Trump è presidente, nonostante le "gufate" mediatiche
Tanto rumore per nulla. Notizie che si rincorrono su un possibile ammutinamento dei Repubblicani al Collegio Elettorale. E invece Trump è stato votato da 304 grandi elettori, solo due franchi tiratori, la metà di quelli della Clinton. Si conclude così l'elezione più divisiva della storia recente, con un altro mito da sfatare, assieme a tanti altri creati dai media.
Le guerre di Obama, premio Nobel per la Pace
Nonostante il favore della stampa e l'allarmismo su Trump, qualche giornale di sinistra ha dubbi sull'eredità lasciata da Obama. Soprattutto sul suo ostentato pacifismo (che gli è valso il premio Nobel) che molto pacifico non era. Come altri presidenti democratici prima di lui, è responsabile di guerre anche contrarie all'interesse nazionale.
La Colombia, Francesco e la pace "imposta"
Papa Francesco ha convocato in Vaticano i due principali attori politici colombiani: il presidente Santos, promotore di un accordo di pace con la guerriglia delle Farc e l'ex presidente Uribe, strenuo oppositore di una pace di compromesso. Fra i due è ancora dialogo fra sordi. Uribe denuncia una pace "imposta" e l'impunità che ne scaturirebbe anche per i peggiori terroristi.
Terrorismo a briglia sciolta, da Ankara a Berlino
Attentato ad Ankara, capitale della Turchia: ucciso l'ambasciatore russo in visita a una mostra fotografica. Tutto si può dire fuorché si tratti di una sorpresa. I terroristi hanno "punito" il riavvicinamento fra Turchia e Russia. Nel frattempo, a Berlino, si ripete l'orrore di Nizza: un camion contro la folla in un mercatino natalizio. Una strage terroristica che ha causato 9 morti e decine di feriti.
Ankara, ucciso l'ambasciatore russo
Tutto si può dire tranne che l'attentato di ieri pomeriggio ad Ankara con l'uccisione dell'ambasciatore russo Andrey Karlov sia un dramma consumatosi a sorpresa. I terroristi hanno voluto punire il riavvicinamento fra Turchia e Russia, determinante per l'esito della battaglia di Aleppo. Hanno punito una nazione "traditrice".
Berlino, un camion lanciato sulla folla
Ancora un camion lanciato sulla folla, come a Nizza, lo scorso 14 luglio. Stavolta tocca a Berlino, al mercatino di Natale di Kurfurstendamm. Un tir con rimorchio è andato deliberatamente a schiantarsi contro le bancarelle. Il bilancio, ancora provvisorio, è di 9 morti e 50 feriti. L'Isis non ha (ancora) rivendicato, ma le modalità dell'attacco e i precedenti fanno pensare a una sua azione.
Polonia, il rischio di una rivoluzione pilotata Media ed ex regime uniti contro il governo
I media italiani descrivono le manifestazioni a Varsavia, contro il governo conservatore, come se fossero una rivolta spontanea, in stile Solidarnosc. Dimenticano di dire che l'origine della crisi non è una limitazione della libertà di stampa, ma il taglio delle pensioni degli ex agenti dei servizi segreti comunisti. E la protesta appare tutto meno che spontanea.
Trump e il Gop alla resa finale. Per il destino Usa
Domani il collegio elettorale dei Grandi elettori è chiamato a ratificare il voto espresso dagli americani l'8 novembre che hanno scelto Donald Trump come 45esimo presidente degli Stati Uniti. Ma il Gop è ancora spaccato e non sa quale Trump sia più repubblicano: quello rottamatore anti sistema della campagna elettorale o quello super conservatore del voto?
Ad Aleppo, l'Ue perde la faccia
L'Unione Europea denuncia i crimini di guerra russi e governativi nella battaglia di Aleppo e prende iniziative, come quella di aprire corridoi umanitari, che non ha mai chiesto durante la lunga battaglia. Ma dov'era l'Europa quando a commettere i crimini erano gli jihadisti? Perché i freddi numeri raccontano ben altro: i civili fuggivano per non essere uccisi dai ribelli, non dai governativi.
Gambia, era troppo bello per essere vero
Era troppo bello per essere vero: un capo di Stato africano che, dopo 22 anni ininterrotti di potere, accetta una sconfitta elettorale e si fa da parte. Succedeva in Gambia, con il presidente/dittatore uscente Jammeh. Per una settimana è andato tutto liscio. Poi il presidente ci ha ripensato e ora c'è già aria di golpe.
La Chiesa dei paesi baltici divisa sulla Russia
Toni allarmati e determinazione a resistere in Lituania. Atteggiamento cauto e distensivo in Lettonia. La Chiesa cattolica nei paesi baltici, a fronte della crisi con la Russia, assume posizioni e atteggiamenti opposti. Premesso che la crisi è reale, le differenze sono dovute a fattori contingenti più che culturali. Vediamo quali.
Aleppo, fine della battaglia Non della guerra
Aleppo è stata riconquistata dalle truppe governative. Gli ultimi civili rimasti nei quartieri ribelli orientali sono fuggiti a Idlib. La tregua e la ritirata sono frutto del negoziato fra Russia e Turchia. Ma ora anche la guerra civile siriana si avvia alla conclusione? Non è affatto detto. Qui cerchiamo di esaminare lo scenario in tutti i suoi aspetti.