Albania e Serbia, dopo la partita è scontro sul Kosovo
La tensione fra Serbia e Albania non si limita solo ai campi di calcio e alle tifoserie violente. Anche la visita di Edi Rama, premier albanese, a Belgrado, ha creato un incidente diplomatico. L'Albania perora la causa del Kosovo e dialoga anche con le minoranze albanesi in Serbia. Belgrado non lo digerisce.
Cristiani iracheni, la persecuzione dimenticata
Se ne parla sempre meno, anche in Italia. Eppure la situazione delle popolazioni cristiane di Iraq e Siria è sempre più grave nei territori occupati dallo Stato Islamico. Pascal Esho Warda, ex ministro dell'Immigrazione iracheno, rilascia un'intervista che è anche un drammatico appello.
Messico, la Chiesa reagisce al dramma dei 43 desaparecidos
Un crimine sconcertante. La polizia, che avrebbe dovuto proteggere i suoi cittadini, ha contribuito al sequestro e alla (ormai quasi certa) uccisione di 43 studenti della Normal Rural de Ayotzinapa, nella città di Iguala. Mentre le autorità sono omertose e le indagini lente, la Chiesa reagisce con vigore.
Qaradawi, il "moderato" che incita a uccidere gli ebrei
Yusuf Qaradawi, teologo di riferimento dei Fratelli Musulmani, è uno dei predicatori più influenti nel mondo islamico sunnita, anche grazie alla sua finestra settimanale sulla Tv satellitare Al Jazeera. In questo periodo di tensione e violenza a Gerusalemme, Qaradawi istiga all'odio contro gli ebrei.
"Catalogna verso l'indipendenza, Madrid in crisi"
La Catalogna ha votato per la sua indipendenza, in un referendum che non è stato riconosciuto dal governo spagnolo, ma a cui ha partecipato gran parte della popolazione attiva. E la vittoria del Sì è schiacciante. Parla il professor Marco Bassani (Università degli Studi di Milano), osservatore volontario a Barcellona.
Il mistero sulla morte presunta del Califfo
Il Califfo al-Baghdadi è stato ucciso in un bombardamento americano. Anzi no, è rimasto ferito in un bombardamento iracheno. Oppure, non è neppure stato ferito. Le notizie si sono rincorse per tutta la giornata di ieri ed è impossibile verificarle. Ma una cosa è certa: non ci si deve illudere. La guerra continua.
La Nato trasloca, i russi pronti a tornare in Afghanistan
A 25 anni dal ritiro sovietico e a 13 dall’operazione Enduring Freedom che lo liberò dal regime talebano, l’Afghanistan potrebbe tornare presto sotto l’influenza di Mosca non tanto per una scelta politico strategica quanto per la necessità di Kabul di garantirsi un alleato solido e meno ambiguo degli Stati Uniti contro i talebani.
I repubblicani americani attendono il nuovo Reagan
Chi sfiderà i democratici per la conquista della Casa Bianca nel 2016? Dopo la vittoria alle elezioni Mid Term, il Partito Repubblicano inizia la corsa e deve selezionare il suo candidato presidenziale. Non è un compito facile. I leader sono tanti, ma soprattutto la base repubblicana è divisa.
Il Califfato si consolida. Anche in Nigeria
Ben lontano dall'Iraq, in piena Africa occidentale, si sta consolidando un altro Califfato. È quello proclamato da Boko Haram in Nigeria. Controlla già province rurali e città con centinaia di migliaia di abitanti, ai quali ha imposto la sharia. E nel territorio che non ha sottomesso, continua a condurre attentati.
Le tre guerre che stanno spingendo nel caos lo Yemen
Mentre i riflettori sono tutti puntati sullo Stato Islamico e la Coalizione internazionale che dovrebbe arginarlo in Iraq e Siria, nel sud della Penisola Arabica lo Yemen sta sprofondando nel caos per l’ennesima volta nella sua breve storia. La guerra in atto nel Paese è in realtà la somma di tre conflitti diversi.
Un avviso di sfratto per Obama l'accentratore
Usa: Camera e Senato vinte dai repubblicani. Obama è rimasto un'anatra zoppa, costretto a governare senza una maggioranza al Congresso. E anche a livello locale, i conservatori si assicurano il controllo di 31 Stati su 50, strappandone 4 ai democratici. Analisi di una svolta di Medio Termine.
Massacri in Africa, ma il capo Onu si diverte con un trans
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon ha riaffermato il proprio impegno a oltranza nella lotta contro la transfobia e l’omofobia. Lo ha fatto insieme a Conchita Wurst, il drag-queen austriaco. Chissà che ne pensano in Africa dove i caschi blu dell'Onu assistono indifferenti alle stragi contro la popolazione.