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Vittime di tratta

Blessing Okoedion è stata premiata negli Usa per la sua lotta contro i trafficanti

Blessing, nigeriana, è stata vittima di tratta in Italia, ma ha osato ribellarsi e adesso aiuta altre donne a sottrarsi ai trafficanti

Migrazioni 03_07_2018

 

Ci sono organizzazioni criminali che contrabbandano emigranti guadagnando miliardi di dollari all’anno. Altre organizzazioni trafficano in esseri umani, ricavandone introiti ancora più ingenti. Le vittime di tratta, per lo più donne e minori di entrambi i sessi, vengono vendute dalle famiglie o sono convinte ad affidarsi ai trafficanti con la promessa di un avvenire sicuro nel paese di destinazione. Di solito le attende invece l’inserimento da sfruttate in attività illegali: prostituzione, traffici illeciti (di armi, droga, auto rubate, tabacchi…), accattonaggio, mercato nero…  Il 28 giugno a Washington il segretario di stato Usa Michael Pompeo ha premiato nove persone, provenienti da altrettanti paesi, distintesi per il loro coraggio nel combattere la tratta e lottare per ridare libertà e dignità perdute alle vittime. Tra le persone premiate c’era Blessing Okoedion, una donna nigeriana vittima di tratta a sua volta, portata in Italia con l’inganno, costretta a prostituirsi. Ma Blessing ha osato ribellarsi, denunciare i suoi sfruttatori. Ormai da tempo è impegnata come mediatrice culturale e dedica la vita al servizio di altre donne che aiuta a sottrarsi alle mani dei trafficanti. “Sono molto onorata di essere qui oggi – ha detto nel ricevere il riconoscimento – e voglio ringraziare ed esprimere tutto il mio apprezzamento per il lavoro instancabile e appassionato di molti movimenti che, in tutto il mondo, lottano contro la tratta di esseri umani e per ricostruire la dignità perduta di moltissime persone”. Pensando alle donne ancora sfruttate, “vorrei – ha proseguito – che altre donne e ragazze nigeriane possano conoscere la mia storia perché possano vincere la paura e spezzare le catene invisibili di questa schiavitù. Dobbiamo unire le nostre voci per dire ‘basta’ alla tratta di esseri umani”.