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America Latina

Inaugurata una nuova chiesa in Venezuela

Si trova nel quartiere Ciudad Chavez, un complesso costruito nel 2013 i cui abitanti per dieci anni sono rimasti senza una chiesa

 

La Chiesa è perseguitata in Venezuela. I vescovi venezuelani che difendono i diritti umani e ne denunciano le violazioni subiscono violenze e abusi da parte del regime del presidente Nicolas Maduro: rapine, atti di vandalismo, irruzioni della polizia che interrompe le omelie e altre vessazioni. Tuttavia Ciudad Chavez, un quartiere della città di Vargas che fa parte della diocesi di La Guaira,  quest’anno vive il Natale in festa perché, a dieci anni dalla sua fondazione avvenuta nel 2013, finalmente dispone di una chiesa per i suoi 20.000 abitanti. Finora ogni domenica nel quartiere è stata celebrata la messa per strada, con qualunque tempo. I fedeli si portavano da casa degli sgabelli. “La nuova chiesa è il frutto di un impegno collettivo – spiega monsignor Biord Castillo, vescovo di La Guaira – di decine di storie personali, e appartiene a tutti”. La nuova chiesa è stata dedicata a san Oscaro Romero, il vescovo cattolico salvadoregno ucciso nel 1980 mentre stava celebrando la messa. La diocesi inoltre ha voluto dedicare un santuario al beato José Gregorio Hernandez, il medico e professore universitario venerato dai venezuelani per la sua opera al servizio dei poveri.  Per la consacrazione della chiesa i festeggiamenti sono durati una settimana coinvolgendo tutta la diocesi. Sono state celebrate 12 messe e ogni parrocchia della diocesi era presente con un sacerdote. Il giorno della consacrazione le reliquie del beato Hernandez sono state esposte sull’altare dopo essere state portate in processione. Per la prima volta la novena “Las misas de Aguinaldo”, ha potuto essere celebrata al coperto, nella chiesa. La novena, che rappresenta i nove mesi di gestazione di Maria, è una tradizione molto radicata in Venezuela. Dal 16 al 24 dicembre, ogni giorno a partire dalle 5.00 famiglie e comunità si riuniscono per intonare canti natalizi, pregare e condividere i cibi della tradizione.