Blitz a Venezia e la chiesa diventa una moschea
C’è tutto: il tappeto rivolto verso la Mecca, i pannelli con i versetti del Corano e perfino il Mirhab a occultare il crocifisso, che strideva con la nuova ambientazione. Manca solo, sulla facciata, la scritta “Allah u akbar”. Il problema è che l'edificio islamico è stato allestito nella chiesa di Santa Maria della Misericordia Venezia.
Devastazione di Milano, l'Italia scopre che non esiste una politica di sicurezza
Non solo la violenza dei No-Expo: ripresa della violenza negli stadi, la gestione dell'emergenza sbarchi, le incertezze contro il terrorismo islamico: gli ultimi due anni di gestione della sicurezza nazionale sembrano aver riportato indietro di qualche lustro, cancellando risultati positivi nel frattempo conseguiti.
La furia dei black bloc dopo la kermesse milanese
Finita la grande kermesse internazionale per l'inaugurazione di Expo 2015, inizia l'altra "festa": gli anarco-insurrezionalisti, i black block, si sganciano dal corteo dei No Expo e devastano le vie del centro di Milano. I danni sono pesanti: danno fuoco a banche, auto, locali pubblici. La polizia impedisce che dilaghino, ma non la distruzione delle proprietà.
Libero boccia il Papa sulle donne. Ma ci Facci il piacere
Quando certa stampa parla del Papa e della Chiesa, vien voglia di dire che nei giornali anche le pulci hanno la tosse. Tanto sono farlocche le prediche di alcuni maestrini e laiconi dalla penna rossa. É il caso di Libero che ieri affidava all’illustre Filippo Facci il commento alle parole di papa Francesco sulla parità uomo-donna.
La Liberazione diventa festa delle "nozze" gay
Correggio, un altro modo di festeggiare la Liberazione: tutte le scuole di ogni ordine e grado, soprattutto materne, elementari e medie, vengono introdotte a sorpresa nell'evento con lettura del libro Il cammino dei diritti. Solita teoria gender rivolta ai bambini. Le scuole cattoliche si ribellano. Ma che c'entra il gender con la Resistenza?
Immigrati, la follia dell'accoglienza a tutti i costi
Dopo la più grave tragedia avvenuta nel Mediterraneo e nel vuoto politico dell'Unione Europea, s'alza la voce degli ideologi dell'accoglienza, che immaginano di risolvere i problemi garantendo l'ingresso a chiunque. E' necessaria una conferenza internazionale con tutti i Paesi coinvolti.
Gli ideologi dell'accoglienza preparano il disastro
Porte aperte a tutti gli immigrati? Un'Europa che si preoccupa solo di accogliere tutte le persone che arrivano con i barconi in nome del diritto umanitario? È quanto chiedono ecclesiastici e intellettuali. «Sono tesi folli» ci dice il demografo Blangiardo, «ci sono 100 milioni di giovani lavoratori che nei prossimi dieci anni potrebbero partire dall'Africa subsahariana alla volta dell'Europa».
Ci vuole una Conferenza internazionale
Il Consiglio Europeo convocato su richiesta dell'Italia ha di fatto sancito la mancanza di volontà da parte della UE di affrontare seriamente il problema dei migranti nel Mediterraneo. L'unica cosa possibile è chiedere in sede ONU la convocazione di una conferenza che coinvolga paesi di partenza e di arrivo, sul modello di quanto già avvenuto negli anni '70 per i boat-people vietnamiti.
I luoghi comuni sull'accoglienza non bastano più
Centinaia di morti per un barcone rovesciato al largo della Libia. Siamo di fronte alla più grande tragedia nel Canale di Sicilia dal 1945 ad oggi. E non siamo in tempo di guerra. Ma la risposta politica, per ora, è sempre la stessa: accoglienza e richieste di aiuto all'Ue. E' ora di cambiare.
Non ci sono più le tangenti di una volta. Meglio così?
C’erano una volta le tangenti, oggi invece ci sono solo le piccole mazzette, degne per i piccoli corrotti e corruttori di oggi. Non siamo al 1992, ai tempi di Di Pietro e dei grandi tangentari di una volta. Oggi, gli affari si fanno in altro modo (il cosiddetto “sistema”), mica con la mazzetta nelle mutande. Meglio adesso?
Guardate quel filmato e starete anche voi con Stacchio
Graziano Stacchio, eroe per caso. Che non voleva uccidere nessuno, nemmeno i criminali, solo aiutare una poveretta innocente. Lo conferma il filmato della brutale rapina che “assolve” il benzinaio trevisano che ha fatto soltanto il suo dovere. Ma in Italia, gente come lui finisce sotto processo.
La strage di Milano spazza via il mito della sicurezza
Vendetta contro chi l'aveva rovinato, un'esplosione di follia che ha provocato tre morti all'interno del Palazzo di Giustizia di Milano. Con il gesto clamoroso di Claudio Giardiello ancora una volta l'imponderabile ha fatto irruzione nella vita quotidiana mettendo a nudo il limite di una società che pretende di costruire sistemi sicuri.