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Vietnam

Caritas Hanoi moltiplica le iniziative caritatevoli

Nella capitale del Vietnam, paese comunista e ateo, la piccola minoranza dei cattolici si distingue per l’assiduo impegno umanitario per alleviare i disagi delle categorie sociali più fragili

 

In Vietnam, paese governato da un regime comunista e con una popolazione in gran parte atea, la minoranza cristiana subisce controlli e abusi da parte delle autorità governative e tribali, ma resta salda e attiva. Lo dimostra l’intenso impegno di Caritas Vietnam per malati, anziani, disabili e bambini che monsignor Thomas Vu Dinh Hieu, vescovo di Bui Chu e presidente del Comitato dei vescovi per le attività caritatevoli e sociali, ha apprezzato e incoraggiato in un recente incontro con i membri dell’organizzazione. “La disoccupazione, l’inquinamento ambientale e la carenza di cibo fanno sprofondare molte persone in una vita di miseria – ha detto – è dunque necessario rispondere alla chiamata dell’amore di Gesù e seguire le orme degli Apostoli, per portare la Buona Novella nelle periferie così come nelle grandi città”. Una di queste è Hanoi, la capitale, da 64 anni governata dal Partito comunista e dove la Chiesa è presente da 400 anni. I cattolici sono solo il 3,7% della popolazione, poco più di 317.000, riuniti nelle 29 parrocchie della diocesi, e tuttavia il loro impegno umanitario è tale da meritare talvolta persino il riconoscimento delle autorità cittadine. Tra le ultime iniziative di Caritas Hanoi si segnalano un programma gratuito di chirurgia vitreo-retinica, la gestione di diversi piccoli ostelli per studenti provenienti dalla regioni rurali, attualmente garantita da 1.328 volontari di tre parrocchie, e la realizzazione di alcune “case della compassione” destinate alle famiglie più povere.