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Saddam, il mistero delle armi di distruzione in un film
- Cinema e tv
- 20-11-2019
Official Secrets, del regista Gavin Hood, racconta la storia vera di Katharine Gun, che denunciò le pressioni inglesi per attaccare Saddam.
Official Secrets, del regista Gavin Hood, racconta la storia vera di Katharine Gun, che denunciò le pressioni inglesi per attaccare Saddam.
La pellicola è tratta dalla vicenda del cantautore Bart Millard, che trova rifugio in una musica che dà speranza, riconciliandosi con un padre prima violento e poi trasformato da Dio. «Una canzone per mio padre» parla di dolore e perdono, in un modo oggi controcorrente. Negli Usa è stato un successo di pubblico. La Nuova BQ ha visto il film alla prima milanese di giovedì.
Nel trentennale della caduta del Muro di Berlino un film tedesco ricorda i trentamila sventurati che cercarono di fuggire dal paradiso comunista della Germania Est. Si tratta di Balloon. Il vento della libertà, del regista Michael Herbig, storia di un'incredibile fuga in mongolfiera.
Quest’anno è uscito un film americano che allarga il cuore e che fa ben sperare. C’è un’America, infatti, che è quella che vediamo nei film hollywoodiani e nei video dei cantanti pop e rap. Ma ce n’è un’altra, quella che vota Trump tanto per intenderci, che, come proprio il caso Trump dimostra, è maggioritaria ed ha tutti gli anticorpi necessari per resistere alla tirannia ossessiva del politicamente corretto.
“Una settimana fa gli ho detto che avevo un personaggio per lui. Non era vero, ma bastò per farlo sorridere. E stato il suo ultimo sorriso”. Pupi Avati racconta alla Bussola l'amicizia con Carlo Delle Piane, morto oggi a Roma a 83 anni. "Aveva una grande fede, è stato un attore straordinario, ma snobbato da un cinema razzista. Fellini mi diceva che era troppo...me. All'Auditorium per i 70 anni non c'erano registi, ma tanta gente lo ha amato. Resterà il suo ultimo sorriso. Strappato con una bugia".
Il prossimo James Bond sarà una donna. E, per bruciare le tappe, nera. Trionfa il politicamente corretto anche se sono anni che si è insinuato nello 007 di Ian Fleming: prima ha dovuto smettere di fumare, poi di bere e giocare d'azzardo. E adesso diventa donna. Dovremo assistere a «il mio nome è Jasmine Bond?».
Il Cristo di Zeffirelli colpì talmente l’immaginario che ancora oggi ci si immagina Gesù così. Merito di un regista che, come Gibson, era credente, pur nelle complessità delle cadute. Mai comunista, omosessuale, ma non militante, è morto pregando molto. Nei suoi film ha mostrato la bellezza del Cristianesimo, come ha sempre fatto la Chiesa nell'arte e nella liturgia.
Finalmente è stato tradotto in italiano un film canadese di due anni fa: Raccolto amaro. Il titolo originale è Holodomor, che è il nome che gli ucraini hanno dato alla loro più grande tragedia nazionale: lo sterminio per fame di milioni di contadini voluto da Stalin.
I cristiani che stanno vivendo la Quaresima non hanno bisogno né di allontanare (come nel bel film Momenti di trascurabile felicità), né di negare l’idea della fine, perché il loro sguardo sulla vita è ben diverso. La vita e la morte sono legate all’”Avvenire ultimo”, al “Compimento delle promesse”, al “Sentimento della sua venuta”.
Già dalla prima scena si è capito che la nuova versione-kolossal de Il nome della rosa, finanziata da RaiCinema, cioè dal contribuente, era anche peggio della precedente, il film di Jean-Jacques Annaud del 1986, tratto dal «palinsesto» di Umberto Eco. La storia della lotta per le investiture ci dice l'esatto opposto della nuova fiction.
Il remake in serie tv de Il Nome della Rosa offre risultati davvero deludenti. Personaggi fuori parte, ambientazioni scontate, scenografie alla "Fantaghirò". E soprattutto una scarsa fedeltà al romanzo di Eco nel nome del politicamente corretto. A cominciare, guarda caso, dal frate che peccava contro natura. E che qui...
Un celebre e raffinato pianista afroamericano e un rozzo buttafuori di origini italiane negli States degli anni Sessanta: il film Green Book di Peter Farrelly, che racconta una storia vera, ora nelle sale cinematografiche e candidato a cinque Premi Oscar, piace a tutti.