Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santi Nabore e Felice a cura di Ermes Dovico

Famiglia


«Io, madre comprata per 8mila dollari»
INTERVISTA

«Io, madre comprata per 8mila dollari»

Famiglia 03_02_2016

«Ero disperata e pensai di risolvere i miei problemi economici in questa maniera. Affittai il mio utero in cambio di 8mila dollari. In realtà persi la mia bambina, e ora sono perseguitata dalla mia scelta mentre combatto per rivedere mia figlia e contro questa pratica terribile». Così americana Elisa Anna Gomez, ha raccontato in Senato la sua esperienza.

BIMBI PARTORITI A CONTRATTO: IL MERCATO DELLE MAMME IN INDIA di Anna Bono

LA CIRINNA' VA AVANTI E LE ADOZIONI RESTANO NELLA LEGGE di Ruben Razzante


Bimbi partoriti a contratto: il mercato delle madri indiane
UTERO IN AFFITTO

Bimbi partoriti a contratto: il mercato delle madri indiane

Curare un famigliare, avere una casa, assicurare un futuro ai propri figli: questi i motivi che le donne in IndiA ad affittare il loro corpo sono spesso delle buone motivazioni. I costi in India sono inferiori e ciò spiega come mai l’India in breve tempo sia diventata una meta mondiale del “turismo procreativo”.


Il Pd respinge l'offerta di Alfano: le adozioni restano
UNIONI CIVLI

Il Pd respinge l'offerta di Alfano: le adozioni restano

Dopo aver incassato i nuovi incarichi di governo, il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano e soci oggi fa finta di opporsi al ddl Cirinnà, che per loro è meno importante dei posti di potere. In realtà danno già per scontata l’approvazione di quel testo e, per populismo e demagogia, annunciano una battaglia referendaria tesa ad abrogarlo.


Da motore dello sviluppo a soggetto debole
FAMIGLIA

Da motore dello sviluppo a soggetto debole

Famiglia 02_02_2016

Ideologia, crisi economica e insipienza della politica stanno mettendo alle corde la famiglia. Ma dalla crisi si esce solo riconoscendo il ruolo economico e sociale della famiglia, mettendola al centro delle relative politiche economiche e sociali, e in particolar modo culturali.


Così gli spot "rieducano" il popolo al gay-pensiero
ECONOMIA

Così gli spot "rieducano" il popolo al gay-pensiero

Coop, Ikea e Danone hanno approfittato del giorno del Family Day per lanciare campagne pubblicitarie a favore delle unioni gay, ma è solo l'ultima puntata di un allineamento del commercio in chiave gay-friendly. Con buona pace della libertà di educazione.


Politiche punitive e pubblicità gay-friendly
TUTTO COSPIRA

Politiche punitive e pubblicità gay-friendly

Le campagne pubblicitarie pro-gay nel giorno del Family Day sono state soltanto l'ultimo tassello di un odio alla famiglia naturale che viene da lontano e che la sta uccidendo non soltanto con le proposte legislative, ma anche con le politiche economiche degli ultimi decenni. Un attacco che aggrava la crisi economica, da cui non si uscirà se non invertendo la direzione.


Genitori, bambini e due milioni di amici per un ideale comune.
30 GENNAIO

Genitori, bambini e due milioni di amici per un ideale comune.

A riempire di due milioni di persone la spianata romana del Circo Massimo c'erano mamme, papà, bambini, nonni, giovani provenienti da tutta Italia. Sono gli stessi, raddoppiati di numero, che il 20 giugno 2015 avevano invaso piazza San Giovanni lasciando esterrefatta sia la stampa sia i vertici della Chiesa.

SCOOP DI SKY: AL CIRCO MASSIMO NON C'ERA NESSUNO di Andrea Zambrano

- CIRCO MINIMO, di Berlicche


Scoop a Sky: al Circo Massimo non c’è nessuno
FAMILY DAY

Scoop a Sky: al Circo Massimo non c’è nessuno

Che importa se al Circo Massimo erano in 300mila o in due milioni? Tanto ai telespettatori di Sky che hanno seguito l’evento in Tv sono sembrati anche meno. Quanti? Appena appena il numero dei relatori che si sono alternati a parlare.

 


Ecco perché 
la Cirinnà non
è emendabile
UNIONI CIVILI

Ecco perché la Cirinnà non è emendabile

Famiglia 01_02_2016

In vista della discussione del ddl Cirinnà nell’aula del Senato si è discusso molto intorno al Capo I che istituisce le unioni civili omosessuali. In effetti questa è la parte più clamorosamente impresentabile di tutta la legge: palesemente incostituzionale, con il suo rimando agli articoli del codice civile che regolano il matrimonio; eticamente urtante, con la legalizzazione della stepchild adoption.


È  stato un voto di sfiducia a Renzi
IL DOPO-FAMILY DAY

È stato un voto di sfiducia a Renzi

Famiglia 01_02_2016

E così Renzi è servito. "#Renziciricorderemo" è lo slogan che sintetizza l'evento di sabato mettendo nel mirino del popolo delle famiglie la sicumera del leader fiorentino. Tira oggi, tira domani, la gente comune si è resa conto che la leadership del paese è tutto tranne che moderata.


Ma a Renzi chi glielo fa fare?
COMMENTO

Ma a Renzi chi glielo fa fare?

Come mai il Renzi cattolico, boy scout e ossequioso delle gerarchie che avevamo conosciuto, ora decide di andare fino in fondo su questa triste faccenda? Ecco alcune possibili risposte...


30 gennaio, da Roma un solo messaggio:
NO AL DDL CIRINNA'
FAMIGLIA

30 gennaio, da Roma un solo messaggio: NO AL DDL CIRINNA'

Famiglie di tutta Italia, con grandi sacrifici personali arrivano a Roma per dire un “no” forte e deciso al ddl Cirinnà sulle unioni civili. Questo è il messaggio inequivocabile che parte dal popolo radunato al Circo Massimo. Scontro? A volerlo è Matteo Renzi, che ha dichiarato guerra alle famiglie e al popolo italiano per imporre una legge per soddisfare i desideri di qualche centinaio di persone.
- E RENZI "PAGA" ALFANO IN POLTRONEdi Ruben Razzante
- MA A RENZI CHI GLIELO FA FARE?, di Simone Pillon