Alla scoperta di Antonello, il “pittore non umano”
Al Palazzo Reale di Milano, fino al 2 giugno, è aperta una splendida mostra su Antonello da Messina (1430-1479). Grazie a prestiti di diversi musei italiani e stranieri, sono esposte ben 19 delle 35 opere autografe del maestro siciliano: un’occasione imperdibile per conoscere e ammirare un pittore che, attraverso i suoi straordinari volti dipinti, sapeva aprire lo sguardo al mistero.
Dalla bellezza del Paradiso all’orrore del peccato
La chiesa fiorentina di Santa Maria del Carmine custodisce due capolavori dell’arte, uno di Masolino e l’altro di Masaccio. Aulico e cortese sembra essere il mondo da cui emergono le figure slanciate e armoniche dei nostri progenitori nella versione che ci restituisce Masolino. Intensa e drammatica, invece, è la scena dipinta sul lato opposto da Masaccio, che raffigura il dramma del peccato originale.
La Presentazione di Gesù, annuncio della Redenzione
Il senese Ambrogio Lorenzetti fu tra gli artisti che si cimentò nell’impresa di raffigurare la Presentazione di Gesù al Tempio. Nello splendido dipinto, una tempera su tela, Simeone è una figura bellissima. Teneramente stringe tra le braccia il piccolo Gesù, contemplandolo. Ha le labbra socchiuse in una preghiera di ringraziamento.