Raid a casa dei pro life, Biden usa l’Fbi a fini politici
Una ventina di agenti armati a casa del pro vita Mark Houck, arrestato davanti ai suoi 7 bambini con un’accusa strumentale del Doj e già archiviata a livello statale. L’uomo si dichiara innocente. Intanto i Dem proseguono con le loro intimidazioni verso chi prega fuori dai centri per aborti.
USA, blasfemie a firma Dem e violenze contro i pro life
Una volontaria pro vita colpita da un proiettile. Un raid dell’Fbi in casa di un pro life. Un altro centro per la maternità vandalizzato. Annunci abortisti blasfemi del governatore Newsom e altro ancora. Continua negli Usa l’escalation abortista, istigata da Biden e Harris.
Trattato pandemico Oms, gruppi pro vita in allerta
L’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato la bozza base per un trattato sulle pandemie, che andrebbe a rafforzare i poteri dell’agenzia Onu. Resta il nodo della sovranità degli Stati. E i gruppi pro vita sono in allerta, perché il documento rischia di essere usato per promuovere gender e aborto, in nome della sanità.
Vescovi spettatori dell'aborto nel "tempio" dell'Ariston
Venerdì 29 luglio, al Teatro Ariston, sarà proiettata la pellicola basata sulla storia vera di Abby Johnson, l’ex direttrice di una clinica di Planned Parenthood convertitasi alla causa pro vita dopo aver assistito a un aborto. Attesi cinque vescovi, tra cui mons. Suetta, che parla alla Bussola elogiando il valore culturale dell’iniziativa. Tanti i giovani coinvolti.
Caccia ai giudici pro vita. I Dem fomentano le violenze
Taglie fino a 250 dollari per chi, tra i lavoratori di bar e ristoranti di Washington, segnala dove si trovino i giudici della Corte Suprema che hanno cancellato la sentenza abortista Roe vs Wade. Questo l’annuncio via Twitter del gruppo ShutDownDC. Nuovi incendi alle chiese. E il gotha del Partito Democratico - da Biden a Buttigieg - appoggia le proteste.
«Abrogare la 194 si può. Ma servono formazione e preghiera»
La sentenza della Corte Suprema USA sull’aborto può offrire ai pro vita italiani «un’opportunità per mettere in discussione una legge ingiusta». C’è un grande lavoro da fare sul piano normativo e culturale, perché «nessuna ragione può prevalere sulla sacralità della vita umana». La Chiesa non può, in nome del dialogo, venir meno alla «doverosa chiarezza» su aborto e 194. E serve recuperare la convinzione che «le buone battaglie si vincono innanzitutto con la forza di Dio». La Bussola intervista Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia - San Remo.
- LO STRANO SILENZIO DI PAGLIA, di Tommaso Scandroglio
Usa, minacce a Kavanaugh e nuove violenze degli abortisti
Arrestato un uomo armato di pistola e coltello mentre urlava minacce di morte vicino alla casa del giudice Kavanaugh; 15 attiviste imprecano e si spogliano in una chiesa protestante; ancora molotov e atti vandalici contro i centri pro vita; e gli abortisti puntano a bloccare la Corte Suprema il 13 giugno. I Dem e i media liberal fomentano le violenze.
Aborto, i quattro fronti della guerra negli USA
In attesa che la Corte Suprema decida sul caso Dobbs, si intensifica la guerra sull’aborto. L’industria abortista riceve fiumi di dollari (3,4 miliardi solo nel 2020) da miliardari come Buffett, Bloomberg, la famiglia Hewlett, l’ex di Bezos. Gruppi di sedicenti cristiani, finanziati da Soros, attaccano Cordileone per la Comunione proibita alla speaker Pelosi, ma l’arcivescovo di San Francisco è sostenuto da Catholic Vote e diversi confratelli nell’episcopato. Proseguono gli assalti contro le chiese e le opposte iniziative degli Stati Repubblicani (con leggi pro vita) e Democratici (contro i nascituri).
Pro Vita, Zagrebelsky e la (vera) libertà
In un editoriale Zagrebelsky auspica, in nome della libertà d’espressione, che non vengano censurati gli ultimi manifesti di Pro Vita. Il giurista, iperlaicista, dice una cosa giusta ma per motivi errati. La libertà è autentica quando si fonda sul vero e il bene. In un ordinamento giuridico conforme al diritto naturale, non sarebbe lecito propagandare l’errore e il male (come l’aborto).
Corte Suprema, gli abortisti minacciano di uccidere i giudici
Un documento del Dipartimento della Sicurezza Nazionale descrive i seri pericoli di attentati ai giudici della Corte Suprema statunitense, ai pro vita e alle chiese, a seguito della pubblicazione della bozza di sentenza anti-aborto. Tra le minacce, “l’incendio o l’assalto alla Corte Suprema degli Stati Uniti e l’omicidio dei giudici e dei loro impiegati”, nonché di membri del Congresso.
La Corte Suprema tiene vive le speranze dei pro life
Ascoltate dai nove giudici supremi degli Stati Uniti le argomentazioni delle parti nel caso Dobbs. Alla luce delle domande delle toghe rimane aperta la possibilità di annullare la Roe o, almeno, avallare la legge del Mississippi che vieta l’aborto dopo 15 settimane. E, in quest’ultima ipotesi, ago della bilancia potrebbe essere addirittura il giudice Roberts.
Pro vita negli Usa e in Italia: quali differenze?
Negli Stati Uniti la lotta all’aborto è più incisiva perché il tema è sia de-confessionalizzato sia confessionale. Le campagne pro life hanno fatto comprendere che la difesa della vita attiene alla morale naturale prima che alla fede. Ma al contempo i vescovi hanno continuato a combattere l’aborto. Un risveglio delle coscienze in Italia può allora avvenire su un duplice livello.