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CATTOLICI ILLUSTRI

Un dizionario degli uomini grandi nella fede e nelle opere

Bernini, Copernico, Dante, Giotto, Isabella di Castiglia, Michelangelo, Marco Polo, Maria Gaetana Agnesi, Stradivari, Vespucci, san Benedetto da Norcia, Francesco d’Assisi, Riccardo Pampuri e tanti altri: sono solo alcune delle oltre 400 voci del Dizionario elementare dei cattolici illustri, pubblicato dall’Istituto di Apologetica, che riporta in modo semplice brevi biografie di uomini e donne che hanno contribuito allo sviluppo della nostra civiltà.

Cultura 07_04_2019

Agostino, Alberto Magno, Benedetto da Norcia, Bernini, Brunelleschi, Carlo Magno, Clodoveo, Cristoforo Colombo, Copernico, Dante, De Wohl, Francesco d’Assisi, Galileo, Giotto, Guareschi, Isabella di Castiglia, Lejeune, Michelangelo, Pampuri, Marco Polo, Stradivari, Tommaso d’Aquino, Vespucci: sono solo alcune delle oltre 400 voci che popolano il Dizionario elementare dei cattolici illustri, pubblicato recentemente dall’Istituto di Apologetica, a cura di Gianpaolo Barra, Mario Arturo Iannaccone e Marco Respinti.

C’è ampio spazio per uomini illustri nelle arti e nelle lettere, regine e sovrani saggi, scienziati illuminati, matematici e astronomi acuti, abili navigatori e compositori, grandi storici, sapienti filosofi e teologi, ma anche santi, papi, cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose che hanno lasciato un segno profondo nella storia dell’umanità e ai quali tutti, compresi i non credenti, dovrebbero essere grati. Tali voci riportano in maniera sintetica, con linguaggio semplice e accessibile a tutti, brevi biografie di uomini e donne che hanno contribuito allo sviluppo della nostra civiltà e dato gloria alla Chiesa, di cui sono figli.

In ambito matematico spicca, ad esempio, la figura di Maria Gaetana Agnesi (1718-1799), riconosciuta per le sue Instituzioni analitiche come “una delle più grandi donne matematiche di tutti i tempi”, e quella di Ennio De Giorgi (1928-1996), che ha aperto “prospettive inedite alla matematica mondiale”, distinguendosi per la ricerca su equazioni, derivate parziali e calcolo delle variazioni. Egli riteneva che “il segreto della forza della matematica risiedesse nella capacità di passare dalla osservazione delle cose visibili all’immaginario delle cose invisibili”.

Nel campo scientifico il contributo dei cattolici è davvero considerevole. Girolamo Fracastoro (1476-1553), medico personale di papa Paolo III, è stato il “pioniere dell’infettivologia, colui che, 300 anni prima della sua validazione sperimentale, intuì che alcune malattie erano dovute a germi capaci di moltiplicarsi nell’organismo e di trasmettersi per contagio, attraverso la respirazione o altre forme di contatto, ad altri organismi”. A lui si deve anche il nome della sifilide. C’è poi il monaco Benedetto Castelli (1578-1643), “inventore del pluviometro per misurare la quantità di pioggia nel tempo e iniziatore della scienza idraulica”. Luigi Galvani (1737-1798) è stato “un pioniere dell’ostetricia italiana” e tra i fondatori dell’elettrotecnica moderna. A lui si deve l’invenzione del galvanometro per misurare l’intensità di correnti elettriche e della “galvanizzazione”, il processo col quale si riveste di un sottile strato di metallo un manufatto di un altro materiale metallico proteggendolo dalla corrosione. Antoine-Laurent de Lavoisier (1743-1794), padre della chimica moderna, celebre per le sue “leggi” e il suo contributo alla stechiometria, ha anche dimostrato il ruolo dell’ossigeno nei processi vitali di animali e la composizione dell’acqua e dell’aria. A don Giuseppe Mercalli (1850-1914), il sacerdote esperto di vulcani e terremoti, si deve invece l’elaborazione della famosa “scala” che porta il suo nome per la classificazione dei sismi e della loro intensità. In campo astronomico la tesi scientifica di un universo in espansione da un atomo primordiale, poi ribattezzata “teoria del Big Bang”, si deve a padre Georges Lemaître (1894-1966).

In ambito classico sono pochi gli studenti liceali a sapere che l’autore del famoso Vocabolario greco-italiano, Lorenzo Rocci (1864-1950), era un padre gesuita che ha lavorato alacremente per compendiare il cuore della lingua e letteratura greca nel poderoso dizionario che porta il suo nome o che il conte Monaldo Leopardi (1776-1847), padre del poeta Giacomo e gonfaloniere della città di Recanati, dopo aver sperimentato l’efficacia della vaccinazione sui propri figli, è stato il primo a introdurla nello Stato Pontificio, rendendola obbligatoria per il vaiolo. Egli è stato uno scrittore vivace, intelligente, colto, orgoglioso della propria fede, sebbene la sua fama sia stata ingiustamente oscurata.

In campo sociale, oltre alla missione educativa di grandi santi quali Giovanni Bosco e Giovanni Battista de La Salle in favore di orfani e poveri, meritano di essere ricordate l’opera missionaria di Francesca Cabrini (1850-1917), che ha favorito l’insegnamento dell’inglese e promosso la costruzione di ospedali, case di cura e luoghi d’assistenza per immigrati, e quella di don Carlo Gnocchi (1902-1956), rivolta in specie a orfani, mutilati di guerra e malati di poliomielite per una “riabilitazione integrale” della loro persona a tutela della propria dignità.

Sfogliando con curiosità il Dizionario elementare dei cattolici illustri, si possono scorgere dettagli particolarmente significativi tra le pieghe recondite della vita di personaggi celebri scoprendo, ad esempio, che il campione del ciclismo Gino Bartali (1914-2000) era terziario carmelitano col nome di fra’ Tarcisio di Santa Teresa di Gesù Bambino.

Tra gli imprenditori è opportuno ricordare Harmel Léon (1829-1915), sperimentatore della dottrina sociale della Chiesa nella sua fabbrica di filatura, con misure concrete a favore dei propri lavoratori, dagli assegni familiari all’istituzione di una cassa di mutua assistenza. In ambito politico basti citare le figure del valoroso Marcantonio Colonna e del beato Marco d’Aviano, i cui apporti furono decisivi per il respingimento dell’esercito turco rispettivamente a Lepanto nel 1571 e alle porte di Vienna l’11 settembre del 1683; o quella del martire quattordicenne José Sánchez del Rio durante la rivolta dei cristeros in Messico (1926-1929). In ambito giuridico emerge la figura del magistrato Rosario Livatino (1952-1990) che, per il suo impegno in prima linea, è stato vittima di un attentato mafioso: martire per la giustizia, uomo discreto, teneva sulla sua scrivania un Vangelo e un crocifisso, mentre la sua giornata iniziava sempre sostando in una chiesetta in preghiera davanti al tabernacolo.

Insomma, come scrivono i curatori, tale Dizionario si configura come una “collezione di brevi ritratti che porta esempi ed eccellenze di una civiltà millenaria” e che non vuole avere la pretesa dell’esaustività e della completezza, bensì desidera assolvere al compito di riconoscere il meritato onore ai nomi notissimi, meno noti e ignoti di quanti hanno contribuito a edificare il Regno di Dio sulla terra mettendo a frutto i doni del Padre attraverso le loro opere in tutti i campi dello scibile e dell’agire umano.