Francia: islamisti all'assalto delle scuole
Parla l'autore del famoso (ma ignorato) "rapporto Obin", commissionato da Chirac nel 2004, che già allora rilevava la presenza forte dell'islam militante nelle scuole francesi. Oggi, a due anni dalla decapitazione del professor Paty, la situazione è ancora peggiore e i professori, per paura, non parlano.
Eritrea, il vescovo Hagos arrestato senza un perché
Eritrea, il vescovo di Segheneity, monsignor Abune Fikremariam Hagos, è stato arrestato al suo ritorno nel Paese, senza alcuna spiegazione da parte delle autorità. Altri due sacerdoti erano stati arrestati la settimana scorsa. Il Paese, governato col pugno di ferro da Isaias Afewerki, è uno dei peggiori persecutori dei cristiani.
Francia: le influencer lanciano la moda del velo islamico
Nella Parigi di Macron decine e decine di account tra Instagram e Tik Tok sponsorizzano le studentesse in hijab, una divulgazione sui generis che contempla anche trucchetti utili ad aggirare le regole che vietano il velo in classe. Mentre in Iran c’è chi perde la vita per averlo anche solo indossato male.
La beffa cinese al Consiglio dei Diritti Umani
Delusione, sconcerto, sorpresa e una Cina trionfante. Sono molte le reazioni che si stanno registrando nella comunità internazionale, dopo che, alla fine della settimana scorsa, il Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu ha bocciato la proposta di aprire un dibattito formale sulla violazione dei diritti umani nello Xinjiang.
Algeria, la Caritas chiude perché "non autorizzata"
La Caritas Algeria ha chiuso del tutto e in via definitiva tutte le sue attività a partire dal 1° ottobre. Viene considerata una Ong "non autorizzata" in base ad una legge del 2012. Si tratta, ufficialmente, di una questione burocratica, non si traduce in una persecuzione della Chiesa. Ma le autorità stesse tradiscono un'intolleranza di fondo.
Iniziato il processo al cardinale Zen
«Non colpevole». Così il cardinale Zen e gli altri 5 imputati che sono comparsi il 26 settembre davanti alla corte di Hong Kong, accusati per la gestione di un Fondo di assistenza per gli attivisti democratici. Intanto nello stesso giorno a Hong Kong, dopo due anni è caduta la quarantena obbligatoria anti-Covid.
Popieluszko, un ricordo del martire dei comunisti
Avrebbe compiuto oggi 75 anni, don Jerzy Popieluszko, se non fosse stato assassinato dalla polizia segreta polacca, ai tempi del comunismo. Il "cappellano di Solidarnosc" predicava agli operai, invitandoli a combattere il male con il bene. Beatificato nel 2010, oggi è ricordato in un Congresso a Czestochowa.
Hong Kong oggi. La gente resiste nonostante la paura
Tre anni dopo le manifestazioni oceaniche di protesta, Hong Kong è molto cambiata. Le politiche anti-Covid rendono difficile il viaggio. In città si respira un clima di paura e molti sono partiti per l'Occidente o per Taiwan. Eppure, come afferma il vescovo Stephen Chow, la gente cerca sempre di rialzarsi anche nelle difficoltà.
Un'esecuzione jihadista, così in Mozambico hanno ucciso suor Maria
Suor Maria De Coppi, suora missionaria comboniana 84enne, da 60 anni in Mozambico, è stata assassinata durante l'attacco dello Stato Islamico alla sua missione. Tutto è stato bruciato. Si è trattato di un'esecuzione mirata, come recita la rivendicazione dell'attacco: "Era troppo attiva nella diffusione del cristianesimo".
"Guerra dei pronomi" in Irlanda, insegnante sfida l'ideologia Lgbt
È stato messo in carcere l'insegnante di una scuola anglicana che si rifiutava di usare il pronome neutro per uno studente in transizione di genere e andava a scuola malgrado il decreto di sospensione. «Violata la libertà religiosa». Il caso andrà all'Alta Corte
Bosnia, musulmano paga la costruzione di una chiesa cattolica
Succede a Vesela Straža, in Bosnia centrale: alcuni anni fa, facendo lavori di scavo sul proprio terreno, un musulmano ha riportato alla luce i resti di una chiesa del XII secolo e alcuni scheletri umani. la chiesa è stata donata all'arcidiocesi di Vrhbosna, ma lo stesso musulmano ha proposto di costruirvi a fianco una nuova chiesa, consacrata lo scorso 2 agosto, che egli ha finanziato.
Nicaragua, ex capi di Stato chiedono al Papa una posizione
Mentre il dittatore Ortega intensifica le vessazioni contro la Chiesa cattolica in Nicaragua (domenica è stato arrestato un altro sacerdote), 26 ex capi di Stato e di Governo del forum internazionale non governativo IDEA lanciano un appello a papa Francesco chiedendo «una ferma posizione di difesa del popolo nicaraguense e della sua libertà religiosa». Tra i firmatari anche Aznar (Spagna), Macri (Argentina), Piñera e Frei (Cile), Calderon (Messico) e Chinchilla (Costa Rica). «La dittatura Ortega-Murillo vuole distruggere le radici culturali e spirituali del popolo nicaraguense per lasciarlo nell'anonimato e renderlo facile preda del dominio».
Aggiornamento: la Polizia sequestra il vescovo Álvarez