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Vietnam

I terreni parrocchiali di An Hoa espropriati per costruire un centro culturale

Le autorità del distretto di Quynh vogliono requisire il terreno della parrocchia di Phu Yen e minacciano i fedeli che si oppongono all’esproprio

Continua in Vietnam l’esproprio dei terreni parrocchiali e di altri istituti religiosi da parte di autorità locali con il pretesto che servono per iniziative di pubblica utilità. Il Comitato del popolo del comune di An Hoa e il distretto di Quynh vogliono requisire il terreno della parrocchia di Phu Yen per costruirvi un centro clturale per un altro villaggio. La maggioranza della popolazione di An Hòa è cattolica e la parrocchia al momento ospita una comunità di circa mille fedeli che si oppongono all’esproprio sostenendo che in realtà le autorità locali intendono punire così la parrocchia che negli ultimi due anni ha organizzato delle proteste in sostegno delle comunità dei pescatori in attesa di essere risarciti dalla Formosa Plastic Group, responsabile di un gravissimo disastro ambientale verificatosi nel 2016 che ha causato la morte di tonnellate di pesce e ha inquinato le acque marine. Circa cinque milioni di persone sono state danneggiate dalla scomparsa del pesce, loro fonte primaria di reddito. Altre si sono intossicate mangiando cibo inquinato. Padre Dang per questo ha subito una campagna di false accuse ele intimidazioni del militanti di Bandiere rosse, un gruppo pro-regime che lo accusa di essere un “nemico reazionario”.  Il Consiglio pastorale e l’Associazione delle donne della parrocchia di Phu Yen hanno organizzato tra l’altro una manifestazione pacifica: inginocchiati nel luogo in cui le autorità vogliono costruire il centro culturale, i fedeli si sono limitati a pregare e a cantare inni sacri. Tuttavia sono stati minacciati da funzionari e veterani del partito comunista mandati sul posto dalle autorità del distretto.