La Turchia gioca sporco in Siria e le alleanze cambiano
La Turchia, complice il silenzio di Usa, Iran e Russia, si è aggiudicata un pezzo di Siria. Con la facile vittoria del Free Syrian Army contro l'Isis a Jarablus, ha creato quella tanto agognata "zona cuscinetto" anche a spese dei curdi. Gli Usa scaricano il Kurdistan. Iran, Russia e Assad accettano il fatto compiuto. In Siria è il momento della real politik più spinta, sulla pelle della popolazione.
La Grecia continua ad essere il malato d'Europa
La crisi greca non fa più notizia, ma il paese resta il grande malato d'Europa. Mentre disoccupazione e tasso di povertà restano alti, il sistema sanitario è al collasso e si rischia la diffusione di epidemie. In queste condizioni, una nuova onda migratoria come quella minacciata da Erdogan non sarebbe sostenibile.
Libia, il governo perde l'unità nazionale
Dopo cinque mesi di governo incerto, l'esecutivo di unità nazionale di Al Sarraj, riconosciuto dall'Onu, entra anche ufficialmente in crisi: è stato bocciato sonoramente dal voto di fiducia del Parlamento in esilio a Tobruk. Dietro il voto si cela l'appoggio del presidente egiziano Al Sisi, che sostiene i laici di Haftar.
Turchia: dopo l'attentato, altre bombe sui curdi
A Gaziantep, nell’Anatolia meridionale, un terrorista suicida, probabilmente un bambino, ha fatto una strage di innocenti a una festa di matrimonio di una coppia di curdi. L’ennesima strage e soprattutto la reazione militare turca, rivolta sia contro l'Isis che contro i curdi (la parte lesa), fanno temere ulteriore instabilità.
Siria, i numeri smentiscono la propaganda
A quanto pare quella siriana è un raro caso di guerra civile in cui i combattenti governativi hanno registrato più morti dei ribelli e della popolazione. E questo stando ai dati diffusi dall'Ondus, basato a Londra e dichiaratamente vicino alla linea dei ribelli. Dati che fanno riflettere su una guerra che troppo spesso è dipinta come un massacro di civili da parte di Assad.
I curdi sono isolati, colpiti sia da Assad che dai turchi
In Siria la situazione si complica per i curdi, all'apice del loro successo militare. Dopo che hanno conquistato una fascia di sicurezza al confine con la Turchia, Erdogan si è spinto a riconciliarsi con Assad e con Putin, pur di combatterli. E l'aviazione di Damasco li bombarda. Il Kurdistan è finora l'unico rifugio sicuro per i cristiani, ora è premuto su tutti i lati.
Omran, dietro la foto le nostre ciniche emozioni
Come accaduto per Aylan, anche il piccolo Omran, salvato dalle macerie di Aleppo, è diventato un simbolo grazie alla foto diffusa dalla centrale di propaganda dei ribelli. Ma qanti bambini come lui uccisi o feriti dai miliziani non hanno avuto una foto in copertina? La Nuova BQ ne parla con Toni Capuozzo.
Clinton, affari (sporchi) di famiglia
La William J. Clinton Foundation altro infatti non è che questo funziona come una vera "fondazione d'affari". E la politica estera degli Usa, quando Hillary era segretaria di Stato, è stata messa al servizio degl’interessi milionari dei Clinton con totale disprezzo dell’interesse nazionale. Lo rivela Judicial Watch, dopo aver esaminato le email segrete della candidata democratica alla presidenza degli Usa.
Donbass e Crimea, conflitti mai sopiti
Per l’opinione pubblica europea, la guerra in Ucraina è finita dopo gli accordi di Minsk 2 (11 febbraio 2015). Non è così. I combattimenti continuano nel Donbass e da giugno si registra una notevole escalation. E a questo conflitto si somma la crisi della Crimea, che per ora resta una guerra di nervi fra Russia e Ucraina. Ma può sfuggire di mano da un momento all'altro.
Perché Erdogan e Putin non saranno mai amici
Il malcelato compiacimento occidentale per il tentativo di golpe e la politica fortemente anti-Cremlino portata avanti da Obama e dai suoi alleati europei, però, hanno spinto Ankara e Mosca a cercare di riavvicinarsi. Ne è testimone il recente incontro a San Pietroburgo fra Putin e Erdogan. Ma non è stata una vera intesa.
OBAMA, I GENERALI E QUEL PASTICCIO SULL'ISIS di Gianandrea Gaiani
Obama, i generali e quel pasticcio sull’Isis
Il Congresso di Washington punta il dito contro il Central Command, il più importante dei sei comandi interforze delle forze armate Usa, responsabile del Medio Oriente e dell’area Afghanistan/Pakistan: in pratica di tutte le guerre in cui sono coinvolti direttamente gli Usa.
Vietato il Gay pride. Ma succede in Uganda
Ogni anno, in Uganda, la comunità Lgbt celebra non un Gay Pride day, ma una Gay Pride Week, un’intera settimana di manifestazioni che si conclude con una sfilata. Ma non quest’anno. Il 4 agosto, due giorni dopo l’inizio della Gay Pride Week 2016, la polizia ha arrestato i partecipanti con l’accusa di raduno illegale.