• MEDIO ORIENTE

    Il patriarca di Gerusalemme rincuora i cristiani rimasti

    Si sta chiundendo uno degli anni più violenti per Israele e Palestina, il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa rincuora i bambini palestinesi facendo gli auguri di Natale. I cristiani, in Palestina, sono rimasti molto pochi. La tentazione dell'emigrazione è sempre molto viva. Facile perdere la speranza, ma il Natale è la notizia più bella.

    • MEDIO ORIENTE

    Esecuzione di "spie", a Gaza torna la pena di morte

    Dopo cinque anni di sospensione, tre civili e due militari sono stati giustiziati a Gaza. Tutti erano accusati di spionaggio per Israele, anche decenni fa. Meno facile contare le esecuzioni extra giudiziali, che avvengono spesso. Sono atti contrari alla stessa legge palestinese e ai valori universali della giustizia.

    • IL LIBRO

    Un romanzo per imparare a costruire la pace

    “Non si può vivere di rabbia, figlio mio, io prego perché la nostra gente e gli ebrei possano un giorno lavorare uniti per costruire il nostro Paese, anziché distruggerlo”. La struggente storia di una famiglia palestinese, scritta da un’autrice ebrea, ci fa riflettere anche sull’attuale conflitto fratricida in Ucraina, aprendoci una via di speranza.

    • MEDIO ORIENTE

    Accordo raggiunto a Gaza, ma il bilancio è tragico

    Cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, tra Israele e la Jihad palestinese, con la mediazione dell’Egitto. Destano preoccupazione sia le azioni preventive israeliane sia i nuovi missili lanciati dai jihadisti. E purtroppo si contano 50 morti, bambini compresi, e 300 feriti.

    • MEDIO ORIENTE

    Lapid cerca la pace in Giordania, Abbas in Francia

    Il premier israeliano Yair Lapid è volato in Giordania per un incontro con il re Abdullah. Gli propone un'alleanza fra Israele e regni arabi sunniti, ma il monarca hashemita risponde che la priorità è una soluzione per la Palestina. Il cui presidente Abbas vola a Parigi per cercare appoggi dall'Ue, non dagli Usa. 

    • GUERRA

    Medio Oriente e Ucraina, la comune radice della violenza

    I movimenti islamici palestinesi usano il pretesto della libertà religiosa per scatenare la nuova ondata di attentati contro Israele. Tutta la causa palestinese, sin dall'origine, si fonda sul rifiuto dell'esistenza di uno Stato ebraico. E si nutre di falsi pretesti per rilanciare la lotta. Stessa radice dell'odio che ha portato la Russia a invadere l'Ucraina.

    - HAMAS A MOSCA di Nicola Scopelliti

    • GERUSALEMME

    Tentativi di pace, dopo le violenze di fine Ramadan

    La Spianata delle moschee, nell'ultimo venerdì di Ramadan, è tornata ad essere il luogo di scontro tra musulmani ed ebrei. «È fondamentale che i soldati israeliani depongano le armi e che i palestinesi interrompano le azioni terroristiche», dice mons. William H. Shomali, vicario del Patriarcato di Gerusalemme. 

    • MEDIO ORIENTE

    Impotenza e rabbia covano sotto la cenere in Terra Santa

    A Gerusalemme e non solo si teme una nuova ondata di attentati. La paura domina nella società israeliana, mentre fra i palestinesi un senso di rabbia e impotenza, impotenza e rabbia, cova sotto la cenere. Entrambi i popoli rischiano di essere trascinati in un nuovo ciclo di violenza. 

    • MEDIO ORIENTE

    Fragile tregua a Gaza. Chi ha vinto e chi ha perso

    Da venerdì 21 maggio è iniziata la nuova tregua fra Israele e Hamas. Da Gaza non partono più razzi, sin dalle 2 del mattino di ieri. Israele ha cessato tutti i suoi raid aerei e bombardamenti di artiglieria sulla Striscia di Gaza. Nonostante i nuovi scontri a Gerusalemme. Chi ha vinto? Militarmente Israele, ma politicamente vince Hamas in Palestina.

    • GERUSALEMME

    Guerra in Israele. Mai prendersi gioco della verità

    Il vulcano del conflitto si è risvegliato in terra d'Israele, con una violenza inattesa. A scatenarne l'eruzione è stato soprattutto il diniego della verità. Da parte della politica israeliana che non riconosce la vittoria di Netanyahu. Da parte dell'Autorità Palestinese che non vuole confrontarsi con gli elettori. Da parte di Biden che finge di non vedere il pericolo dell'Iran né la pace fra Israele e i sunniti.

    • IL LIBRO DI DON NAGLE

    Viaggio in Terra Santa, dove storia e fede si incrociano

    Visitare i luoghi dove si svolse la vita terrena di Nostro Signore può essere l’inizio di un’esperienza della fede completamente nuova, dando modo di constatare la veridicità delle Scritture. Fresco di stampa un libro scritto da don Vincent Nagle e ricco di dati storici, geografici, archeologici e biblici: Viaggio in Terra Santa. Vedere e credere: leggere il Vangelo nei luoghi di Gesù (Ares)

    • IL PIANO DI TRUMP

    Gerusalemme “indivisibile”, un buon punto d'inizio

    Il piano di pace proposto dal presidente americano Trump per il Medio Oriente andrebbe preso molto sul serio, superando posizioni preconcette. Un segnale interessante arriva da Egitto e Arabia Saudita, che non lo hanno subito rigettato. Ma la novità più interessante è il principio dell’indivisibilità di Gerusalemme, che riconosce una realtà di fatto. Anche se siamo ancora molto lontani dal necessario riconoscimento della “sovranità divina” su Gerusalemme, città sacra alle tre religioni monoteiste.