Crisi ucraina, l'assenza dell'Europa
Una constatazione comune: l'Europa non fa sentire la sua voce sulla crisi in Ucraina. Due proposte alternative. L'Ue dovrebbe gettar acqua sul fuoco e ascoltare Mosca (Ronza). Oppure rispondere alla sfida di Putin (Magni).
L'Ue getti acqua sul fuoco ucraino
Gli interessi europei non coincidono con quelli statunitensi. L'Ue comprenda le ragioni della Russia e trasformi l'Ucraina in un ponte con Mosca, invece che in una terra di frontiera di una nuova guerra fredda, da cui perderebbero tutti.
L'Europa risponda alla sfida di Putin
La crisi ucraina è nata come una sfida di Putin agli interessi dell'Unione Europea e ai valori dell'Europa. Il presidente russo lancia un'Opa sui partiti e i movimenti che vogliono sfasciare l'integrazione. L'Ue deve reagire, senza attendere gli Usa.
Siria, una guerra senza "buoni"
Perché è scoppiata la guerra in Siria? Quali sono gli attori internazionali coinvolti? Cosa possono fare, ormai, le minoranze cristiane prese tra due fuochi? Il professor Sami Aoun, risponde alle domande di Massimo Introvigne.
Odessa, il venerdì di fuoco e sangue
Odessa si risveglia con 42 morti negli scontri fra nazionalisti ucraini e pro-russi. È il singolo più grave episodio di violenza dai giorni della rivolta del Maidan, a Kiev. Intanto la Russia ammette di aver "perso la sua influenza" sui separatisti.
Fratelli Musulmani in Egitto, lupi vestiti da agnelli
La durezza della giustizia egiziana, che ha condannato a morte 529 membri della Fratellanza (37 delle quali confermate) e sta mettendo sotto processo altri 682 militanti dà ai Fratelli Musulmani l'occasione per presentarsi come vittime.
Rwanda, l'Onu non ha imparato la dura lezione
Il mancato intervento dei caschi blu per prevenire il genocidio in Rwanda, nel 1994, è definito da Ban Ki-moon "una vergogna". Il problema vero, però, è che l'Onu non ha affatto tratto insegnamenti da quell'errore. In Sud Sudan, nella Repubblica Democratica del Congo, in Mali e in Centrafrica, le Nazioni Unite non prevengono le guerre civili, né i rischi di genocidio.
Gli Usa tornano nelle Filippine per contenere la Cina
Dopo essere stati costretti a lasciare le Filippine nel 1991, sotto i colpi di una campagna anti-americana, gli Usa torneranno ad avere nuove basi nell'arcipelago. È questo l'esito del nuovo accordo, per contenere una Cina sempre più aggressiva.
Est Ucraina, "uno scontro fra generazioni"
Il giornalista e scrittore Dario Fertilio da Kharkiv, nell'Ucraina orientale: "si scopre un mosaico di paure, sentimenti, interessi contrapposti sotto la calma apparente". I separatisti veri sono pochi. Ma ben armati e organizzati.
Abu Mazen, Netanyahu e la retorica sulla Shoah
Abu Mazen definisce la Shoah "il più odioso crimine" alla vigilia della scadenza dei negoziati. E intanto si allea con Hamas. Netanyahu, d'altra parte, punta sulla memoria collettiva per celare la sua mancanza di strategia. E il conflitto va avanti.
I Fratelli Musulmani trasferiti a Graz
I Fratelli Musulmani, sempre peggio accolti in Gran Bretagna, hanno deciso di avviare un'opera di decentramento. Spostandosi a Graz, in Austria. Perché scelgono proprio il piccolo Paese centro-europeo? Perché sin dal 1912, una legge...
Papa Francesco "riconosce" il governo di Kiev
Il premier del governo provvisorio ucraino, Arseny Yatsenyuk, ha incontrato Papa Francesco e gli ha regalato una foto della rivolta del Maidan. Un gesto politico? Mosca continua a non riconoscere la legittimità del governo Yatsenyuk.