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San Giorgio a cura di Ermes Dovico

Draghi


Armi all'Ucraina, l'Italia diventa belligerante senza saperlo
GUERRA

Armi all'Ucraina, l'Italia diventa belligerante senza saperlo

L'Italia ha aderito alla linea dura delle sanzioni alla Russia e di invio di armi all'Ucraina. Non sappiamo quante e quali armi stiamo inviando, il Parlamento stesso ne è all'oscuro. Non sappiamo come queste armi verrano usate e se finiranno nelle mani giuste, o in quelle sbagliate della malavita o peggio ancora di gruppi jihadisti (perché ci sono anche quelli, sul campo). Infine non sappiamo quale sarà la rappresaglia russa nei nostri confronti, visto che ci considera "nazione ostile". E non siamo pronti a difenderci da un cyberattacco, che pure rischiamo.
- LA FIGURACCIA DI SALVINI? C'È DI PEGGIO, di Riccardo Cascioli


Fine emergenza mai. Altri poteri speciali fino al 31 dicembre
DAL COVID ALLA GUERRA

Fine emergenza mai. Altri poteri speciali fino al 31 dicembre

Lo stato d'emergenza non finirà con il 31 marzo. Il Consiglio dei Ministri ne ha approvato un altro che scadrà il 31 dicembre. Stavolta non riguarda la pandemia, ma la guerra. E consentirà al governo di inviare all'Ucraina gli aiuti promessi. Sarebbe ordinaria amministrazione, se non fosse che usciamo da due anni di stato d'emergenza.


Green Pass, come siamo diventati dittatori di noi stessi
VISTI DALLO SPECTATOR

Green Pass, come siamo diventati dittatori di noi stessi

Il giornale britannico The Spectator, con un gustoso articolo a firma di Nicholas Farrell, smonta tutte le tesi (anzi: le “isterie”) del Green Pass. Da un punto di vista scientifico non ha senso. È solo un "esercizio di insensata tirannia" del governo Draghi. E la colpa non è solo del governo. Ma dello spirito filo-dittatoriale di noi italiani.


Eppur si muove: la riforma della giustizia
MAGISTRATURA E POLITICA

Eppur si muove: la riforma della giustizia

La politicizzazione della magistratura è uno dei principali problemi della nostra democrazia. E nessuno è riuscito a riformarla. Forse adesso qualcosa si muove: il governo Draghi ha presentato la riforma, che andrà poi discussa in Parlamento (senza fiducia). È un primo tentativo di separare la magistratura dalla politica. 


L'effetto Draghi sta sfasciando tutti i partiti
LOTTE POLITICHE

L'effetto Draghi sta sfasciando tutti i partiti

All'interno di tutti i partiti è in corso un unico tipo di lotta: fra quelli che vorrebbero formare un centro a supporto del governo Draghi, anche dopo la fine della legislatura e quelli che, invece, mettono il loro partito al centro della vita politica. Gli sfascia-partiti che vogliono Draghi sono trasversali, da Di Maio a Giorgetti passando per Brunetta.


Le banche centrali ce l'hanno fatta. È arrivata l'inflazione
IL PREZZO DI TEORIE SBAGLIATE

Le banche centrali ce l'hanno fatta. È arrivata l'inflazione

A forza di iniettare fiumi di liquidità creata dal nulla, è esplosa l’inflazione, la “medicina” che le Banche centrali stanno somministrando per abbattere il valore reale dei debiti fuori controllo. Il conto lo paga la classe media e medio-bassa, dai piccoli risparmiatori ai titolari di redditi fissi: salari, stipendi e pensioni. Il “socialismo finanziario” fa un ulteriore passo in avanti.

- LA RIPRESA CHE NON C'È di Ruben Razzante


Mattarella, nel bis, piccona la magistratura
IL DISCORSO DEL PRESIDENTE

Mattarella, nel bis, piccona la magistratura

Nel discorso di insediamento per il secondo mandato abbiamo visto un Mattarella semi-presidenzialista, più energico e risoluto del solito e pronto a premere sull’acceleratore delle riforme, senza auto-relegarsi a un ruolo puramente notarile. I suoi strali si indirizzano sui magistrati. Che sia la volta buona di una riforma?


La vera posta in gioco delle presidenziali: i fondi europei
MANOVRE AL QUIRINALE

La vera posta in gioco delle presidenziali: i fondi europei

La rosa di nomi presentata dal centrodestra è solo un passo intermedio e non deve provocare troppe illusioni. In realtà i partiti stanno trattando con Draghi, che era un candidato considerato sicuro e che invece sta sudando più del previsto. Cosa vogliono i partiti? Più potere nel prossimo governo, per gestire i fondi del Pnrr


Quirinale, nessuna maggioranza e veti incrociati
IL GRANDE GIORNO

Quirinale, nessuna maggioranza e veti incrociati

Cronaca del caos che verrà. Dopo il suo ritiro dalla corsa al Quirinale, Berlusconi pone implicitamente il veto su Mario Draghi. Mentre Giorgia Meloni potrebbe votarlo. Salvini punta sulla Moratti o la Casellati, ma quest'ultima ha sempre contro Berlusconi. Riccardi può essere il preferito dalla sinistra. Casini il candidato bipartisan.


Eleggere il Presidente dopo due anni di disastri. I partiti riflettano
AMMISSIONE DI COLPA

Eleggere il Presidente dopo due anni di disastri. I partiti riflettano

Non è possibile riflettere sull'elezione del Presidente della Repubblica, senza ammettere che gli ultimi due anni di Mattarella sono stati un disastro, sotto tutti i punti di vista. Sono stati gli anni della pandemia e della gestione Conte-Draghi, che hanno lasciato debiti e uno strascico di fallimenti economici, oltre ad una società divisa e demoralizzata. La risposta non può venire da una "figura istituzionale", i partiti devono anche pensare a non alienare definitivamente un terzo di italiani che considerano fallimentare l'azione governativa di questi ultimi due anni.

- NESSUNA MAGGIORANZA, VETI INCROCIATI di Ruben Razzante


Il nuovo Dpcm chiude la vita a chi non ha il Green Pass
CREDITI SOCIALI

Il nuovo Dpcm chiude la vita a chi non ha il Green Pass

Niente più banche, posta, tabaccaio, in polizia solo per sporgere denunce, niente più pensione e passaporto rinnovato, in tribunale solo se si è convocati per pratiche indifferibili. Il nuovo decreto restringe a tal punto la libertà di chi non ha il Green Pass che elenca gli unici luoghi in cui può ancora andare. Senza alcun criterio sanitario.


Draghi in retromarcia, torna un lockdown di fatto
IL NUOVO DECRETO

Draghi in retromarcia, torna un lockdown di fatto

Mentre in gran parte dei Paesi, colpiti dalla Omicron, si ricomincia a vivere, in Italia torna un lockdown di fatto. Nessun segno di discontinuità fra il governo Draghi e il predecessore Conte, salvo una timida apertura delle scuole che però le nuove regole renderanno vana. Draghi appare indebolito in uno scenario politico rapidamente cambiato.