Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico

Pro vita


USA, riecco la Marcia per la Vita: per i nascituri e le mamme
L’evento

USA, riecco la Marcia per la Vita: per i nascituri e le mamme

Si è svolta ieri, a Washington, l’annuale March for Life dei pro vita statunitensi. Rinnovato l’impegno a favore dei bambini nel grembo e delle loro mamme. Tanti i repubblicani presenti, mentre i democratici continuano a promuovere l’aborto.


Stanza pro vita al Sant’Anna, il Tar boccia il ricorso abortista
L’ORDINANZA

Stanza pro vita al Sant’Anna, il Tar boccia il ricorso abortista

Il Tar del Piemonte ha respinto l’istanza con cui la Cgil e Snoq chiedevano la sospensione cautelare della convenzione sulla “stanza dell’ascolto” all’Ospedale Sant’Anna. Primo round dunque ai pro vita, in attesa del giudizio di merito.


Pillole abortive, il caso (capitale) alla Corte Suprema
STATI UNITI

Pillole abortive, il caso (capitale) alla Corte Suprema

La Corte Suprema degli USA esaminerà la decisione con cui una Corte d’Appello ha chiesto di restringere le maglie dell’aborto farmacologico, visti i suoi maggiori pericoli per le donne. Si tratta del caso più importante dalla sentenza Dobbs.


La sana incoerenza di Avvenire: ora “Un cuore che batte” va bene
IL CAMBIO DI ROTTA

La sana incoerenza di Avvenire: ora “Un cuore che batte” va bene

Dopo il successo delle 106 mila firme raccolte da “Un cuore che batte”, Avvenire sposa la proposta di legge di iniziativa popolare. Una salutare inversione ad U, rispetto alle critiche dello stesso giornale a luglio. Qualche ipotesi sui motivi


106 mila firme per “Un cuore che batte”. Ora tocca al Parlamento
IL SUCCESSO

106 mila firme per “Un cuore che batte”. Ora tocca al Parlamento

La proposta di legge di iniziativa popolare “Un cuore che batte” ha raccolto più del doppio delle firme necessarie, nonostante il fuoco nemico e amico. Perciò è il maggiore risultato pro vita dal ‘78 a oggi. La politica coglierà la sfida?


Aggressione a Pro Vita: torna il clima degli anni Settanta
operazione propaganda

Aggressione a Pro Vita: torna il clima degli anni Settanta

L'attacco rivendicato dal collettivo transfemminista non è un esito incidentale, ma l'esito di una campagna politica che con la difesa delle donne dalla violenza ha ben poco a che vedere, ma è invece un chiaro tentativo di assalto ideologico.


Assalto alla sede di Pro Vita, la violenza di “Non una di meno”
IPOCRISIA TRANSFEMMINISTA

Assalto alla sede di Pro Vita, la violenza di “Non una di meno”

Nella Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, una parte del corteo romano di “Non una di meno” attacca la sede di Pro Vita: bottiglie, pietre, vetri rotti, tentativi di incendiare i locali. La polizia evita il peggio. Ritrovato poi un ordigno inesploso. Leader di sinistra e media mainstream glissano.


Vietato opporsi all’aborto, nel Regno Unito si estende il baratro
ZONE CUSCINETTO

Vietato opporsi all’aborto, nel Regno Unito si estende il baratro

Entrata in vigore in Irlanda del Nord una legge che vieta attività pro vita vicino alle cliniche per aborti: già due arresti. Proposta una legge simile in Scozia. E in Inghilterra e Galles la libertà dei pro life è già ai minimi termini.


«Io, veterano di guerra britannico, sfido il "dovere" di aborto»
INTERVISTA / ADAM SMITH-CONNOR

«Io, veterano di guerra britannico, sfido il "dovere" di aborto»

Ha combattuto per la libertà in Afghanistan, e ora è sotto processo in Inghilterra per aver pregato in silenzio per il suo figlio abortito vicino a una clinica per aborti. Adam Smith-Connor spiega alla Bussola la sua battaglia per difendere la vita e la libertà di pensiero. Che nasce dalla sua conversione.


Inghilterra, a processo il padre che pregava per il figlio abortito
REATO DI PENSIERO

Inghilterra, a processo il padre che pregava per il figlio abortito

Andrà a processo Adam Smith-Connor, il veterano “colpevole” di pregare in silenzio fuori da una clinica per aborti. È il terzo caso in pochi mesi nella sola Inghilterra, dove presto l’entrata in vigore di una legge aggraverà la situazione.


Referendum in Ohio, i pro vita perdono. Serve una nuova strategia
STATI UNITI

Referendum in Ohio, i pro vita perdono. Serve una nuova strategia

Sconfitta per i pro life al referendum dell’Ohio con cui si sarebbe voluta alzare la soglia per modifiche plebiscitarie della Costituzione. Un voto su cui le lobby pro aborto hanno investito tanto, in vista del referendum di novembre.


Un cuore che batte, la raccolta firme può fare la differenza
LA PROPOSTA DI LEGGE

Un cuore che batte, la raccolta firme può fare la differenza

In corso la raccolta firme, ne servono 50.000 entro il 7 novembre, per la proposta di legge di iniziativa popolare che mira a ridurre gli aborti. Si firma nel proprio comune di residenza. Un’iniziativa per una svolta pro vita.