UK, risarcimento per legge ingiusta
Nel Regno Unito le persone LGBT che hanno dovuto lasciare le forze armate saranno risarcite. Il paradosso di uno Stato che si pente.

Nel 2000 nel Regno Unito è venuto meno il divieto di prestar servizio nelle forze armate per le persone LGBT. Molti di costoro che si erano arruolati e poi, una volta scoperti, avevano dovuto lasciare l’incarico ora hanno avanzato una richiesta di risarcimento danni che il governo di Sua Maestà sta provvedendo a soddisfare tramite il Programma di riconoscimento finanziario iniziato nel dicembre del 2024. Le richieste vanno dal 1967 al 2000 e da questo mese sono iniziate le liquidazioni del danno.
La nuova normativa tesa a risarcire gli ex militari LGBT è paradossale sul piano giuridico. Infatti si tratta di un vero pentimento statale: il Regno Unito si è accorto che la sua legislazione era ingiusta e allora procede al risarcimento. Ma nei sistemi positivisti questo modo di ragionare non ha diritto di cittadinanza. Infatti, in questa prospettiva, le leggi non sono né giuste né ingiuste, sono semplicemente leggi. E dunque, essendo priva di valore giuridico la verifica che queste leggi siano ingiuste, non ha fondamento giuridico il risarcimento del danno. Questo è praticabile proprio se c'è una legge che indica che una certo danno debba essere risarcito. Dunque affinchè gli LGBT possano ottenere un risarcimento, doveva esserci una legge, al tempo della legge che vietava agli LGBT di essere militari, la quale qualificava quest’ultima legge come un danno, meritorio di risarcimento. Scenario ovviamente impossibile, perché se c’è una legge, questa, per sua natura, non può essere dannosa. Ma in nome dell’ideologia certe contraddizioni sono superabilissime.