Tachipirina, il «non ricordo» di Sileri sa di comoda scusa
L'ex vice di Speranza in Commissione Covid svela trame e colpi bassi al Ministero, ma cerca di chiamarsi fuori non sapendo chi licenziò il protocollo “Tachipirina & vigile attesa”. Eppure anche lui difese la linea, affidandosi all'infodemia dilagante contro le cure precoci.
-Il dossier: Covid at home
Covid, la verità sulle cure. Ma ora tocca ai vaccini
Finalmente la Commissione Covid si occupa di Tachipirina e vigile attesa: Locatelli (ex Cts) messo alle strette in audizione da Malan. Rezza scarica la responsabilità dell'obbligo vaccinale sui politici. I tempi sono maturi per affrontare i problemi dati dal vaccino. E c'è chi chiede di anticipare il calendario.
Lisei: Speranza dovrà rispondere in commissione Covid
Il presidente della Commissione bicamerale d'inchiesta sulla gestione pandemica intervistato da Andrea Zambrano: far luce sui fatti senza trincerarsi dietro etichette o narrazioni. E sarà audito anche l'ex ministro della Salute. Dal video-incontro di ieri intitolato Pandemia, 5 anni dopo.
Speranza mente: Tachipirina e vigile attesa raccomandate da lui
Le bugie di Speranza per coprire il fallimento della raccomandazione "Tachipirina e vigile attesa", ammessa anche dall'Ordine. E che non poteva essere un'invenzione dei no vax, dato che si chiedeva un cambio di passo sulle linee guida ben prima del vaccino. Ecco come andarono le cose.
- Medici di base più vicini ai pazienti, una riforma epocale, di Paolo Gulisano
«Ci sono nuove prove: indagate Speranza»
I legali dei danneggiati di Ascoltami presentano una nuova istanza per riaprire le indagini sull'ex ministro Speranza archiviate dal Tribunale dei ministri: «Ci sono nuove prove dopo le ammissioni di Aifa sui vaccini e le ultime sentenze».
Cure domiciliari, bugie e omissioni: l'Ordine fa il pesce in barile
Commissione Covid, omissioni e bugie nell'audizione del presidente FNOMCeO, Anelli: «Tachipirina e vigile attesa solo una raccomandazione, ma il medico era libero di curare». Falso: i dottori che curavano a casa con successo sono stati vessati e sottoposti a procedimenti e processi. Buonguerrieri: «Emerge un quadro grave».
Mascherine e paracetamolo inefficaci: verità in Parlamento
Nell'ultima Commissione Covid il dottor Donzelli ha portato prove dell'inefficacia del paracetamolo e dell'uso indiscriminato delle mascherine. Verità mai dette in Parlamento. Ma rifiutate dai Cinque Stelle, che gli hanno replicato con insinuazioni.
Sfila il dramma delle vittime Covid, processo alla vigile attesa
In Commissione Covid e sotto gli occhi di Conte hanno parlato i comitati delle vittime: famigliari di pazienti curati tardi e male per colpa del protocollo Paracetamolo e Vigile attesa, principale accusato sul banco degli imputati. Il ricordo di De Donno: «Il plasma avrebbe salvato 200mila persone».
«Speranza eseguiva gli ordini». Scaricabarile di Stato sui danneggiati
Nelle motivazioni del Tribunale dei Ministri sull'archiviazione della denuncia contro Speranza e Aifa, non si negano effetti avversi e danneggiati, ma si dice che l'ex ministro non ha colpe perché c'era stato il via libera di Oms, Ema e Fda. Uno scaricabarile di Stato che regala l'impunità a chi ha gestito la campagna vaccinale anti-Covid.
5 Stelle in fuga, Pd difende la vigile attesa contro le cure
La Camera dà il via alla Commissione Covid. Ora tocca al Senato. Il Pd non partecipa e presenta un emendamento, bocciato, per non indagare sulle cure domiciliari difendendo la vigile attesa. I Cinque Stelle lasciano l'aula.
Cure e vigile attesa: ammissioni choc di Palù
In veste di virologo Giorgio Palù ammette gli errori nella gestione del Covid: lo sciagurato protocollo Tachipirina & vigile attesa e la guerra a idrossiclorochina e antinfiammatori per curare. Avremmo salvato molte vite umane. Ma da presidente Aifa non si è opposto alla guerra di Speranza alle cure domiciliari. Così abbiamo avuto morti e medici alla gogna.
Vaccini, lockdown e cure: sfida a due anni di pandemia
Nel testo approvato dalla Camera che istituisce la Commissione Covid si indagherà anche sugli effetti avversi del vaccino, sulle mancate cure domiciliari e sulla legittimità costituzionale dei lockdown. Avrà lo stesso potere delle Procure e potrà acquisire dati e informazioni scomode sull'occultamento delle reazioni avverse, come il caso Aifa leaks sta delineando. Il raggio d'azione fa ben sperare. Ora la volontà di riuscita è tutta politica perché dipenderà da chi si deciderà di ascoltare.
«Danneggiati e cure: la Commissione Covid indagherà a 360°»
«La Commissione Covid avrà gli stessi poteri della magistratura e indagherà anche su cure domiciliari e sulle reazioni avverse al vaccino. Nessun processo, ma dobbiamo capire se i governi di allora fossero in possesso di tutti gli elementi per decidere con trasparenza e conoscenza». Intervista al viceministro Bignami sulla bicamerale dedicata alla gestione della pandemia: «Se il Pd dovesse buttarla in rissa, pronti a varare una monocamerale al Senato».
Speranza prende un brufen per coprire le sue bugie
Dopo la pubblicazione di Lancet sugli antinfiammatori, Speranza cerca di correre ai ripari dicendo che «gli antinfiammatori li abbiamo sempre indicati». Ma non è vero e così mostra i suoi errori: nelle linee guida sono stati sempre indicati male, in ritardo e a vantaggio del paracetamolo, che è stato erroneamente accomunato ad un FANS. Si è trattato di due approcci opposti: vigile attesa contro cura precoce. Hanno scelto il primo, ma il vincente era il secondo.
- VIDEO-EDITORIALE: LE BUGIE DI SPERANZA
Cure a casa ok, fu omissione di soccorso di Stato
Lancet approva gli studi sulle terapie domiciliari precoci a base di antinfiammatori, tra i quali svetta l'indometacina: «Riducono il 90% delle ospedalizzazioni». Corriere e media esultano solo ora, per la Bussola è una notizia "vecchia" di due anni. Anni segnati da cure negate nel nome della vigile attesa di Speranza & Co e nell'imposizione dogmatica del vaccino. Ora chi pagherà per le migliaia di morti curati tardi, per gli ospedali collassati e per i medici sospesi o indagati?
Paracetamolo addio: contro il Covid anche la scienza dice No
Uno studio indiano sul trattamento precoce del Covid compara paracetamolo e indometacina. Il risultato è scontato ed è quello ampiamente testimoniato dai medici curanti: l'antinfiammatorio non sviluppa desaturazione. Il tempo della “Tachipirina e vigile attesa” è definitivamente terminato. I No Drugs devono rassegnarsi: le cure ci sono già e dato che col Covid dovremo convivere ancora per un po' sarà bene cambiare i protocolli di cura.
Vigile attesa per tutti. Tranne che per Draghi
La nemesi del trivaccinato e greenpassato Draghi: si ritrova positivo dopo aver detto che «il green pass ci garantisce di ritrovarci tra persone che non sono contagiose». E per lui sono pronte anche le diagnosi a distanza di Pregliasco (agli altri medici vietate) che gli consiglia di curarsi con antinfiammatori anche senza sintomi. Com'è che per il premier non vale l'indicazione di "Tachipirina e vigile attesa", tanto difesa dal suo governo, che ha però mandato all'ospedale decine di migliaia di italiani?
Arriva la superpillola, ora si può parlare di cure domiciliari
Da ieri in commercio il Paxlovid di Pfizer che si aggiunge al Molnupiravir. Le due “superpillole” saranno usate nel trattamento domiciliare del Covid. Avete letto bene: domiciliare. È finita l’epoca del non c’è cura e dell’inevitabile ospedalizzazione, magari in terapia intensiva. Ora la cura c’è, e si può fare anche a casa. Alle condizioni però delle case farmaceutiche.
- E IL PRETE SE LA PRENDE CON GLI EVASORI VACCINALI di Luisella Scrosati
Noi, pionieri delle cure domiciliari e i nostri studi sorprendenti
«I risultati dei nostri studi, provenienti da realtà differenti, col 5% di ricoveri hanno dato grande forza al gruppo nel perseguire una politica sanitaria derivante da dati raccolti nella pratica clinica e non da teorie elaborate a tavolino e mai modificate». La testimonianza di uno dei primi medici che ha curato a casa e ha prodotto risultati poi utilizzati nella causa col Ministero al Tar.
TAR contro il governo, riabilitate le cure domiciliari
L'annullamento da parte del TAR della circolare ministeriale che imponeva ai medici di base "tachipirina e vigile attesa" è di grande importanza perché si riconosce finalmente ai medici di poter utilizzare tutte le possibilità terapeutiche offerte dalla Farmacologia. Ma c'è anche l'indignazione di tante famiglie che hanno perso i loro cari per quello che è corretto definire abbandono terapeutico.
- STORIA DI UNO STUPRO FARMACOLOGICO, di Silvana De Mari
Il mio covid: le cure domiciliari salvano, non il fai da te
Non vaccinato, ma con piena fiducia negli uomini di scienza tanto da partecipare a una sperimentazione terapeutica. Non solo il trivaccinato Galli può guarire: il covid si vince con le cure domiciliari purché ci sia un medico che si prenda cura di te e il paziente faccia tutte le cure senza sospenderle alla scomparsa dei primi sintomi. La cronaca di una guarigione e il pensiero per chi invece è stato abbandonato e si è buttato sul fai da te, insieme alla Tachipirina e vigile attesa la strada migliore per complicanze e ricovero.
- IL SEGRETO PER GUARIRE: CURARSI PRESTO E BENE di Paolo Gulisano
- DRAGHI IN RETROMARCIA, TORNA UN LOCKDOWN DI FATTO di Ruben Razzante
Curarsi presto e bene, è il segreto della guarigione
Non è vero che se si prende il Covid senza essere vaccinati si finisce in terapia intensiva e si muore. Ma si deve seguire con assoluta fiducia e costanza le terapie sotto controllo medico. Ecco alcuni consigli.
Zero ricoveri nella trincea delle cure domiciliari precoci
L'andamento dei contagi dimostra che il vaccino non basta e le cure sono indispensabili. Dall'esperienza sul campo dei medici per le terapie domiciliari anti-Covid nasce uno studio che smentisce la vulgata Tachipirina & vigile attesa. «Indometacina, Cardioaspirina ed esperidina nei pazienti trattati: zero ricoveri se assunte nei primi 3 giorni». Parla alla Bussola il professor Fazio, uno degli autori che, con il professor Bellavite, ha messo a punto uno schema terapeutico incoraggiante a disposizione della comunità scientifica.
Farmaci anticovid, quando cure e novax sono utili
Le chiamano già miracolisticamente "pillole", ma altro non sono che farmaci in corso di sperimentazione per fermare il covid e curare. Merck e Pfizer sono in vantaggio, ma non sostituiranno il vaccino. Però per testarne l'efficacia è stato abbattuto il tabù delle terapie precoci domiciliari e si sono coinvolti pazienti novax. I risultati? Incoraggianti, anche se il campione è ridotto e la percentuale di ricoveri al 50%.
Cure e medici: si doveva dare libertà, non criminalizzare
Piuttosto che interferire con le attività cliniche, il sistema sanitario avrebbe dovuto lasciare piena libertà ai medici di consigliare sani stili di vita e prescrivere in scienza e coscienza i farmaci. Invece sono stati ostacolati e ora vengono anche indagati come nel caso del medico accusato di omicidio colposo per aver curato. Eppure, intere schiere di malati sono state abbandonate senza assistenza e si sono rivolte a liste di medici resisi disponibili per via telematica, cosa del tutto lecita in caso di emergenza. Gli errori accertati della vigile attesa con paracetamolo. E il progresso sulla cura del paziente covid.
Cure domiciliari per tutti, tranne che per i malati covid
Speranza scopre i vantaggi delle cure a casa e stanzia 4 miliardi per un sistema sanitario pubblico/privato per assistere i malati da casa e ridurre le ospedalizzazioni. Eppure nella lotta al covid il protocollo terapeutico è ancora Tachipirina & vigile attesa mentre il comitato cure domiciliari viene ignorato dal ministro ma riceve migliaia di richieste anche di contagiati vaccinati. Il problema sta solo nella volontà politica di curare.
Se Avvenire appoggia il "no cure ai non vaccinati"
Con un pezzo di cronaca dagli Stati Uniti, pieno di dati falsi e testimonianze farlocche, il giornale dei vescovi italiani dimostra tutta la sua simpatia per i medici che vorrebbero non curare i "non vaccinati". È incredibile che i vescovi italiani si sentano rappresentati da un giornale che predica la barbarie, con un direttore che pensa evidentemente di essere in guerra e dà l’ordine di non fare prigionieri.
Curare il Covid, il popolo libero che i media non vedono
Completamente ignorata dal media system - o attaccata dal solito Mentana - la conferenza sulle terapie domiciliari precoci di domenica in Piazza Duomo. Ma la vera notizia è che c'è un popolo di persone libere che non ha smesso di pensare con la propria testa. E ora si profila anche un referendum popolare.
- IL DOSSIER COVID AT HOME
Vaccini sperimentali o cure? Il giallo del regolamento Ue
I vaccini devono essere utilizzati in via sperimentale solo se non esistono cure alternative. Se esistono valide cure il Comitato deve revocare l'autorizzazione. Un articolo del regolamento Ue del 2006 apre uno squarcio sul tema delle cure da Covid e potrebbe spiegare l'ostinazione del Ministero nel non riformare il protocollo terapeutico domiciliare. Il tutto mentre prosegue il negazionismo sulle vecchie medicine a basso costo e si enfatizzano le speranze su un nuovo farmaco, il Molnupiravir, guarda caso della Pfizer.
Ultimatum dei medici in piazza: «Cambiate i protocolli»
Scenderanno in piazza in camice bianco. Con loro ci saranno i loro pazienti guariti che indosseranno la T-shirt per le cure domiciliari precoci. «Chiederemo a Speranza perché i medici del territorio non sono stati coinvolti nella revisione del protocollo. La vigilante attesa non è provata da nessuno studio. E se non otterremo risposte ricorreremo al Tar contro le nuove linee guida». L'avvocato dei medici per le cure domiciliari precoci, Erich Grimaldi, illustra alla Bussola la conferenza di Piazza del popolo di sabato 8 maggio. Un evento storico, in cui per la prima volta i medici protesteranno «col governo per cambiare i protocolli di cura per la tutela della salute pubblica».
-IL DOSSIER COVID AT HOME
Cure a casa: tanti veti, restano Tachipirina e vigile attesa
Il Ministero della Salute ha aggiornato le linee guida per la terapia domiciliare, ma le novità sono poche e il documento appare insufficiente: è evidente che Speranza vuole il controllo di questa partita, di importanza fondamentale. Molti i veti: su idrossiclorochina, cortisone, antibiotico, eparina, vitamine. Che cosa resta al "povero" medico? Ancora vigile attesa e Tachipirina.
- REMUZZI: «CAPISCO I MEDICI, IL MINISTERO HA LE SUE REGOLE» di Andrea Zambrano
- GREAT BARRINGTON DECLARATION, SEI MESI DI LINCIAGGIO MEDIATICO di S. Magni
Ora è chiaro: il nemico delle cure a casa è Speranza
Nonostante il Senato abbia impegnato il Governo a rivedere i protocolli di cura domiciliare, il Ministero ricorre al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che lascia libertà di cura ai medici di non utilizzare il protocollo della vigile attesa. È ormai chiaro che Speranza avversa le terapie domiciliari. Infatti nel suo libro "fantasma" non c'è alcuna traccia di Covid at home, ma c'è molto dell'utopismo e del paternalismo della Sinistra green.
«Cure date tardi»: così uno tsunami abbatte il plasma
L'insuccesso di TSUNAMI, lo studio dell'Istituto Superiore di Sanità, è il risultato della solita somministrazione tardiva di plasma iperimmune su pazienti Covid già con polmonite e in ospedale. La denuncia arriva dagli stessi trasfusionisti che hanno lavorato su un protocollo nato "zoppo". «In Europa, Usa e Argentina il successo è in fase precoce a domicilio, lo studio italiano ha una colpa perché rischia di danneggiare il futuro delle terapie al plasma». Parlano alla Bussola Perotti (Pavia), Franchini (Mantova) e Focosi (Pisa).
- MASCHERINE E BAMBINI: C'È UN GIUDICE IN GERMANIA di Luisella Scrosati
Cure domiciliari, un primo passo del Parlamento
Il Senato ha approvato con 212 sì (2 no e 2 astenuti) un ordine del giorno con primo firmatario il leghista Romeo che impegna il Governo ad aggiornare i protocolli per le cure domiciliari dei pazienti con Covid-19. Si chiede di superare la logica della “vigile attesa” e tenere conto dell’esperienza sul campo dei medici con l’uso di farmaci già esistenti. Un primo passo, che va oltre la strategia vaccinocentrica.
«Le attese nelle cure si sono rivelate dannose»
Lo studio del Mario Negri è la prima pubblicazione controllata sul trattamento precoce domiciliare del Covid: «Pochi, semplici trattamenti antinfiammatori e solo il 2,2% ricoverato». L'infettivologo Fredy Suter, coordinatore della ricerca guidata dal professor Remuzzi, alla Bussola. «La vigile attesa con Tachipirina non è stata vincente: si è rivelata dannosa». La soluzione era a portata di mano? «Serviva il coraggio di uscire dagli schemi».
- LA LEGA PUNTA SUL COVID AT HOME di Paolo Gulisano
«Basta ricoveri». La Lega punta sulle cure domiciliari
In assenza di risposte da parte del Ministero, la Lega ha messo attorno a un tavolo alcuni specialisti per mettere a sistema le esperienze di cura domiciliare del Covid con lo scopo di indirizzare l'azione del governo. Il persistere dei ricoveri e l’evidente fallimento delle politiche di lockdown, portano l’attenzione sul problema delle cure.
-IL DOSSIER: COVID AT HOME
Non vogliono curare: escluso dal Cts il medico da Nobel
Draghi conferma che esiste solo il vaccino, cure domiciliari inesistenti. Infatti Cavanna, neo testimonial per il Nobel 2021 e simbolo del covid at home, è stato escluso dal Comitato Tecnico Scientifico. La strategia è chiara: il covid non va curato, bisogna usare i ricoveri per spargere paura, vaccinare e rassicurare tenendo un occhio alle vacanze.
“Tratamos el Covid en casa y la mortalidad es casi nula”
“La red de médicos que tratan el coronavirus en casa nació de uno de nosotros que se preguntaba por qué se obtuvieron resultados brillantes en África. La solución estaba en los medicamentos y en las terapias tempranas, así inició nuestra actividad: respondemos a las solicitudes enviadas por correo electrónico y hemos superado los 6.000 casos tratados. La mortalidad es prácticamente nula”. Así narra el Dr. Paolo Martino Allegri el trabajo de IppocrateOrg a la Brújula Cotidiana.
"Curiamo il Covid a casa e la mortalità è quasi a zero"
"La rete di medici che cura il coronavirus a domicilio è nata da uno di noi che si chiese come mai in Africa si ottenessero risultati brillanti. La soluzione era nei farmaci e nelle terapie precoci, così è iniziata la nostra attività: rispondiamo alle richieste inoltrate via mail: abbiamo superato i 6.000 casi trattati. La mortalità è praticamente nulla". Così il dottor Paolo Martino Allegri racconta alla Nuova Bussola l'opera di IppocrateOrg.
Clorochina e cure: medici contro Burioni. Ma tifava per il farmaco
L'avvocato dei medici che conducono la battaglia del Covid at home denuncerà il virologo Roberto Burioni per le sue parole contro il protocollo domiciliare del Piemonte («piemontesi, ribellatevi») e l'uso della clorochina («da buttare nel water»): «Intimidazione inaccettabile, linee guida scientifiche». Oggi è contro il suo uso, ma anche lui faceva il tifo per le proprietà della clorochina contro il Covid, sbagliando però i tempi di somministrazione. E ora non ne riconosce i benefici in fase precoce.
Abbandoni da Covid: «Così papà è morto in pochi giorni»
Una storia di abbandono terapeutico, che mostra come sia urgente rivedere le linee guida sulle cure precoci. Como: l'80enne Mario Marcon lasciato per una settimana in vigile attesa senza essere visitato nonostante i primi sintomi, poi la terapia insufficiente con l'ossigeno. Il racconto della figlia ai Venerdì della Bussola: «Ritardi nella diagnosi, difficoltà di comunicazione col medico e errori nella fornitura delle bombole. È morto in ospedale. Non ci hanno nemmeno mostrato la salma».
- IL DOSSIER: COVID AT HOME
Svolta al Tar: bocciate le linee guida del Ministero
Vittoria dei medici contro Ministero della Salute e Aifa sulle linee guida per la cura del Covid a domicilio: il Tar del Lazio ha dato ragione ai medici e ha sospeso il protocollo di cura dell'Agenzia del farmaco e adottato da Speranza nella parte relativa alla vigile attesa. Esultano i medici: «Non c'è spazio per l'attesa e il solo paracetamolo. Il Covid è ormai endemico, bisogna curarlo per non intasare gli ospedali».
- IL DOSSIER COVID AT HOME
Basta attesa senza cure: il Piemonte sfida le linee guida
Il Piemonte è la prima regione a sconfessare le linee guida ministeriali sulle cure a domicilio covid che prevedono vigile attesa e paracetamolo. Nel nuovo protocollo licenziato dal Cts regionale entrano l'obbligo del medico di visitare il paziente positivo e le cure tempestive per evitare il ricovero in ospedale. Sdoganata anche l'idrossiclorochina. L'assessore Icardi: «La gente deve essere curata a casa, il Governo deve farsene carico».
COVAX, SOLIDARIETA' E SENSI DI COLPA di Anna Bono
Noi, a casa senza cure. Storie di abbandono terapeutico
Sono la maggioranza dei pazienti covid e hanno tutti una storia comune: sono rimasti a casa senza terapie e con il solo paracetamolo prima di essere ricoverati in ospedale. Storie di abbandoni terapeutici da covid. Pazienti che con una terapia precoce non sarebbero stati ricoverati e non avrebbero rischiato la vita. L'appello del medico di Ippocrate: «Cambiare subito le linee guida, ora i medici sono vaccinati e non hanno più scuse: devono visitare i loro pazienti».
- LA MAMMA SPIEGA AI POLITICI I DISAGI DELLA DAD
Ci risiamo: ricoveri in crescita perché non si cura subito
«I nostri colleghi di Brescia lo dicono da giorni: i ricoveri aumentano perché la gente non viene curata subito. Ho scritto a Sileri per cambiare i protocolli di cura. Da criminali puntare sull'attesa con Tachipirina». Il dottor Mangiagalli, della rete dei medici in prima linea, torna a chiedere la revisione dei protocolli terapeutici domiciliari: «Si sta ripetendo il film dello scorso anno. E in molti ormai non chiamano neanche più il medico perché sanno che non verranno visitati».
Niente cure, balzo dei ricoveri: «Ci sono altre priorità»
Aumentano i ricoveri perché i protocolli di cura domiciliare Covid sono ancora quelli insufficienti a base di paracetamolo. L'assurdo viaggio della Bussola tra scaricabarile e reticenze evidenzia il fallimento della gestione Speranza, che ha messo al centro gli ospedali e ora il vaccino, dimenticando che i malati non curati precocemente oggi, sono i morti di domani. Palù (Aifa): «Linee guida da cambiare, l'ho detto al ministero, ma dicono che ci sono altre priorità». L'Agenas: «Speranza non ci ha detto di lavorare sui protocolli domiciliari».
Un nuovo virus? Sarà ancora lockdown, niente cure a casa
La visione dettata dal Governo col nuovo piano pandemico non tiene conto della necessità di emanare prontamente linee guida per assistere i pazienti a casa, mentre ci si concentra ancora una volta a potenziare la rete ospedaliera puntando sulle politiche di lockdown.
- ILLUSIONI DI GREGGE di Paolo Gulisano
Aspettando il vaccino... lockdown e cure a casa tabù
Anche ammesso che si vaccini con successo e sicurezza entro settembre il 40% della popolazione, rimane il problema di come gestire la pandemia in questi mesi. Il governo lascia intendere che la stagione del lockdown sarà ancora lunga, ma nessuno prende in considerazione la necessità di favorire il più possibile le cure domiciliari per evitare di intasare gli ospedali. La bocciatura dell'Aifa sull'idrossiclorochina non lascia presagire un cambio di strategia.
- LOCKDOWN ROSSO O ARANCIONE? di Stefano Magni
"Clorochina ok, curare a casa il Covid”. Il giudice boccia Aifa
«Nessuna ragione sconsiglia l'uso precoce dell'idrossiclorochina, su cui c'è stato un divieto illogico che ha limitato il diritto alla salute». L'ordinanza del Consiglio di Stato è una svolta nella cura del Covid: dà ragione alla battaglia dei medici, smentendo il no dell'Aifa e riconosce che bisogna sgravare gli ospedali. E l'unica strada è la cura a domicilio, dove i medici sono liberi di somministrare i farmaci più promettenti, come l'antimalarico, anche in assenza di studi definitivi. Smentite, dati alla mano, le leggende nere sui rischi cardiaci e sui suicidi. Esultano i 34 medici che hanno affrontato il Ministero della Salute e l'Aifa e il loro legale alla Bussola dice: «Ristabilito il primato della cura, ora i governatori modifichino i protocolli terapeutici».
Nuovi studi al Consiglio di Stato: la clorochina torna in campo
Nuovi studi su Sciencedirect danno ragione ai medici di famiglia e smentiscono la campagna mediatica che cita studi fuori strada: «Contro il covid l'idrossiclorochina è efficace se assunta in fase precoce». Sul ricorso contro Aifa per le cure domiciliari col farmaco antimalarico si pronuncerà il 10 dicembre il Consiglio di Stato, presieduto dall'ex ministro Frattini, che ha già riconosciuto: «Sopraggiunte circostanze nuove». E l'arrivo di Palù all'Aifa potrebbe agevolare lo sdoganamento del farmaco.
-LO STUDIO VERITA' di Paolo Gulisano
-TAMPONI CONTRAFFATTI, L'ESPOSTO di Luisella Scrosati
-DPCM, COLPO DI GRAZIA SUL NATALE di Ruben Razzante
Covid da curare a casa: «In intensiva è un'altra malattia»
La necessità del potenziamento della cura domiciliare del covid si deduce anche dalle testimonianze dei medici di terapia intensiva: «Quando si entra in terapia intensiva è tardi, ci troviamo a curare una malattia diversa dal covid», spiega il professor Andrea Zanoni del Sant'Orsola di Bologna. «Nella seconda fase il danno polmonare non lo fa il virus, ma lo fa lo stato infiammatorio dell’organismo che attacca sé stesso».
«Così, con una chat e la clorochina battiamo il Covid»
Una chat su Whatsapp di 200 medici è il più coraggioso canale di terapia domiciliare anti Covid, nell'assenza dei protocolli degli enti regolatori. «Con idrossiclorochina, eparina e azitromicina subito a casa non abbiamo avuto un solo ricovero, l'Aifa tolga lo stop». La Bussola intervista il medico di famiglia Andrea Mangiagalli, ideatore di Medici in prima linea: «Nella guerra col Covid siamo in ritardo, non si vince con i cannoni nelle retrovie, ma con la fanteria: i medici di famiglia, ma oggi solo il 10% di noi va a casa a curare». La colpa? «Considerare il coronavirus una malattia da ospedale».
- NAPOLI SENZA COVID: O' MIRACOLO DI MARADONA di Ruben Razzante
Clorochina salvavita: ecco gli studi. «Negazionista chi tace»
«I nostri studi danno risultati straordinari: con la clorochina subito a casa, ricoveri al 5%». L'appello alle Regioni di medici e ricercatori per inserire il farmaco nelle terapie domiciliari. Il professor Capucci alla Bussola: «Aifa ha imposto lo stop basandosi su studi fuorvianti che le stesse riviste scientifiche hanno dovuto smentire. Vi spiego come l'HCL agisce per fermare il virus, parola d'ordine è: tempestività». Stoccata a Galli: «Negazionista è limitarsi al paracetamolo e tacere su queste cure».
- LO STUDIO: COSI' L'INFEZIONE SI BLOCCA, di Paolo Gulisano
- LE PATETICHE ACCUSE DELLA CINA ALL'ITALIA, di Stefano Magni
Covid, la clorochina funziona per bloccare l'infezione
Gli studi fatti grazie alla partecipazione dei medici di medicina generale dimostrano l'efficacia dell'idrossiclorochina nell'affrontare il Covid all'insorgere dei primi sintomi influenzali. Sempre più incomprensibile l'ostracismo delle autorità sanitarie.
Coi malati a casa i ricoveri scendono: il caso Piemonte
Da due giorni in Piemonte il saldo tra ricoveri e dimissioni è negativo: merito anche del protocollo regionale per le cure a domicilio: «È il più completo che c'è, condiviso da medici di base e ospedalieri con dirigenti e siglato dal Prefetto», spiega alla Bussola l'assessore alla Sanità, Icardi. E risolve la grana sindacale: «Per ogni pratica Covid, riconosciuto al medico un integrativo». Eparina, cortisone, antibiotici e ossigeno, ecco quando e come: «Anche a domicilio, mio suocero ha l'ossigeno a casa». Testato sul territorio, ora dà i primi frutti: «Ospedali alleggeriti».
- IL PROTOCOLLO COVID AT HOME
- IL RIANIMATORE: ERRORE DARE SOLO PARACETAMOLO di Luisella Scrosati
“Covid, il paracetamolo un passo indietro. Serve la prevenzione”
«Usare solo il paracetamolo contro il Covid è un clamoroso errore perché il problema non è la febbre, a meno che non resti elevata per molto tempo, bensì l’infiammazione». «Tutti i pazienti che hanno seguito le mie indicazioni, e su cui ho praticato una medicina di prevenzione e antinfiammatoria, non hanno avuto complicazioni». La Nuova Bussola intervista il dottor Stefano Manera, anestesista-rianimatore.
Autostima e affetto s’imparano (soprattutto) a casa
La crescita e la prima educazione affettiva avvengono all’interno della famiglia, dove il bambino coglie che la dimensione fisica appartiene a un contesto più ampio, di carattere emotivo, psicologico e spirituale. Suggeriamo alcuni saggi per accompagnare i genitori nell’età scolastica dei figli.
Cure a casa nel caos, gli errori di Conte e le liti tra medici
Conte ammette errori nella gestione dei pazienti covid: «Ospedali pieni anche perché la medicina sul territorio non è stata rafforzata». Già, ma per colpa di chi? Il gruppo ministeriale lavora al protocollo per le terapie domiciliari solo da pochi giorni, ma non ha incluso nessun rappresentante dei medici di base, che ora protestano, contestando le terapie proposte. Il solito pasticcio all'italiana, col governo in difficoltà e incapace di trovare una soluzione che non sia il lockdown e i medici che litigano tra di loro per una compressa in più o in meno di azitromicina. Intanto il ritardo aumenta e gli ospedali continuano a riempirsi di pazienti che potrebbero essere curati con successo a casa. Come sta facendo nella sua abitazione il governatore emiliano-romagnolo Bonaccini.
- IL SESSO DI STATO AUTODISTRUTTIVO di Roberto Marchesini
- AL LUPO! AL LUPO! PLAGIO DI GOVERNO di Tommaso Scandroglio
«Io, alle prese col Covid e curata a casa»
Racconti di cura del Covid a domicilio: «Non tutti hanno giocato sul terrore per imporre ai cittadini l’adozione di modelli di vita estranei alla cultura e alle tradizione della popolazione. Quando ho capito che quasi certamente avevo contratto il virus, sono andata a Fabriano dove in un giorno ho fatto il tampone, subito mi è stata indicata la terapia da seguire, in un giorno un’équipe di radiologi è venuta a casa mia per osservare con l’ecografia cosa fosse capitato al mio polmone: niente».
«Ospedali affollati, ma più della metà va curato a casa»
Il governo giustifica un nuovo lockdown con gli ospedali che scoppiano. Ma metà dei ricoverati non è grave, devono essere curati a casa. La Bussola prosegue l'inchiesta sulla de-ospedalizzazione per uscire dalla pandemia. Il caso San Raffaele: «Su 50 pazienti in pronto soccorso, il 60% potrebbe essere curato a casa, il reparto si svuoterebbe e affronteremmo tutti più serenamente la seconda ondata». Il punto di caduta è sulla medicina del territorio: «Arrivano perché non ricevono diagnosi e cure tempestive, ma in pochi giorni guariscono». Parla il primario della Medicina d'Urgenza, dottoressa Spessot.
«Il covid si cura e si cura a casa. Svuotate gli ospedali»
In maggio conquistò la copertina del Time per la cura domiciliare del covid. Oggi il dottor Luigi Cavanna dell'ospedale di Piacenza è in prima linea per dire che «dobbiamo svuotare gli ospedali». «Prima capiamo che il coronavirus va curato a domicilio, prima risolveremo questa pandemia. La risposta ospedalo-centrica è sbagliata». La Bussola intervista l'oncoematologo: «I malati abbandonati chiamano il Pronto soccorso e gli ospedali si riempiono. È l’errore da evitare». I 5 stadi del covid e fin dove può spingersi il medico a casa. «Oggi si ricovera per polmoniti lievi, ma fino a livello tre si può gestire nelle abitazioni. Il governo ripensi l'assistenza sul territorio subito se non vuole trovarsi a curare nelle chiese».
- GABON, MESSE VIETATE E PRETI ARRESTATI di Luca Volontè
“Allarmi ingiustificati sul Covid, ora abbiamo le cure”
Governo e media diffondono l'informazione che la situazione stia tornando ai livelli di aprile per spaventare. Ma a smentirli è il lavoro quotidiano di chi il Covid lo cura in corsia. Come l'ospedale San Matteo di Pavia, leader nella cura al plasma che in questi mesi ha continuato a studiare il virus: «Qualche caso c'è, ma niente di paragonabile ad aprile. Rispetto a quest'inverno abbiamo due vantaggi: l'esperienza medica e le cure». Plasma, Remdesivir, Eparina e adesso anche il Desametasone: «Ecco quando usarli con efficacia. La ripresa di questi mesi è fisiologica, ma non finiremo come con la Spagnola».
- L'ICONA DI SANTO STEFANO CON IL VACCINO, di Miguel Cuartero
La rivincita della clorochina
La clamorosa marcia indietro sulla clorochina. Un errore troppo marchiano per non lasciare il dubbio che le prese di posizione dell’OMS, che dovrebbero essere caratterizzate da un assoluto rigore scientifico, possano essere invece inficiate da posizioni ideologiche e da interessi che esulano dal bene della salute pubblica.
Pavia, a cure that works, challenges media silence: “Plasma kills the virus”
“Plasma kills the coronavirus.” The therapy developed by the Immuno-hematology Institute of Saint Matthew in Pavia is encouraging. In this exclusive interview with The Daily Compass given at the end of his experimentation, director Cesare Perotti reveals the positive results: “The treatment works; at the moment no one has died; the USA has asked for the protocols.” But nobody is talking about it: “There are other interests opposing us, but we will address these after the scientific publication.” This is how the shared treatment works, by “using” volunteers who have recovered to help heal those who are sick.
A Pavia la cura che funziona e sfida silenzio e interessi: «Così il plasma uccide il virus»
«Il plasma uccide il Coronavirus». La terapia messa a punto dal servizio di Immunoematologia del San Matteo di Pavia è incoraggiante. E il direttore Cesare Perotti, in questa intervista in esclusiva alla Nuova BQ al termine della sperimentazione, svela i risultati positivi: «La cura funziona, al momento non ci sono decessi, gli Usa hanno chiesto i protocolli». Però nessuno ne parla: «Ci sono altri interessi, ma questo l'affronteremo dopo la pubblicazione scientifica». Ecco come funziona la cura solidale che si "serve" dei guariti volontari per guarire i malati.
- IL NUOVO SACERDOTE E' IL VIROLOGO di Miguel Cuartero
- CEI SOTTOMESSA ANCHE IN LITURGIA di Luisella Scrosati
- L'AFFIDAMENTO NEL SANTUARIO SIMBOLO di Nico Spuntoni
Medico a domicilio, l'esperimento "umano" per i pazienti oncologici
Il progetto di assistenza domiciliare dell'Oncologia di Cremona per i malati positivi al Covid: dalla diagnosi alla cura ricevono affetto e farmaci tra le mura domestiche. Il primario Rodolfo Passalacqua illustra alla Nuova BQ l'esperimento per tenere lontani dall'ospedale gli assistiti più fragili. «Tutto è nato con la morte di una paziente che improvvisamente si è trovata da sola ad affrontare il virus...».



































































