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La superstizione divinatoria - Il testo del video

Negromanzia, àuguri, sortilegi, cartomanzia, astrologia, sogni, pratiche superstiziose: sono le principali pratiche che cercano di prevedere il futuro con l'aiuto evocato o inconsapevole dei demoni. Tutto questo va sotto il nome di superstizione divinatoria.

Catechismo 04_09_2022

Stiamo trattando in queste lezioni della “macro categoria” della SUPERSTIZIONE come direttamente contraria al primo comandamento ed in particolare, nell'ultima lezione, abbiamo concluso l'esposizione accennando alla superstizione divinatoria.

La superstizione divinatoria è quell'insieme di pratiche che cercano di prevedere il futuro, con modalità che non si avvalgono di elementi leciti, come l'osservazione, la conoscenza di cause ed effetti, oppure, da un punto di vista soprannaturale, di eventuali rivelazioni che Dio può concedere.

Si tratta invece di una zona intermedia che si colloca nel preternaturale, che ricorre cioè alle forze demoniache che sono superiori all'uomo, ma inferiori a Dio; ad esse ci si rivolge, con o senza consapevolezza, nel tentativo di prevedere il futuro. Bisogna sapere che i demoni non possono conoscere il futuro. Pur tuttavia, essendo creature angeliche, essi possono "prevedere" delle cose, osservando la piega degli eventi, conoscendo meglio di noi anche le cause naturali. Ma attenzione, non sono delle vere previsioni del futuro, in quanto solo Dio può conoscere il futuro; sono piuttosto delle congetture.

Ripartiamo dalla quaestio 95 dedicata appunto alla superstizione divinatoria. Nell’art. 3, San Tommaso ricorda che nella divinazione si verifica sempre l'intervento dei demoni. O perché vengono esplicitamente evocati; oppure perché essi stessi hanno la facoltà di intromettersi a causa di una sconveniente e peccaminosa curiosità dell'uomo, che apre la porta al loro intervento.

1. Nel primo caso ci riferiamo a tutta quella categoria che va sotto il nome di NEGROMANZIA. I demoni evocati si rendono in qualche modo sensibili agli occhi, all'udito, talvolta al tatto. Essi si manifestano a chi li invoca o alle persone che chiedono ad un medium di invocarli. I demoni possono apparire con sembianze visibili, possono intervenire nei sogni, oppure tramite i morti e gli ossessi.
Il problema dell’evocazione dei morti è molto diffuso. Ci sono molte persone che afflitte dalla sofferenza per la perdita di un caro si rivolgono ai medium per poter avere un contatto con i morti. Ebbene, occorre essere molto chiari sul punto: colui o colei che si vede attraverso queste tecniche non è la persona cara, ma è un demone che prende le sembianze della persona defunta. È sempre un inganno dal quale bisogna assolutamente preservarsi.

2. Il secondo caso invece riguarda la situazione in cui i demoni non sono direttamente o esplicitamente interpellati, ma in qualche modo i demoni si intromettono.

a) C'è il caso degli àuguri, ovvero coloro che osservando delle cose esterne cercano di predire il futuro. Es. astrologia, lettura della mano...
Si tratta di modalità di prevedere il futuro che non sono conformi alla natura umana, né si rifanno ad un intervento divino, ma si collocano in questa zona oscura nella quale i demoni entrano.

b) La seconda categoria riguarda i sortilegi. Si compiono cioè delle azioni e se ne osservano gli esiti, e in base a questi esiti si dice cosa succederà o non succederà nel futuro. Un esempio diffuso è la CARTOMANZIA. Si compiono cioè delle azioni rituali ed in base all'esito di queste azioni si predice il futuro.

Nell'art. 4, San Tommaso fa una precisazione importante: "Il demonio, il quale mira alla perdizione degli uomini, anche se in codesti responsi dice qualche cosa di vero, tende ad abituare gli uomini a credere in lui: e così mira a condurre a cose che sono dannose per la salvezza. Ecco perché S. Atanasio, su quel passo evangelico, "Sgridandolo gli disse: Taci", fa queste riflessioni: "Sebbene il demonio dicesse il vero, tuttavia Cristo gli proibì di parlare, perché con la verità egli non promulgasse la propria iniquità. E per abituare noi a non curarci dei demoni, anche se sembrano dire la verità: infatti è peccato farsi istruire dal demonio, quando è sempre pronta per noi la Sacra Scrittura".

Ecco un insegnamento utile anche per quel mondo che ruota attorno agli esorcismi. Spesso si trova molta curiosità verso quello che il demonio dice all'interno degli esorcismi all'anima ossessa, con la giustificazione che, sotto esorcismo, il demonio non può mentire. È vero solo in parte: il rituale antico degli esorcismi, infatti, prevede che vengano fatte delle domande durante l'esorcismo dei demoni, ma sono domande precise, legate alla liberazione di quella persona: si chiede il nome, quanti sono, da dove è venuto, chi l'ha mandato... Su tutto il resto invece non si deve domandare, in quanto il demonio parla sempre per ingannare e quindi può dire sì delle verità, ma con lo scopo di veicolare il falso, e comunque lo farebbe per ottenere ascolto, attenzione e credito da parte dell’uomo. Ecco perché, come dice il Vangelo, Gesù “taglia corto” ed impone al demonio di tacere, perché il demonio è “menzognero sin dal principio”.

All'art. 5 vi è un'altra precisazione importante che riguarda L'ASTROLOGIA. Vediamola.

"Se uno quindi si serve dell'osservazione degli astri per prevedere il futuro casuale e fortuito, oppure per predire con certezza gli avvenimenti umani, ciò si deve a un'opinione falsa e menzognera. E allora interviene l'opera del demonio. Perciò tale divinazione è superstiziosa e illecita. Se uno invece si serve dell'osservazione degli astri per prevedere fenomeni che son causati dai corpi celesti, quali la siccità, la pioggia, e simili, allora la sua divinazione non è né illecita né superstiziosa".

L'osservazione degli astri, dei pianeti, della Luna per comprenderne il funzionamento e la loro influenza sui fenomeni terrestri, è un’osservazione della realtà ed è lecita, in quanto non prevede alcun intervento di forze preternaturali. Non così se “chiediamo” agli astri di prevedere il nostro futuro.

Nell'art. 6 c'è un'ultima precisazione che riguarda I SOGNI. I sogni infatti possono provenire da Dio: la Sacra Scrittura ne è piena; ma bisogna comunque stare attenti che non vi sia inganno, soprattutto se questi sogni sono legati ad una evocazione o ad altre pratiche che aprono la porta al preternaturale.

Infine abbiamo la quaestio 96, nella quale si parla della superstizione così come la intendiamo nel senso comune, cioè in relazione ad alcune PRATICHE SUPERSTIZIOSE.

San Tommaso offre un criterio fondamentale per sapere se una pratica sia superstiziosa o non lo sia: dobbiamo chiederci se stiamo ricorrendo a mezzi che sono cause o segni. Ovvero: mi sto riferendo a qualcosa che può causare il fine oppure non può esserne una causa ma solo un segnale?

1. La prima pratica superstiziosa è l’ARS NOTORIA (articolo 1)  Di cosa si tratta? Sono delle pratiche per acquisire una scienza sovrumana, superiore alle capacità proprie della nostra natura. Non si mira ad ottenere la conoscenza attraverso modalità che sono connaturali all'uomo (es. lo studio, la memorizzazione, la riflessione etc...), ma è una scienza che si ottiene con modalità che non sono connaturali all'uomo. San Tommaso non ha dubbi nel dire che questa scienza viene dai demoni, i quali usano dei segni da loro stessi stabiliti – e che la persona incautamente compie - per provocare nell'uomo una particolare conoscenza.
Questa pratica dell'ars notoria dunque non è fatta di cause che, per loro natura, portano ad un aumento della conoscenza dell'uomo. Si tratta invece di segni che non sono legati al modo connaturale con cui l'uomo conosce, ma allo stesso tempo sono segni che causano un accrescimento della conoscenza.

2. Nell'art. 2 si parla di pratiche ordinate a produrre GUARIGIONI. Persone che segnano, che impongono le mani, che fanno delle cose particolari… per avere degli effetti corporali. Finché si tratta di somministrare un farmaco o un integratore, bisognerà poi verificare se questa cosa funziona, ma siamo comunque nell'ordine delle cause. Ci sono invece persone che fanno dei gesti e ripetono delle parole che sono ritenute essenziali per ottenere l'effetto di guarigione: bisogna allora fare attenzione perché entriamo nella sfera delle pratiche superstiziose, nelle quali intervengono i demoni, simulando dei miracoli di guarigione. Totalmente diverso è il caso di un miracolo per intercessione di un santo o di una persona che prega Dio di guarire una persona.

3. Abbiamo poi e pratiche superstiziose per prevedere la buona o la cattiva sorte.

4. Infine, San Tommaso si domanda se sia lecito portare al collo delle FORMULE SACRE o degli AMULETI.

Innanzitutto, San Tommaso specifica che su tali oggetti non ci devono essere scritte delle invocazioni a spiriti o a demoni; inoltre non ci devono essere parole sconosciute o false, in quanto queste ultime fungono da segni, che vengono percepiti molto bene dai demoni. Infine bisogna che non si presti troppa attenzione a cose vane circa tali amuleti: ad esempio, la forma o il materiale...
Il rischio è che i demoni, attraverso questi oggetti, creino come dei sacramentali al rovescio, proprio con lo scopo di ingannare gli uomini e legarli a delle forme che sono in qualche modo collegate all'azione demoniaca, distogliendoli così dal vero atteggiamento di fede che è rivolto a Dio: alla preghiera, ai veri sacramentali, all'invocazione della sua presenza, ai sacramenti, etc...