Congedi per coppie gay
La Corte costituzionale oggi discuterà se le coppie omosessuali possono essere qualificate anche come coppie di genitori.

Rete Lenford, una rete di avvocati che patrocinano cause pro LGBT, portò in tribunale l’Inps. Il caso è questo. Alcune coppie omosex sono qualificate come genitori nei registri dello stato civile, seppur tale registrazione sia contra legem. Tali coppie, essendo giuridicamente genitori, vorrebbero accedere ai congedi e permessi lavorativi retribuiti. Per farlo occorre far domanda sul sito dell’Inps. Ma il sito, ogni volta che riconosce due codici fiscali dello stesso sesso, blocca l’iter per richiedere i congedi parentali.
L’inps davanti ai giudici del Tribunale di Bergamo così si difese: «il riconoscimento dello status di genitore al genitore intenzionale (o sociale) rappresenta un obiettivo perseguibile solo per via legislativa, poiché implica una scelta - costituzionalmente non imposta - che appartiene a quell'area di interventi con i quali il legislatore si fa interprete della volontà collettiva bilanciando i valori fondamentali in gioco e tenendo conto degli orientamenti e delle istanze che reputa maggiormente radicate in quel momento storico nella coscienza sociale». Il Tribunale diede torto all’Inps, perché queste coppie sono dal punto di vista del diritto amministrativo genitori a tutti gli effetti, e gli ordinò di cambiare il sistema informatico.
L’Inps fece appello al tribunale di Brescia e quest’ultimo ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell'art. 27-bis, decreto legislativo n. 151 del 26/03/2001 (T.U. sostegno di maternità e paternità), introdotto dall'art. 2, comma 1, lettera c) decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105, perché in esso si fa riferimento al congedo per il padre e non per la cosiddetta madre intenzionale di coppia lesbica. Insomma la norma sarebbe discriminatoria. La palla è dunque passata ai giudici della Corte costituzionali che nella giornata di oggi dibatteranno del caso.
La realtà delle cose è chiara: i genitori di un bambino possono essere solo un padre e una madre. Il diritto ha iniziato a cedere su questo aspetto. I giudici daranno retta alla realtà naturale o a quella giuridica? La domanda è purtroppo retorica.