Se "la Scienza" è a libro paga di Pfizer & Co
Un’inchiesta della Verità svela che durante il Covid la Pfizer ha moltiplicato i soldi elargiti a medici, società scientifiche, università, case editrici, eccetera, superando i 10 milioni annui. Ma questa è solo la punta dell’iceberg. Il fenomeno è comune a Big Pharma ed è deontologicamente problematico. Ma i giornali di regime non ne parlano più.
Paxlovid, il flop del superfarmaco anti-Covid
Annunciato come un'arma miracolosa per combattere il Covid se il vaccino avesse fatto cilecca, l'antivirale è stato acquistato in 600 mila dosi solo in Italia con costi ingenti. Ma solo il 20% l'ha usato anche perché nel frattempo si è imparato a curare con gli antinfiammatori. E Pfizer ora corre ai ripari "correggendo" il bugiardino su scadenza e conservazione.
Eurotangenti, un'occasione per rivedere la serietà dell'Ue
Lo scandalo delle tangenti dal Qatar, a politici, sindacalisti e Ong, può non essere l'unico. L'Ue ad esempio non ha indagato seriamente sul possibile conflitto di interessi per l'acquisto del vaccino Pfizer. Serve un lavoro di revisione nelle istituzioni europee, ma senza l'impulso totalitario di chi propone commissioni di controllo non elette.
Giudice ordina: «Pubblicate i dati sugli effetti avversi»
Dai dati che l'associazione non governativa ICAN è riuscita ad ottenere dal CDC statunitense su ordine del giudice del Texas e sui 10 milioni che hanno usato l'app V-Safe, emergono informazioni sconcertanti: ben 4,2 milioni i sintomi severi segnalati.
“Atto d'amore”? Così la Chiesa è caduta nella trappola del dio vaccino
«La chiesa ha consentito che altri dèi venissero sostituiti a quello vero. Questi vaccini sono soprattutto un fenomeno religioso. Le processioni di un tempo sono divenute oggi fanatismi in adorazione del preparato che il dio Scienza di volta in volta offre». Intervista al professor Di Blasi, autore del libro "Vaccino come atto di amore?".
La Santa Sede riveda la “dottrina” vaccinista dopo la verità su Pfizer
La Nota e l’endorsement della gerarchia hanno messo a tacere qualsiasi domanda, sia di carattere etico sia sulla sicurezza, presupponendo che la pandemia fosse controllabile solo con i vaccini. Che però non prevengono il contagio, parola di Pfizer.
«Vaccini, chi sapeva dell'inefficacia e ha taciuto dovrà pagare»
«Il Governo col ministro della Salute Roberto Speranza, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Aifa e il Parlamento sapevano che i vaccini erano inefficaci nell'interrompere il contagio». Intervista all'avvocato Holzeisen dopo l'ammissione di Pfizer sui vaccini non sterilizzanti: «Ora si aprono prospettive a 360 gradi su risarcimenti a danneggiati e lavoratori discriminati che hanno perso il lavoro. È stato un crimine contro l'umanità».
- CI RISIAMO CON LA VACCINAZIONE PER I BAMBINI, di Paolo Gulisano
- VIDEO: VACCINARSI NON È UN ATTO D'AMORE, di Riccardo Cascioli
L'ammissione di Pfizer rende carta straccia il green pass
L'ammissione della Pfizer ai parlamentari europei, che il vaccino non è stato testato per prevenire la trasmissione, elimina l'intera base legale del passaporto Covid. Una bugia che ha discriminato milioni di persone, ne ha illuse centinaia di milioni e che era fondata sugli interessi sleali del profitto.
- BELLAVITE: «I SENATORI SAPEVANO», di Andrea Zambrano
- VIDEO - TRATTATI COME CAVIE, E LA STAMPA DI REGIME TACE, di Riccardo Cascioli
«I senatori sapevano che il vaccino non fermava il virus»
L'ammissione di Pfizer sui vaccini testati in fretta non coglie di sorpresa il professor Paolo Bellavite, che esattamente un anno fa avvertì i senatori: «Mostrai in audizione che il vaccino non interrompeva la trasmissione, ciononostante approvarono gli obblighi. Nessuno ora può fare finta di non sapere».
Vaccino e Dna, studio conferma: non erano bufale
Gli scienziati dell'Università di Lund hanno studiato l'effetto del vaccino Pfizer su una linea cellulare di fegato umano in vitro. Le cellule sono state esposte al vaccino e sono stati poi rilevati livelli elevati nelle cellule epatiche, nonché cambiamenti nell'espressione genica di un elemento nucleare. Si tratta di una trascrittasi inversa. In sostanza: il vaccino a mRNA è in grado di entrare nella linea cellulare del fegato umano in vitro. Nel rapporto della casa produttrice sulla tossicità del proprio vaccino, invece, non erano stati forniti studi di genotossicità.
Perché l'India ha rifiutato i vaccini ad mRNA
L'India, secondo Paese più popoloso al mondo, è stata al centro delle critiche per aver rifiutato i vaccini di Pfizer e Moderna (e preferendo AstraZeneca e vaccini prodotti in loco). Ma secondo quanto spiega il ministro della Sanità, Mansukh Mandaviya, si è trattato di una scelta di prudenza. L'India chiese uno studio locale e Pfizer rifiutò
«I dati, ora». Il BMJ mette a nudo l’opacità sui vaccini
Un editoriale del British Medical Journal denuncia il grave ritardo delle aziende farmaceutiche nel fornire i dati grezzi, necessari per un controllo indipendente, su vaccini e nuovi farmaci anti-Covid. Clamoroso il caso di Pfizer, il cui studio chiave è finanziato e gestito in casa: i dati non saranno divulgati prima del 2025. Il BMJ ricorda lo scandalo Tamiflu e punta il dito sulle agenzie di controllo dei farmaci, che dovrebbero pensare a tutelare non Big Pharma bensì la popolazione.