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CAVIE A SCUOLA

Vaccini ai bambini: l’abuso di adulti inconsistenti

La spinta alla vaccinazione per bambini prosegue: a nulla valgono le trombosi o le miocarditi, gli appelli di oltre un migliaio di sanitari della Rete Sostenibilità e Salute, di 93 medici israeliani e di 40 inglesi. A nulla valgono le ammissioni delle case farmaceutiche che non offrono garanzie di copertura, non escludono danni alla fertilità o conseguenze nel medio-lungo periodo. A cosa sta educando la generazione di adulti che usa i propri figli come cavie perché incapace di soffrire?

Vita e bioetica 11_06_2021

«Ai genitori consiglio di vaccinare presto i loro figli, prima del ritorno a scuola perché i vaccini sono sicuri e gli consentiranno di riprendere la loro vita che è stata stravolta nell’ultimo anno». Così si è espressa Annamaria Staiano, presidente delle Società Italiana di pediatria e docente alla Federico II di Napoli sui vaccini agli over 12. Pochi dubbi, avanti a testa bassa. Eppure le perplessità non dovrebbero mancare…

Come ha affermato anche il professor Bellavite, “i vaccini anti COVID hanno reazioni avverse almeno 100 volte superiori ai normali vaccini”. Certo, il prof. Bellavite ha pagato cara questa affermazione: specialista in ematologia, Master in Biotecnologie dalla Cranfield University, diploma di perfezionamento in Statistica Sanitaria ed Epidemiologia, già professore di patologia generale all’Università di Verona, autore di ricerche e pubblicazioni anche su riviste di livello internazionale, dopo aver partecipato alla trasmissione di Floris, con a tema i vaccini anti covid, ed aver espresso la sua pacata opinione in merito, è stato ostracizzato dalla sua università, la quale ha preso prima ufficialmente le distanze dalle sue parole, gli ha tolto poi l’uso della mail istituzionale, e gli ha revocato infine l’incarico di “cultore della materia”, di fatto allontanandolo dal dipartimento di medicina che aveva contribuito a fondare…

L’ha pagata Bellavite, come in realtà sta accadendo a molti altri medici e scienziati “non allineati”, ma la posta in gioco è davvero alta. Troppo alta per non considerare che basterebbero queste profonde divisioni all’interno della comunità scientifica e sanitaria per spingere a usare al massimo grado - in particolare per le giovani generazioni che sono davvero pochissimo esposte al rischio di contrarre il virus Covid19- il principio di cautela.

E invece no: avanti tutta coi bombardamenti mediatici, con le affermazioni apodittiche, con le scomuniche nei confronti di chi è perplesso e tentenna. Avanti a testa bassa con le vaccinazioni dei giovani e, ora, anche dei bambini, come ha ribadito il ministro Speranza durante la trasmissione “diMartedì” di ieri sera: “In questo momento è stato approvato solo Pfizer per i bambini dai 12 ai 16 anni. Penso sia un vaccino efficace e sicuro, ed è giusto farlo in vista di settembre. Un vaccino a questa età mette in sicurezza quella persona ma anche gli anziani che entrano in contatto con quella persona”. Efficace e sicuro? E poi scusa, ma gli anziani non sono tutti vaccinati? E allora a cosa sarebbe servito?

A nulla valgono i casi di trombosi o le numerose miocarditi segnalate in Israele e Usa. A nulla valgono gli appelli di oltre un migliaio i sanitari che hanno aderito alla moratoria promossa dalle associazioni della Rete Sostenibilità e Salute in cui si chiede di ripensare alla vaccinazione anti-Covid per i bambini (appello firmato da medici e operatori sanitari impegnati sul campo) che fa seguito a quella dei 93 medici israeliani e a una seconda nel Regno Unito, firmata da 40 ricercatori inglesi, con il medesimo intento. A nulla valgono le stesse ammissioni delle case farmaceutiche produttrici, che non offrono garanzie di copertura dal virus, non escludono danni alla fertilità o conseguenze di altra natura nel medio-lungo periodo. Nemmeno il fatto che sia previsto uno scudo penale per chi produce e per chi somministra il siero desta sospetto?

Piange il cuore vedendo le file di studenti (accusati poi di assembramento, dopo averli spinti con ogni mezzo a vaccinarsi) accalcarsi per accedere agli Hub vaccinali. Monta la rabbia pensando che si stanno preparando a inoculare sostanze sperimentali di dubbia efficacia e possibile dannosità a bambini in tenera età, ben sapendo tra l’altro che non è affatto vero che si risolve così il problema della sicurezza a scuola, dato che l’eventuale copertura è solo temporanea e in autunno si spingerà quindi per una terza dose…

A cosa sta educando questa generazione di adulti, disposta a usare i propri figli come cavie e a rinnegare ogni principio della sana medicina e della ricerca scientifica? Quali conseguenze pagheremo per queste scellerate decisioni? Questa generazione di adulti, che ha reagito in modo isterico e irrazionale di fronte ad una minaccia al proprio benessere materiale perché disabituata a lottare e a soffrire, atterrita dalla prospettiva della morte perché ormai incapace di guardare l’esistenza alla luce dell’eternità, sta probabilmente gettando le basi di dolorosi scenari per le generazioni future.