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San Felice di Como a cura di Ermes Dovico

Cuba, il popolo in piazza contro il comunismo. Solidarietà anche in Italia
IL MOVIMENTO

Cuba, il popolo in piazza contro il comunismo. Solidarietà anche in Italia

L'importanza delle manifestazioni di Cuba non può essere sottovalutata, anche se nel sistema mediatico italiano passano parecchio in sordina. Il popolo cubano, dopo 62 anni di dittatura comunista, sta iniziando a ribellarsi, pacificamente e con molto coraggio. Anche nelle città italiane, a partire da Roma, le comunità cubane si mobilitano in solidarietà con la protesta. La risposta della politica è molto positiva, sia nel centrodestra, con l'interrogazione di Enrico Aimi (Forza Italia) che nel Partito Democratico, con le dichiarazioni di Andrea Romano a favore della protesta. 

- CUBANI CONTRO IL REGIME, BLM CON LA DITTATURA di Stefano Magni


"Il re è nudo", rivolta contro il comunismo a Cuba
LA PROTESTA

"Il re è nudo", rivolta contro il comunismo a Cuba

Cuba si ribella contro il regime comunista, per la prima volta in modo così massiccio da sessant’anni a questa parte. Non è una rivolta armata, ma una serie di manifestazioni pacifiche organizzate in tutte le città dell’isola caraibica. Il loro impatto è ancor più profondo per un regime a partito unico, al potere da 62 anni.


Socialisti uniti per destabilizzare l'America Latina
SCENARI

Socialisti uniti per destabilizzare l'America Latina

Forum di San Paolo e Gruppo di Puebla: da Cuba e Venezuela arriva la spinta a unire tutti i movimenti socialisti e rivoluzionari dell'America Latina per pilotare le proteste nei paesi guidati da governi di centrodestra, accusati di imperialismo. Cile, Ecuador, Colombia e Perù i Paesi che hanno già denunciato infiltrazioni dall'estero. La soddisfazione di Maduro: «Finora raggiunti tutti gli obiettivi».


Da Castro a Diaz Canel, tutto cambi perché nulla cambi
CUBA

Da Castro a Diaz Canel, tutto cambi perché nulla cambi

A Cuba non c’è più un Castro al comando, per la prima volta dalla rivoluzione del 1959. Fidel è già morto, ma anche il fratello Raul, che lo aveva sostituito da dieci anni al vertice del regime comunista caraibico ha ceduto il potere al suo vicepresidente, Miguel Diaz Canel. Ma gli esuli sono scettici su qualsiasi ipotesi di cambiamento reale.