Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Francesco d’Assisi a cura di Ermes Dovico
STATI UNITI

La corsa alla Casa Bianca, tra confronti di età e “gobbi”

Ascolta la versione audio dell'articolo

Se si guarda all’età dei candidati alle presidenziali, ci sono delle somiglianze tra il 1984, quando Reagan si candidò per la rielezione, e oggi. I democratici non possono usare l’argomento della differenza d’età con Trump: farebbero un autogol. Più che l’età contano esperienza e vitalità. E la Harris con il teleprompter…

Esteri 22_08_2024 English
Foto Ap via LaPresse

Dato che il democratico Joe Biden, 81 anni, si è ritirato dalla corsa alle presidenziali statunitensi, l'attenzione sulla questione dell'età si è rivolta in modo più deciso al repubblicano Donald Trump, 78 anni. A quell'età è un po' più vecchio di un precedente candidato alla rielezione presidenziale con un problema di età avanzata: Ronald Reagan.

Nel 1984, quando Reagan si candidò per la rielezione – e vinse il suo secondo mandato – aveva 73 anni e il suo avversario del Partito Democratico, Walter Mondale, 56. Allora si parlò molto della differenza di età tra i due candidati. Poi, in un dibattito televisivo, Reagan mise a tacere la questione affermando, senza peli sulla lingua, che non avrebbe rinfacciato all'avversario la sua giovane età, scatenando sorrisi e risate da parte di Mondale e del pubblico.

Confrontando le esperienze del 1984 e del 2024, la differenza di età tra Reagan e Trump il giorno delle elezioni è di soli cinque anni.

Un confronto tra l'età del candidato più anziano e quella del suo avversario, allora come oggi, rivela che nell'elezione Reagan-Mondale la differenza di età tra i due era di 17 anni. Nel 2024, Donald Trump, 78 anni, affronterà Kamala Harris, 60 anni (li compirà il 20 ottobre), con una differenza di età di 18 anni – una differenza di un solo anno rispetto alle elezioni di 40 anni fa.

Per una coincidenza, dal punto di vista dell'anno di nascita, Trump e Harris rappresentano l'inizio e la fine dei baby-boomers: Trump è nato nel 1946 e Harris nel 1964, il primo e l'ultimo anno di quella famosa generazione.

Di certo, nelle elezioni ciò che conta davvero non è l'età del candidato in sé, ma l'esperienza, la vitalità, la consapevolezza e l'impegno dell'individuo. Joe Biden, ormai senescente, è stato esortato a farsi da parte da diversi politici del Partito Democratico di lunga data, tra cui l'ex presidente della Camera Nancy Pelosi, che è ancora al Congresso e ha un'età di 84 anni, tre anni in più di Biden.

La senescenza non ha un'età iniziale. Tuttavia, a volte le persone dimostrano già in una fase precoce della loro vita che le loro capacità mentali potrebbero non essere più all'altezza. Un'osservazione di chi scrive è che mentre Biden si è affidato pesantemente al teleprompter (anche detto gobbo o suggeritore elettronico, ndr) per comunicare con il mondo intero – e ha inciampato miseramente parlando senza di esso – la vicepresidente Kamala Harris, da quando è stata candidata alla presidenza, ha comunicato con l'uso esclusivo di un teleprompter mentre parlava pubblicamente, e solo in occasione di grandi comizi.

I giornalisti hanno definito gli occasionali commenti non scritti di Harris come "insalate di parole", sottolineando quanto sia inarticolata. Finora ha evitato tutte le interviste formali, anche se ha accettato di discutere con il suo avversario Trump. Quest'ultimo ha invece organizzato conferenze stampa per conto suo, accettando ogni invito a parlare, da un'ostile convention di giornalisti neri a una lunga e ampia conversazione con il visionario uomo d'affari Elon Musk, 53 anni.

Le somiglianze tra le campagne del Partito Democratico del 2020 e di oggi sono impressionanti. Quattro anni fa il senescente Biden era "tenuto nel seminterrato" di casa sua e lontano dalla stampa, mentre teneva discorsi occasionali con l'uso di un teleprompter. Prima della convention del Partito Democratico (19-22 agosto), Harris ha seguito uno schema simile.

Una parola sull'età dei candidati alla vicepresidenza: il repubblicano JD Vance, senatore dell'Ohio, ha 40 anni, mentre il suo avversario democratico Tim Walz, governatore del Minnesota, ne ha 60, e ha solo sei mesi in più di Harris, anche se sembra molto più vecchio della sua compagna di corsa. Il divario inverso di 20 anni tra i due compensa la distanza quasi simile tra i candidati alla presidenza.

Per quanto riguarda l'età, Harris e i suoi sostenitori non possono usare l'argomento del differenziale di età contro Trump, dato che, fino a luglio di quest'anno, era in corsa per la rielezione come vicepresidente in coppia con Joe Biden, che ha 81 anni e quindi è una persona ancora più anziana di Trump.

A proposito di età presidenziale, va aggiunta una nota interessante: l’1 ottobre l'ex presidente Jimmy Carter, ormai malato, compirà 100 anni. È il presidente più longevo della storia americana. Carter ha dichiarato di sperare di vivere abbastanza a lungo da votare per (chi altro?) Kamala Harris.



CASA BIANCA

"I soldi parlano": finanziatori e sondaggisti nelle elezioni Usa

Le caratteristiche più uniche che rare delle elezioni americane rendono fondamentali due figure: il sondaggista e il finanziatore. Si investe su chi vince e si sonda per vedere come procede il candidato.

ABORTO

Kamala Harris è una minaccia al diritto alla vita

26_07_2024 Luca Volontè

Kamala Harris negli ultimi anni si è concentrata nella sua battaglia abortista. Le chiese evangeliche e le associazioni pro-life sono sempre più allarmate. Non i gesuiti di America, che la sostengono.
- L'improponibile parallelo Biden-Benedetto XVI, di Miguel Cuartero

STAMPA ED ELEZIONI USA

Kamala Harris si candida contro Trump. I media, di colpo, la rivalutano

24_07_2024 Stefano Magni

Kamala Harris si assicura la nomination Democratica dopo il ritiro di Biden. Dopo averla descritta, per anni, come tallone d'Achille di Biden, ora i media iniziano a descriverla come una candidata vincente.

STATI UNITI

Via Biden, fari puntati sull’«azzardo» Harris

L’attuale Vice-presidente, a cui Biden ha dato l’appoggio per la nomination, rappresenta la continuità. Ma in questi anni si è fatta notare solo per l’appoggio alla causa abortista, mentre ha fallito l’unico compito affidatole: il capitolo immigrazione illegale.