Ucraina, i rischi di una guerra "povera"
Le magre figure rimediate dalle forze ucraine nella offensiva contro le milizie filo-russe, lasciano intendere che per Kiev il ripristino del controllo è lontano. Mancano i fondi, ma anche chi è disposto a morire per l'unità nazionale.
Si allarga il disastro dell'Iraq
L'Iraq è completamente destabilizzato: l'esercito si liquefa di fronte all'avanzata di poche migliaia di miliziani di Al Qaeda, nel Nord del Paese. E l'atmosfera a Baghdad ricorda il panico a Saigon, Vietnam, prima della caduta.
"Non si scappa da un Paese dove non manca nulla"
Eritrea: i vescovi evitano di contestare direttamente il regime, ma non usano mezzi termini per descrivere lo stato di orrore in cui si vive. E anche in Nigeria, i cristiani sono quotidianamente minacciati dalla violenza di Boko Haram.
Mosul è nelle mani di Al Qaeda
Il più radicale dei gruppi jihadisti che combattono nella Mezzaluna Fertile, l'esercito dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante. si è impadronito di Mosul, la seconda città irachena, abitata ancora da una minoranza cristiana.
Il fascino discreto dei Talebani
I talebani pakistani attaccano a Karachi. E allargando la visuale oltre il Pakistan vediamo altre azioni analoghe in Siria e in Nigeria. Mirano a catalizzare l'attenzione di popolazioni locali esasperate dalla corruzione dei loro governi.
Ucraina, c'è una road map. Almeno sulla carta
Il nuovo presidente ucraino Petro Poroshenko propone una road map per uscire dalla guerra civile: fine dei combattimenti entro una settimana, amnistia per i ribelli, salvacondotto per i volontari russi. Ma la situazione sul campo la rende difficile.
Preghiera israelo-palestinese in Vaticano: un gesto religioso, un fine politico
L'incontro che si svolge oggi in Vaticano con papa Francesco, i presidenti israeliano Shimon Peres e palestinese Mahmoud Abbas è un evento eccezionale, ma si radica in una lunga tradizione dei pontefici di iniziative pubbliche per scongiurare gravi conflitti internazionali. Lo scopo della preghiera è quello di facilitare un dialogo di pace tra le due parti. Non ha invece niente a che vedere con il dialogo inter-religioso.
Antisemitismo islamico, esiste dai tempi di Maometto
Dopo la strage del Museo Ebraico di Bruxelles e l'arresto del suo artefice, l'Europa si interroga ancora una volta sulle radici dell'odio islamico nei confronti degli ebrei, un odio che risale ai tempi di Maometto, un millennio e mezzo fa.
Elezioni in Siria, solo una tappa del lungo conflitto
Le elezioni sono uno strumento usato da Assad per mostrare una parvenza di normalità, dopo la sua riconquista delle province occidentali. Ma la svolta del conflitto potrebbe arrivare da Teheran, dove l'emiro del Kuwait è in visita.
Per non dimenticare Piazza Tiananmen
Il 4 giugno di 25 anni fa, a Pechino, in piazza Tiananmen, l'esercito stroncava la protesta di studenti e operai. La Cina odierna, tanto ammirata per il suo sviluppo economico, nasce da quel bagno di sangue.
Francia, Stati Uniti e la tolleranza per gli jihadisti
Lo stragista del Museo Ebraico di Bruxelles era un cittadino francese appena uscito dalle patrie galere e "formatosi" alla jihad in Siria. Negli Usa, intanto, Obama libera 5 terroristi talebani in cambio del militare Bergdahl rapito nel 2009.
Ucraina, se i media spengono le luci
Con l'accordo di Kiev e Mosca è in atto lo sterminio delle milizie russofone, ma radio e tv non ne parlano. Ancor più da oggi: i riflettori saranno puntati tutti su Obama che arriva a Varsavia per rassicurare i Paesi più esposti alle pressioni della Russia.