Decine di cristiani aggrediti in India
Stavano tornando a casa dopo essere stati in chiesa quando centinaia di estremisti indù armati di asce li hanno avvicinati e li hanno attaccati

Un gruppo di cristiani protestanti è stato attaccato il 21 giugno in India da una folla di nazionalisti indù. È successo nello stato dell’Orissa, nel villaggio di Kotamateru che fa parte del distretto di Malkangiri. L’aggressione è avvenuta mentre rientravano da una funzione religiosa. Sette di loro sono stati feriti e sono attualmente ricoverati in ospedale. Si ritiene che gli aggressori facciano parte di Bajrang Dal, l’organizzazione nazionalista che spesso è responsabile di violenze, intimidazioni e abusi contro i cristiani, resa più ardita da quando il governo locale dal 2024 è nelle mani del Bjp, il partito di governo a livello federale. “La tensione si è accumulata nella zona negli ultimi mesi – ha spiegato Pallab Lima, segretario locale dell’organizzazione Rashtriya Christian Morcha – gli attivisti dell’estrema destra indù continuavano a minacciare le persone affinché cambiassero religione e accettassero l’induismo, ma molti di quelli che sono cristiani di nascita hanno resistito. Sabato mattina, mentre tornavano dalle preghiere, centinaia di persone armate con asce, hanno attaccato i cristiani. L’attacco è durato ore”. Solo l’intervento della polizia alla fine ha salvato i cristiani. Monsignor Aplinar Senapati, vescovo di Rayagada, ha commentato per l’agenzia di stampa AsiaNews: “È un fatto da condannare, questi cristiani pentecostali sono persone molto vulnerabili e subiscono emarginazione a causa della loro fede. Succede nelle zone più interne: questo distretto confina con Chhattisgarh e Andhra Pradesh ed è un’area con presenza di miliziani maoisti. Le accuse di conversione sono fabbricate e infondate contro cristiani innocenti che lottano con le difficoltà quotidiane della vita”. “La nostra gente è sotto shock – ha dichiarato Bijoy Pusuru, un leader della comunità cristiana – i feriti che si trovano in ospedale hanno paura di tornare al villaggio”. Eppure la polizia minimizza l’accaduto e sostiene che si è trattato di una questione familiare. L’origine delle violenze è stata una lite tra due fratelli, uno cristiano e l’altro indù, sostiene l’ispettore Rigan Kinda della polizia di Malkangiri. Da parte sua il leader distrettuale del Bajrang Dal, Sibapada Mirdha, ha negato le accuse di violenza o di una campagna per convertire i cristiani.