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Taharrush jama’i, molestie di gruppo

Due ragazzine cattoliche vittime di violenza di gruppo in Bangladesh

Sono state violentate da una decina di giovani musulmani tuttora in libertà benché siano stati identificati perché la polizia sembra non intenda perseguirli

 

In Bangladesh due ragazzine cattoliche di 14 e 15 anni, di etnia garo, sono state vittime di una violenza di gruppo. È successo nella notte del 28 dicembre a Mymensingh, una cittadina della divisione della capitale Dhaka. Le due amiche stavano rientrando a casa verso le due di notte, dopo aver partecipato a una festa per l’anniversario di matrimonio di una loro partente, quando una decina di giovani musulmani le hanno raggiunte, hanno incominciato a molestarle a parole, poi le hanno aggredite fisicamente e infine le hanno trascinate in una zona isolata e le hanno violentate. Prima di andarsene le hanno minacciate di morte nel caso avessero osato denunciarli. Le famiglie delle due ragazzine hanno sporto denuncia il 30 dicembre, ma nonostante che l’identità dei colpevoli della violenza di gruppo sia nota, la polizia non è ancora intervenuta, a quanto pare in seguito a pressioni subite da parte delle famiglie dei violentatori. Contattato dall’agenzia AsiaNews, il segretario della Bangladesh Garo Adibashi League, Leon Rema, ha spiegato che lo stupro di gruppo ha sconvolto la comunità cristiana: “abbiamo saputo che i parenti dei violentatori non hanno paura di possibili incriminazioni e questo ci indigna profondamente. Chiediamo pene esemplari per gli autori perché in caso contrario in futuro molti altri si sentiranno autorizzati ad agire nello stesso modo se regna un clima di impunità. Se non otterremo giustizia, tutta la comunità Garo promuoverà una imponente protesta”. Il 3 gennaio la Bangladesh Garo Adibashi League e la St. Peter’s Primary School hanno organizzato una prima manifestazione di protesta alla quale hanno aderito un centinaio di cristiani. I dieci musulmani responsabili dello stupro hanno un’età compresa tra 19 e 22 anni.