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Corte costituzionale


Affondo su eutanasia e omogenitorialità: la Consulta vìola la Costituzione
diritti e diritto

Affondo su eutanasia e omogenitorialità: la Consulta vìola la Costituzione

Invitando il Parlamento a legiferare su eutanasia e omogenitorialità, il presidente della Consulta Barbera si intesta un potere che la Costituzione non gli dà. Se lo fa è per motivi ideologici, usando come criterio la “coscienza collettiva” che però non può essere il paradigma per chi deve garantire sulla costituzionalità delle leggi. 


Salta la presentazione del libro: dove c'è Amato c'è tensione
polemiche

Salta la presentazione del libro: dove c'è Amato c'è tensione

L'evento previsto a San Vittore si è poi svolto in extremis a Palazzo di Giustizia. Chi parla di mere questioni logistiche e chi grida alla censura: ancora una volta l'ex premier scatena tensioni.


La Fivet, il padre e l’embrione: quanto femminismo nella Consulta
LA SENTENZA

La Fivet, il padre e l’embrione: quanto femminismo nella Consulta

Secondo la Corte Costituzionale è irrevocabile il consenso alla Pma dato dal padre una volta che l’ovulo è fecondato. Il fulcro della sentenza non sta nella dignità dell’embrione, bensì nell’autodeterminazione della donna.


Eutanasia, un'altra vittima in Veneto. Grazie alla Consulta
FINE VITA

Eutanasia, un'altra vittima in Veneto. Grazie alla Consulta

Ormai sono quattro le persone in Italia che hanno potuto accedere all’eutanasia tramite il suicidio assistito grazie alla famigerata sentenza n. 242/19 della Corte Costituzionale. La quarta è una signora in Veneto che risponde ai requisiti fissati dal precedente giudiziario. A chi appellarsi?


Portogallo, i giudici bocciano la legge sull’eutanasia
NUOVO STOP

Portogallo, i giudici bocciano la legge sull’eutanasia

Dopo quella del 2021, nuova bocciatura da parte del Tribunale costituzionale portoghese della legge sull’eutanasia voluta dalla coalizione di sinistra al governo. Ma è una vittoria a metà, perché i giudici chiedono ai parlamentari di chiarire l’ambito di applicazione del testo, senza escludere in linea di principio la falsa “dolce morte”.


Obbligo vaccinale, sulla Corte l'ombra della politica
consulta

Obbligo vaccinale, sulla Corte l'ombra della politica

Sulla decisione della Consulta in merito all'obbligo vaccinale aleggia l'ombra di un condizionamento politico? Due terzi dei suoi attuali membri sono il riflesso dell’indirizzo politico delle ultime coalizioni di centro-sinistra, quindi la Corte Costituzionale risente di un’affinità alla sensibilità politica e culturale del centro-sinistra per la vaccinazione di massa. Il fatto riporta a galla il tema mai risolto del rischio che un giudice costituzionale sia indotto a “piegare” la ratio delle disposizioni all’indirizzo politico e agli orientamenti ideologici espressi dei partiti dominanti.


La Corte salva i vaccini e getta le basi per futuri obblighi
LA SENTENZA

La Corte salva i vaccini e getta le basi per futuri obblighi

Per la Corte Costituzionale le scelte del Governo in pandemia non sono state «né irragionevoli né sproporzionate». La Consulta salva così Draghi & Speranza sugli obblighi vaccinali di medici e sanitari con inoculi sperimentali e che hanno dimostrato di non riuscire a fermare il contagio e di provocare numerosi effetti avversi. Così si gettano le basi per lo stato di emergenza di domani nel quale si potrà ripetere lo schema utilizzato col Covid. 


Insicuri e inefficaci? I vaccini sul banco degli imputati
L'INTERVISTA

Insicuri e inefficaci? I vaccini sul banco degli imputati

Due degli otto quesiti su cui la Corte Costituzionale è chiamata a pronunciarsi il 30 novembre in merito ai sanitari sospesi vertono sull'efficacia e sulla sicurezza dei vaccini, indimostrate per imporre un obbligo. Con l'avvocato Holzeisen, che presiede la Confederazione Legale dei Diritti dell‘Uomo che ha presentato un amicus curiae, cerchiamo di capire perché l'udienza di mercoledì segna uno spartiacque e rischia di diventare una sentenza politica: «È in gioco la tenuta democratica della Repubblica, perché la decisione della Consulta produrrà a cascata reazioni in tutti i tribunali e determinerà decisioni dei governi sulle imposizioni future».


Suicidio assistito, la Puglia prova a portarsi avanti
FINE VITA

Suicidio assistito, la Puglia prova a portarsi avanti

Nel Consiglio regionale pugliese è in discussione una proposta di legge che traduce in norme la sentenza della Corte costituzionale che legittima il suicidio assistito. Ma la proposta, irricevibile dal punto di vista morale, lo è anche dal punto di vista giuridico, in quanto non è competenza delle regioni. E il timido intervento dei vescovi pugliesi non coglie nel segno.


Vaccini e indennizzo per danni, un riconoscimento tardivo
COVID-19

Vaccini e indennizzo per danni, un riconoscimento tardivo

Il terzo presupposto stabilito dalla Corte costituzionale per imporre un trattamento sanitario è la previsione di un equo indennizzo. Solo dopo oltre un anno di vaccinazione anti-Covid, raccomandata o imposta direttamente o indirettamente, il Governo ha adeguato - su questo punto - la sua azione alla normativa in materia. Ma l’indennizzo riguarderà solo i danni post D.L. 4/2022.


Eutanasia solo rimandata, Cappato ne è certo
REFERENDUM

Eutanasia solo rimandata, Cappato ne è certo

Marco Cappato, nella sua reazione a caldo della bocciatura del referendum sulla legalizzazione dell'eutanasia, da parte della Corte Costituzionale, ne dice almeno una giusta. I radicali non si arrenderanno e utilizzeranno i soliti metodi, dalla disobbedienza ai ricorsi, per legalizzarla. Ancor più che il suicidio assistito è già di fatto legale. 


Droga, "no" della Consulta. Ma il pericolo rimane
REFERENDUM INAMMISSIBILE

Droga, "no" della Consulta. Ma il pericolo rimane

Comunicata dal presidente della Corte costituzionale l’inammissibilità del referendum sulla droga. Vari i motivi. Fuorviante parlare di “referendum cannabis": il quesito riguardava tutte le droghe, coca compresa. Era in violazione degli obblighi internazionali assunti dall’Italia e incompleto. «Singolare che il Governo abbia rivendicato la scelta di far avanzare il quesito referendario», commenta il giudice Mantovano alla Bussola. E chiama a una battaglia politico-culturale, «perché il pericolo non è scampato».