Bella, la bimba che ha beffato la "dolce morte"
Il miracolo della vita ce lo racconta, in questo Natale appena trascorso, la piccola Bella Moore Williams. Una bambina inglese che, a soli 18 mesi, ha sconfitto le previsioni dei medici che la davano per morta, ha vinto sulla disperazione dei suoi genitori ed è sopravvissuta all’eutanasia, gridando al mondo che la vita è di Dio.
Quelle inspiegabili morti, quasi un’eutanasia nascosta
In Italia nei primi otto mesi del 2015 ci sono stati 45.000 morti in più rispetto ai primi otto mesi del 2014. La proiezione sull’intero anno 2015 parla di 68.000 morti in più, un aumento dell’11,3% rispetto all’anno passato. Non sono affatto dati normali, che non si spegano neppure con l’invecchiamento della popolazione. E alloora come interpretare questa sorta di “eutanasia nascosta”?
Utero in affitto, finte divisioni tra le femministe
Il 2 febbraio presso il Parlamento francese si riuniranno gli Stati generali del femminismo mondiale per discutere di maternità surrogata. Un convegno aperto anche ad altre realtà non provenienti dal femminismo militante che si fregia dell’altisonante titolo di Assise per l’Abolizione universale della maternità surrogata.
Se per i giudici l’aborto è sempre un diritto
Le Sezioni Unite della Cassazione sono il massimo organo giurisprudenziale del nostro Paese: quando sorge una questione importante e discussa di interpretazione di una legge, questo organo superiore viene chiamato a dire l'ultima parola. Così, assume grande importanza la sentenza della Cassazione che parla di «vero e proprio diritto all'autodeterminazione della gestante di optare per l'interruzione della gravidanza».
Club Santa Chiara: via i fondi statali per Radio Radicale
La spregevole iniziativa dei radicali sull'eutanasia, impone una reazione da parte degli uomini du buon senso. E il Club santa Chiara lancia una sottoscrizione per chiedere al governo che cessi presto il finanziamento pubblico erogato da anni a Radio Radicale.
I radicali rivendicano il diritto a uccidersi e a uccidere
Servizio Pubblico, noto programma di Santoro, l’aveva intervistata una manciata di giorni fa. Si chiamava Dominique Velati, malata di tumore, con un’aspettativa tra uno e tre anni di vita. La 59enne di Borgomanero, da trent’anni nelle fila del Partito radicale, ha deciso grazie all’associazione Luca Coscioni di andare in Svizzera per farsi uccidere con l’eutanasia, sborsando tra l’altro anche la bella cifra di 12.700 euro. Uno sfregio alla vita proprio alla vigilia del Natale.
di Tommaso Scandrogio
Un video concorso per i migliori registi pro-life
La Marcia per la Vita – iniziativa volta alla tutela della sacralità della vita umana - si svolgerà il prossimo 8 maggio a Roma, ma è bene mettersi in cammino fin da ora. E così il Comitato organizzatore ha lanciato lo scorso 8 dicembre il “Video-contest Difendi la vita”. Si tratta di un concorso per video-maker o aspiranti tali.
L'Europa boccia l'utero in affitto Bene? Mica tanto
L’assemblea plenaria del Parlamento europeo ha votato il “Rapporto annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo 2014 e la politica dell’Unione europea in materia”. L’eurodeputato popolare slovacco Miroslav Mikolasik ha proposto un emendamento che vieta la maternità surrogata che è passato. Tutta la stampa cattolica esulta senza freni, ma il successo ottenuto a Bruxelles assomiglia tanto al tentativo di fermare una locomotiva con una mano.
Le unioni gay portano dritte all’utero in affitto
L’appello delle femministe storiche di Senonoraquando contro l’utero in affitto ha smascherato la disumanità di una pratica contro le donne e messo allo scoperto lo stretto legame che la lega alle norme contenute nel ddl Cirinnà.
COSI' LE FEMMINISTE HANNO ROTTO IL SILENZIO di Tommaso Scandroglio
Utero in affitto: così le femministe hanno svelato l’inganno
Un gruppetto formato da una decina di onorevoli del Pd abbia proposto agli alfaniani un compromesso onorevole: votateci la Cirinnà – la proposta di legge sulle unioni civili omosessuali – e noi stralceremo dal testo di legge la stepchild adoption, facoltà che permetterebbe ad un partner della coppia omosessuale di adottare il figlio naturale riconosciuto o adottivo dell’altro partner.
Riecco il club di quelli che «il gender non c'è»
Oggi, 23 novembre all’Università di Torino il coordinamento Lgbt Torino Pride e altre organizzazioni promuovono un convegno "A scuola insieme!" inteso a contrastare "la menzogna" secondo cui esiste una teoria del gender. Stupisce che l’Università presti le sue aule per una tale iniziativa. Stupisce meno – o stupisce solo chi crede alla "moderazione" di questo partito – che vi partecipino esponenti del Pd, tra cui l’onorevole Campana e la senatrice Puglisi.
Perché il gender uccide il corpo e annienta la realtà
Passato il momentaccio, la Chiesa forse dovrà ringraziare Krzysztof Charamsa, il sacerdote che con un atto plateale ha dichiarato la sua omosessualità. A prescindere dal ben calcolato esito di clamore mediatico sul Sinodo, forse grazie al “monsignore gay” si potrà ricominciare a parlare di omosessualità, che nella sua versione di deriva ideologica e politica (omosessualismo) è uno dei pilastri della visione gender.