Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Galdino a cura di Ermes Dovico

Eutanasia


L'omicidio di Alfie, una domanda sulla nostra vita
A UN ANNO DALLA MORTE

L'omicidio di Alfie, una domanda sulla nostra vita

«Con un bimbo in fasce tra le mie braccia, riconosco che ogni bambino è come Alfie, totalmente dipendente dalla sua mamma». «La sua fragilità, come quella di Alfie, mi grida in continuazione che la vita è un soffio e che pure io, come lui, ho bisogno di tutto. Di cibo, di acqua, di amore, di salvezza. Ma soprattutto di un Dio che ha sconfitto la sua e la mia morte». «L'omicidio di Alfie non è una sconfitta perché molti si sono risvegliati e hanno compreso l’importanza della lotta per rendere testimonianza alla Verità».


Dal Belgio al Canada, come si precipita verso il baratro
EUTANASIA

Dal Belgio al Canada, come si precipita verso il baratro

In Belgio molti neonatologi chiedono di poter praticare attivamente l’eutanasia (con l’iniezione letale) sui neonati. In Olanda la si può chiedere anche per i normali acciacchi dovuti all’età e in Australia si pensa già a limitare l’obiezione di coscienza. E poi c’è il Regno Unito dei piccoli Alfie, Charlie e Isaiah, a ricordare che la mentalità eutanasica si sta diffondendo rapidamente, con tutto il suo carico di morte e disperazione.


Vincent Lambert, la Francia ha deciso per la sua morte
EUTANASIA

Vincent Lambert, la Francia ha deciso per la sua morte

Confermata il 24 aprile dal Consiglio di Stato francese la sentenza del Tribunale amministrativo che aveva disposto lo stop dell’alimentazione e idratazione a Vincent Lambert, il paziente quarantaduenne in stato pauci-relazionale. I genitori hanno intanto fatto sapere attraverso gli avvocati di aver depositato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo e un altro al Comitato dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità. Ma tra i fautori dell’eutanasia c’è già chi mette le mani avanti, mostrando di essere, in ogni caso, pro morte.

- L'EUTANASIA DAL BELGIO AL CANADA, UN PRECIPIZIO SENZA FINE, di Ermes Dovico


Il cardinale Ruini torna e striglia i cattolici "adulti"
EUTANASIA

Il cardinale Ruini torna e striglia i cattolici "adulti"

La presentazione del libro di Eugenia Roccella sul caso di Eluana Englaro è l'occasione per il ritorno in pubblico dell'ex presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Camillo Ruini, che critica i cattolici che hanno difeso la legge sul testamento biologico con la quale è stata introdotta l'eutanasia in Italia. Pone come obiettivo di lungo periodo la modifica della legge revocando la facoltà di sospendere l’alimentazione e l’idratazione, ma da subito si deve lottare per avere almeno riconosciuta l'obiezione di coscienza. Ma per Ruini la crescente irrilevanza dei cattolici nella società si deve al venir meno del rapporto tra fede e cultura, con tanti cattolici che assumono e rivendicano posizioni oggettivamente incompatibili con la dottrina cattolica.


Il documento che asseconda la ratio eutanasica delle Dat
ROMA

Il documento che asseconda la ratio eutanasica delle Dat

S'intitola Conoscere la legge n. 219/2017 ed è un documento che interpreta la legge sulle Dat, redatto da diversi ordini professionali del Lazio, insieme all'Aisla, l'Associazione Luca Coscioni e un ospedale dei Fatebenefratelli. Il testo si muove nel solco della ratio eutanasica della 219, senza cioè criticare la legge, a parte qualche eccezione marginale.


Eutanasia in Belgio, il boom infernale: +147% in 8 anni
CULTURA DELLA MORTE

Eutanasia in Belgio, il boom infernale: +147% in 8 anni

Dal Belgio arriva un nuovo agghiacciante report sull'eutanasia che ha registrato un'impennata spaventosa, del 147%, dal 2010 al 2018. In più, anche in Olanda la situazione della cosiddetta "dolce morte" appare fuori controllo e colpisce i più deboli, come persone affette da demenza e pazienti con problemi psichiatrici, spesso senza che nemmeno venga richiesta.


La giustizia francese vuole far morire Vincent di fame e sete
EUTANASIA

La giustizia francese vuole far morire Vincent di fame e sete

Secondo il Tribunale amministrativo di Châlons-en-Champagne il mantenimento delle cure per il tetraplegico Vincent Lambert risulterebbe «un’ostinazione irragionevole». Esattamente il contrario di quanto aveva stabilito la perizia medica dello scorso 2 luglio. In realtà il caso di Vincent viene usato come una testa d’ariete per allargare le maglie della legge francese sull’eutanasia. Come ha spiegato la petizione di 55 medici, il paziente non è in coma, non è in fin di vita né a rischio, ha solo bisogno di essere alimentato e idratato. Ai genitori resta la strada del ricorso al Consiglio di Stato.


Un libro ci spiega perché non possiamo chiamarla "fine vita"
IL COMMENTO

Un libro ci spiega perché non possiamo chiamarla "fine vita"

La presentazione questa sera a Milano del Libro della Bussola “Il chicco di grano”, scritto dalla nostra Costanza Signorelli, avviene nei giorni in cui ricordiamo i dieci anni dall’uccisione di Eluana Englaro. Una coincidenza provvidenziale che ci costringe a rivoluzionare il nostro modo di pensare la sofferenza e la morte.


EUTANASIA

Caso Lambert, il dilemma della Francia (e anche nostro)

La perizia ordinata dal Tribunale riguardo alle condizioni di Vincent Lambert, rimasto tetraplegico dieci anni fa a causa di un incidente stradale, sancisce che la sua vita non è più accettabile a se stesso, ma afferma anche che alimentazione e idratazione non sono accanimento terapeutico. E ora il Tribunale dovrà prendere una decisione gravida di conseguenze.


Caso Lambert, il dilemma della Francia (e anche nostro)
EUTANASIA

Caso Lambert, il dilemma della Francia (e anche nostro)

La perizia ordinata dal Tribunale riguardo alle condizioni di Vincent Lambert, rimasto tetraplegico dieci anni fa a causa di un incidente stradale, sancisce che la sua vita non è più accettabile a se stesso, ma afferma anche che alimentazione e idratazione non sono accanimento terapeutico. E ora il Tribunale dovrà prendere una decisione gravida di conseguenze.


Fine vita, la "sfida" alla Consulta stimolo per i pro life
DOPO LA SENTENZA FABO

Fine vita, la "sfida" alla Consulta stimolo per i pro life

La sentenza della Consulta sul caso Cappato può dare l’impressione di chiudere definitivamente i pro-life in un vicolo cieco. Ma apre anche un nuovo e più chiaro orizzonte di impegno contro l’eutanasia. Si sfidi in Parlamento la Corte nel rivedere la legge sulle DAT restringendo, e non allargando le possibilità eutanasiche. Bisogna mettere le basi per un grande movimento nazionale di modifica costituzionale per blindare il diritto secondo giustizia e arrestare il piano inclinato. Appunti per i politici pro life. 
-RILANCIARE LA DOTTRINA SOCIALE. IL CORSO DELLA BUSSOLA


I falsi diritti dei bambini che includono l'eutanasia
CANADA

I falsi diritti dei bambini che includono l'eutanasia

Il governo canadese, dove sono ormai passati i diritti alla religione e alla sessualità dei bambini con l’allontanamento dai genitori ostili, dopo aver legalizzato l’eutanasia sta già spingendo per estenderla ai minori. Siamo sicuri che si tratti di scelte libere? Non è che togliendo ogni diritto alla famiglia lo si consegna ad una società che fin dall’asilo sponsorizza insieme all’agenda Lgbt quella eutanasica? Se così fosse non sarebbe plagio?