Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Venerdì Santo a cura di Ermes Dovico

Pro vita


Da re degli aborti a pro vita, l’autobiografia di Nathanson
La mano di Dio

Da re degli aborti a pro vita, l’autobiografia di Nathanson

Dopo aver spinto per la legalizzazione, eseguito migliaia di aborti - anche sui suoi stessi figli - e guidato la più grande clinica abortiva del mondo, Bernard Nathanson riconobbe la realtà del concepito grazie allo sviluppo degli ultrasuoni e si convertì, divenendo un paladino del diritto alla vita. Tradotta per la prima volta in italiano, è uscita la sua autobiografia: “La mano di Dio”.


Se l’aborto è una pizza take away
PIANO INCLINATO

Se l’aborto è una pizza take away

Marche, l’assessore Giorgia Latini pensa di proporre una revisione delle linee ministeriali sulla Ru486 e di aiutare le donne in gravidanza. Ma le femministe di “Non una di meno” rispondono con la richiesta dell’«aborto per tuttu» (sic!) e della pillola «da asporto». Sembra una parodia della vecchia propaganda abortista, e invece è la cultura mortifera che mostra il suo vero volto.


Umbria, la delibera che prova l’ipocrisia degli abortisti
RU486 E RICOVERO

Umbria, la delibera che prova l’ipocrisia degli abortisti

La Regione Umbria approva una delibera che prevede il ricovero ordinario di tre giorni, più sicuro di quello in day hospital, per l’aborto con RU486. Si seguono così la legge e le linee guida ministeriali. Ma gli abortisti protestano, dimostrando ancora una volta di non essere interessati alla salute delle donne. Al contempo è eccessivo l’entusiasmo di alcuni pro life, perché il male - dell’aborto - rimane.


Aborto casalingo, i vescovi scozzesi denunciano l’ideologia
NUOVA BARBARIE

Aborto casalingo, i vescovi scozzesi denunciano l’ideologia

Anche in Scozia, in tempo di Covid, prevista la spedizione di pillole per abortire a casa. Protesta la Conferenza episcopale: si banalizza ancora di più la soppressione dei nascituri e aumentano i rischi, fisici e psichici, per le donne. Dunque, «una questione di ideologia», che smaschera le menzogne usate per decenni dalla propaganda abortista.


Nathan, nato da uno stupro. E pro vita «senza eccezioni»
LA STORIA

Nathan, nato da uno stupro. E pro vita «senza eccezioni»

Kathy Folan andava ancora al college quando venne stuprata. Poche settimane più tardi scoprì di essere incinta e, malgrado l’angoscia, decise di dare alla luce il suo bambino. Cercandogli una famiglia adottiva. Oggi lui, Nathan, ringrazia la madre e i genitori adottivi e respinge l’idea che lo stupro possa legittimare l’aborto: «La vita è vita, senza eccezioni»


Alabama, il giudice blocca la legge che vieta l’aborto
VERSO LA CORTE SUPREMA?

Alabama, il giudice blocca la legge che vieta l’aborto

Accogliendo il ricorso della multinazionale abortista Planned Parenthood, il giudice Myron Thompson ha bloccato la legge approvata a maggio dal parlamento dell’Alabama e che sarebbe dovuta entrare in vigore il 15 novembre. E ora? Il fronte pro vita punta a far approdare la causa alla Corte Suprema, per cercare di ribaltare la Roe contro Wade.


Regno Unito, giudice ordina l'aborto forzato su una disabile
EUGENETICA DI STATO

Regno Unito, giudice ordina l'aborto forzato su una disabile

Il giudice Nathalie Lieven ha autorizzato i medici a eseguire un aborto su una giovane con un ritardo mentale, nonostante la contrarietà della stessa disabile, di sua madre e dell'assistente sociale. La madre è una nigeriana che si è opposta anche in nome della propria fede cattolica e di quella della figlia, e facendo presente che sarebbe lei a prendersi cura del nipote. Ma per il giudice «il miglior interesse» della ragazza è abortire il figlio. E così, dopo l’eutanasia di Stato - vista con Charlie, Alfie e Isaiah - ecco l’aborto obbligatorio, frutto di un inganno che svela il vero volto di una falsa libertà.


Viva la piccola città texana «santuario per il nascituro»
VENTO PRO VITA

Viva la piccola città texana «santuario per il nascituro»

I cinque membri del consiglio comunale di Waskom, cittadina di 2.000 anime, hanno dichiarato il loro piccolo centro «Città-santuario per il nascituro» e definito «organizzazioni criminali» realtà come il colosso abortista Planned Parenthood. Una decisione coraggiosa, che potrebbe anche arrivare alla Corte Suprema. E se divenisse una svolta epocale?


Ecco come i media distorcono la realtà su Vincent Lambert
DISINFORMAZIONE SU UN DISABILE

Ecco come i media distorcono la realtà su Vincent Lambert

Vincent non è in fin di vita, respira autonomamente e non è attaccato a nessuna macchina, come dimostra un video girato due sere fa. A ciò va aggiunto il dato morale: anche se fosse stato un paziente terminale e dipendente dalle macchine, non sarebbe comunque lecito ucciderlo. I maggiori media non descrivono come stanno realmente le cose nel caso Lambert, oppure strumentalizzano alcuni particolari veri per benedire l’eutanasia. Ecco una panoramica.


I vescovi difendono Vincent, ma Leonetti lo vuole morto
IN FRANCIA È BATTAGLIA

I vescovi difendono Vincent, ma Leonetti lo vuole morto

Il senatore Leonetti nega che Vincent Lambert sia un disabile (ma il dottor Ducrocq lo smentisce) e ne giustifica di fatto l’uccisione, attribuendo il “problema” ai genitori che chiedono di continuare a dargli cibo e acqua. Il Difensore dei diritti risponde in modo pilatesco all’appello della famiglia, mentre diversi vescovi francesi parlano a difesa del diritto alla vita del 42enne.

- LA VOCE DI SAN GIOVANNI PAOLO II


Sarah, la 17enne Down, nuova stella del mondo pro life
LA TESTIMONIANZA

Sarah, la 17enne Down, nuova stella del mondo pro life

La canadese Sarah Joy Walker, affetta da trisomia 21 e venuta alla luce grazie agli ideali pro vita dei suoi genitori, ha raccontato per la prima volta la propria storia all’Alberta March for Life, manifestando l’auspicio di «diffondere la parola di Dio», in un mondo che fa finta di nulla davanti all’eliminazione seriale delle persone con sindrome di Down.


C’è un cuore che batte a Times Square
LA VITA NEL GREMBO IN 4D

C’è un cuore che batte a Times Square

Un gruppo pro life ha allestito dei megaschermi a New York per mostrare in diretta un’ecografia tradizionale e un’altra in 4D, e fare ascoltare il battito cardiaco di un bambino nella pancia della mamma. Il bimbo è di Abby Johnson, l’eroina pro vita convertitasi dopo aver assistito a un aborto. Perché non ripetere l’evento newyorchese anche in Italia?