito sulla continuità della sua visita con quelle di san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, constatando come le relazioni si siano fatte più cordiali. Non ha approfondito i complessi problemi teologici dei rapporti fra cattolici ed ebrei, invitando a meglio studiarli.
La povera Ashley e quel funerale tutto zucchero e fiori
La morta di Firenze era americana, come la perugina Amanda, e conduceva un genere di vita del pari disinvolto. Benissimo, fatti suoi. Ma quel che lascia perplessi sono stati i suoi funerali (con cagnetto in chiesa) e l’omelia pronunciata dal vescovo che tanto per cambiare, ha dato la colpa della sua morte alla “società”.
Juncker ha un piano per sgambettare Renzi
Se non ci fosse l’appannamento dell’immagine dei Cinque Stelle, dopo il caso Quarto, il Pd nei sondaggi sarebbe certamente in affanno. Tuttavia, Renzi mostra di avere una strategia chiara e ha aperto due fronti di battaglia. Il primo è nazionale, l’altro è lo scontro con l’Europa. Ma pure Juncker ha un piano…
Qualche domanda sui riti per l'unità dei cristiani
Una liturgia che esprima in pienezza una confessione cristiana potrebbe essere più efficace di elaboratissime liturgie della parola che, a parte il suggerimento di segni più o meno spettacolari, si basano sul minimo comune denominatore, cioè restano alla soglia... protestante. Non ha più fascino ecumenico coinvolgente un sacramento, anche se non tutti vi possono partecipare in pienezza? Una riflessione per la Settimana per l'Unità dei cristiani.
Urge un'opera di prevenzione
Le violenze sessuali massicce commesse da gruppi di immigrati nordafricani in varie città tedesche hanno tutte le caratteristiche di un'azione corale organizzata in anticipo. Si constata la facilità con cui si possono organizzare bande di giovani violenti sui social network. In attesa di sapere chi sia il mandante, ci si interroga su come reagire. Prima che si ripeta.
Un'italiana nella bolgia del "sex mob" di Dusseldorf
Di Dusseldorf non si è parlato nei Tg. Ma, come a Colonia, anche qui si è abbattuta la violenza di bande di nordafricani a Capodanno. La Nuova Bussola Quotidiana ha intervistato una testimone italiana, che ha assistito al "sex mob". E chissà quanti altri casi come questo non conosciamo ancora.
URGE UN'OPERA DI PREVENZIONE, di V. Colombo
Pechino perde la fiducia degli "altri" cinesi
Taiwan ha votato la sua prima donna presidente, Tsai Ing-wen, affiancata da un vice cattolico, Chen Chien-jen. Sono espressione del Partito Democratico per il Progresso, che mira alla piena indipendenza dalla Cina. A Taiwan temono di essere fagocitati dal colosso comunista, come sta avvenendo già a Hong Kong.
L'evangelizzazione va portata anche agli ebrei
Il tema del rapporto tra cristiani ed ebrei è stato arricchito di recente di importanti novità, che hanno preparato la visita odierna di Papa Francesco alla sinagoga di Roma. Davanti a queste novità, il fedele si fa una domanda: il dovere di annunciare Cristo, come unico Salvatore, vale ancora anche a proposito degli ebrei o no?
Ecco la seconda delle tre grandi Corone fiorentine
Se Dante incarna la certezza e la fede in Cristo e nell’eternità e guarda la realtà dalla prospettiva dell’eterno, Petrarca è invece «l’uomo dell’irrisolutezza, del volere e non volere, dell’andare e venire, che non conosce la linea retta». La prima puntata sulla vita e l'opera della seconda delle tre grandi Corone fiorentine.
Con il Burkina tutta l'Africa è sotto il jihad
L'attacco terroristico contro i due hotel di Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso, è stata rivendicata da Aqmi, Al Qaeda nel Maghreb islamico. Questo è il primo attacco del genere in Burkina Faso, ma il Paese confina con il Mali, un Paese che a stento riesce a contenere la pressione jihadista soprattutto nel vasto Nord, l’Azawad, caduto in mano ai fondamentalisti islamici nel 2012 e solo parzialmente liberato nel 2013 da una missione militare francese.