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RIFLESSIONE

Il Covid ha messo a nudo la nostra mancanza di fede

Il fenomeno più impressionante del tempo del Covid è la limitazione a livello mondiale per Messe e accesso alle chiese. Ancora di più, il fatto di avere accettato senza neanche combattere di rinunciare a ciò che abbiamo di più caro, l’Eucarestia. Riconosciamo dunque la nostra miseria e abbracciamo la conversione. Solo così questo tempo non sarà stato invano.

Editoriali 21_07_2020 English Español
Chiesa a Kuala Lumpur

Il periodo del Covid-19 sarà ricordato come uno dei più difficili per le libertà individuali e in particolare per la libertà religiosa. In una modalità senza precedenti, i fedeli di tutto il mondo hanno dovuto affrontare l'impossibilità di avere accesso ai luoghi di culto; tutto ciò è accaduto senza neanche il tentativo di trovare un compromesso tra le precauzioni necessarie per limitare la diffusione della nuova influenza e la difesa del diritto fondamentale alla pratica della religione. Ovunque nel mondo le chiese e altri luoghi di culto sono stati tra gli ultimi luoghi a riaprire le porte al pubblico.

Ancora oggi in Malaysia, mentre la vita è tornata quasi completamente alla normalità, il culto ancora sta affrontando dei limiti; tra questi, il divieto per gli stranieri di accedere ai luoghi di culto, come se gli stranieri fossero automaticamente portatori di virus. Per le chiese cattoliche, il numero di persone ammesse è ancora soggetto a limitazioni e il numero di messe drasticamente ridotto.

Mentre non sorprende che i governi di tutto il mondo abbiano sfruttato ogni tipo di occasione per frenare le libertà individuali, è piuttosto sorprendente come nessuna autorità religiosa si sia opposta all'imposizione di misure molto restrittive; se si è trovato un modo per accedere regolarmente ai supermercati (bisogni fisici), perché non si sarebbe potuto fare lo stesso per i luoghi di culto (bisogni spirituali)?

Il punto comunque che vorrei sottolineare qui, è di natura più generale e riguarda la corresponsabilità di tutta la comunità cattolica nell'accettare le circostanze come se fossero inevitabili o non valesse la pena di lottare per cambiarle. Per quanto riguarda l'accesso degli stranieri ai luoghi di culto in Malaysia, ad esempio, è spesso ripetuto il mantra che dipende dalle Procedure Operative Standard governative (SOP, nell’acronimo inglese).

Si fa qui confusione tra l'accettazione della croce "ad imitatio Christi" e l'obbligo di seguire gli ordini statali. Dobbiamo ricordare che grandi santi come Maximilian Kolbe ed Edith Stein sono morti nei campi di concentramento nazisti in cui i loro persecutori stavano "solo" seguendo gli ordini del governo ...

Il punto qui è legato al mantra delle SOP. Chiediamoci, come reagiremmo se ci venisse detto che non potremmo vedere i nostri figli per un periodo di tempo indefinito a causa di qualche motivo deciso dal governo? Non reagiremmo? Non ci sentiremmo ingiustamente privati ​​del nostro diritto di vivere con la nostra famiglia? Non saremmo devastati dal dolore?

Bene. La risposta naturale che tutti noi abbiamo nei nostri cuori rivela quanto abbiamo bisogno di misericordia; la nostra fede è così povera che non riusciamo a riconoscere che l'Eucaristia è veramente ciò che abbiamo di più caro. Non è forse l'Eucaristia il vero fondamento della nostra fede? Non è forse il sacrificio del Dio vivente - che riaccade in ogni Eucaristia - l'unica fonte di significato per i nostri affetti e le nostre azioni? Non è forse la possibilità di nutrirci misticamente con il Corpo di Cristo l'unica e vera fonte di vita per noi?

Ci siamo arresi senza combattere per ciò che abbiamo di più caro. Abbiamo permesso che la più grande interruzione della catena di rifornimento della nostra vita spirituale ed essenziale avvenisse senza alzare la voce.

Se qualcosa di buono ha mai fatto questo lockdown, è stato, speriamo, renderci consapevoli di quanto siamo miserabili e decrepiti, così che possiamo renderci conto di quanto piccola e incerta sia la nostra fede, così debole che abbiamo permesso al mondo di violentarci senza nemmeno renderci conto che ci stavano violentando.
Riconoscere la nostra miserabile condizione, tuttavia, è la grande grazia necessaria per abbracciare la conversione e diventare più innamorati del Dio vivente e affamati del Suo corpo mistico.
Possa una nuova coscienza aumentare la nostra fede.

* Director, Petersime Southeast Asia Sdn Bhd, Petaling Jaya, Malaysia.