Il Papa rompe gli indugi sui Rohingya
Nel penultimo giorno del viaggio apostolico in Myanmar e Bangladesh, Papa Francesco ha pronunciato il nome della minoranza etnica musulmana dei Rohingya. «Non chiudiamo il cuore, non guardiamo da un'altra parte. La presenza di Dio oggi si chiama anche Rohingya. Ognuno ha la sua risposta».
Tra i musulmani "armato" di Gesù Eucarestia
«Lasceremo il Creatore per andare alle creature? Gesù basta: là dove Egli è, niente manca». Animato da questo amore il beato Charles de Foucauld, di cui ieri la Chiesa ha fatto memoria, ha speso la sua vita in solitudine e povertà per portare beduini e Tuareg a Cristo.
Electric church, l'ipocrisia della techno in chiesa
L'utilizzo sacrilego delle chiese non ha confini. In Austria c'è persino la rassegna Electric church con performance di musica techno nelle principali cattedrali. Una profanazione ipocrita, che alcuni preti hanno il coraggio di chiamare esperienza mistica.
Prete a 52 anni: "Ero senza Dio ma mia madre pregava"
L'infanzia cattolica, l'educazione post conciliare, la scelta per il successo, il divorzio, un figlio, la nullità del matrimonio. E una mamma che per 25 anni pregò ogni giorno facendo pellegrinaggi settimanali. Anthony Cipolle è stato ordinato sacerdote della Chiesa cattolica nella diocesi di Portland alla presenza della madre 91enne.
La comunità internazionale si faccia carico dei rifugiati
Prosegue il viaggio apostolico di Papa Francesco che ieri è atterrato in Bangladesh tornandp sul tema della situazione dei profughi musulmani Rohingya.
Il Papa ai buddisti e ai cristiani: sanare le ferite
Nel suo viaggio nel Myanmar, il papa esorta i buddisti a superare tutte le forme di odio. Cita Buddha e San Francesco come esempi per «continuare a ispirare ogni sforzo per promuovere la pazienza e la comprensione, e per guarire le ferite dei conflitti». E ai cattolici ribadisce: siate ospedale da campo.
«Sono venuto a pregare con i cattolici»
«Sono venuto, soprattutto, a pregare con la piccola ma fervente comunità cattolica della nazione, per confermarla nella fede e incoraggiarla nella fatica di contribuire al bene del Paese». Così papa Francesco nel primo discorso in Myanmar. Incontro di 20 minuti con Aung San Suu Kyi.
Le ragioni del ritorno del latino in chiesa
Bisogna interrogarsi seriamente, circa la disobbedienza verso il Concilio Ecumenico Vaticano II, per aver abolito, di fatto e del tutto, il latino nella liturgia e nei sacramenti, facendo un favore al secolarismo e al particolarismo.
Amare le differenze anche nell'unità della Chiesa
In questo mondo così globalizzato, mi pare che si stia affermando sempre di più una speciale paura e cioè la paura per le differenze. Eppure anche dentro la Chiesa occorre amare le differenze che in essa lo Spirito fa nascere. Mentre taluni scambiano le differenze per infedeltà.
Myanmar, lo slalom per la pace di Papa Francesco
Il Papa arriva nell'ex Birmania tra incognite e veti: fortemente sconsigliato parlare della minoranza Rohingya, ma anche di altre etnie perseguitate dal governo dove siede la Nobel per la pace San Suu Kyi.
La visione dell'Inferno mette in moto la preghiera
Applichiamo a Fatima la formula di uno studioso della Sindone: «Non credo nella Sindone, ma la Sindone mi aiuta a credere». Così Fatima sull’inferno dove la visione ha una corrispondenza perfetta con le Scritture.
Il vescovo si "veste" da angelo e insegna a pregare
Il neo vescovo di Milano Mario Delpini ha una penna intinta nella sagacia bonaria del prete ambrosiano e invia 24 pagine ai bambini della metropoli milanese in vista del Natale: un angelo insegna a pregare. Buono per grandi e piccini.