San Felice I, papa
Il pontificato di san Felice I (†30 dicembre 274) iniziò il 5 gennaio 269 mentre nella Chiesa teneva banco la questione riguardante il vescovo di Antiochia di Siria, Paolo di Samosata, uno dei maggiori esponenti dell’adozionismo, che negava ereticamente la divinità di Cristo e sosteneva che Dio Figlio non fosse altro che una creatura speciale “adottata” dal Padre.
San Tommaso Becket, martire
Per buona parte della sua vita era stato un uomo di mondo, ma quando Dio lo chiamò a essere pastore di anime san Tommaso Becket (ca 1119-1170) si batté fino al martirio per difendere la libertà della Chiesa, senza cedere a compromessi con il potere.
Santi innocenti martiri
La Chiesa venera come martiri, con il nome di Santi Innocenti, i bambini dai due anni in giù del territorio di Betlemme di cui Erode ordinò l’uccisione con l’intento di eliminare Gesù dopo essere stato informato della sua nascita dai Magi, venuti dall’oriente a Gerusalemme per sapere dove fosse nato “il re dei Giudei”, che desideravano adorare perché ne avevano visto sorgere la stella.
San Giovanni Evangelista
È impresa ardua trovare qualcuno che si sia addentrato nel mistero di Dio fatto uomo al pari di san Giovanni Evangelista (ca 10-104), “quel discepolo che Gesù amava”, il più giovane dei Dodici e colui che visse più a lungo, indicato dalla tradizione cristiana come il teologo per antonomasia.
Santo Stefano
“Signore, non imputar loro questo peccato”, furono le ultime parole terrene di santo Stefano, il primo martire cristiano che testimoniò la sua fede in Cristo Risorto senza timore della morte e da fedele in Cristo lo imitò fino a chiedere a Dio di perdonare i suoi carnefici.
Natale del Signore
Gesù è nato il 25 dicembre? Sì, e qui ricorderemo come le fonti storiche e l’incrocio tra la Sacra Scrittura e i ritrovamenti archeologici del XX secolo confermino la decisione della Chiesa antica di fissare la solennità della nascita di Gesù al 25 dicembre, data che quindi non è affatto una convenzione.
Santi Adamo ed Eva
Adamo ed Eva vissero e morirono perciò nella speranza della redenzione, che era stata misteriosamente predetta da Dio proprio dopo la loro disobbedienza, nel mentre di quel primordiale dramma in cui pensarono di non poter recuperare l’amicizia con Lui.
San Giovanni da Kety
Karol Wojtyla era molto devoto a san Giovanni da Kety (1390-1473), conosciuto anche come Giovanni Canzio, sacerdote e teologo polacco che insegnò a lungo all’università e il giorno in cui riceveva lo stipendio ne donava metà ai poveri.
Santa Francesca Saverio Cabrini
La fede incrollabile nei disegni di Dio fu il tratto distintivo di santa Francesca Saverio Cabrini, rinvenibile già nella scelta del nome da religiosa, quando al nome di battesimo aggiunse “Saverio” in onore del grande missionario spagnolo che aveva dato tutto per Cristo, annunciandolo nelle terre più lontane e difficili dell’Oriente.
San Pietro Canisio, dottore della Chiesa
Senza san Pietro Canisio alla Riforma cattolica sarebbe mancato un tassello fondamentale. Basti pensare che con il suo Catechismo i fedeli tedeschi si sono formati per secoli al punto che in Germania, come ricordava Benedetto XVI, “ancora nella generazione di mio padre, la gente chiamava il Catechismo semplicemente il Canisio”.
San Domenico di Silos
La fama di santità di cui lo spagnolo Domenico di Silos (1000-1073) godette già in vita lo portò a essere canonizzato ad appena tre anni dalla morte, mentre la Spagna era nel bel mezzo della fase storica nota come Reconquista.
Sant'Anastasio I, papa
Durò soltanto due anni il pontificato di sant’Anastasio I (†401), salito al soglio petrino il 27 novembre 399, ma capace di svolgere un ruolo decisivo nella difesa dell’ortodossia, guadagnandosi l’ammirazione del contemporaneo san Girolamo.