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88 anni

Addio a Baima Bollone, difese l'autenticità della Sindone

È morto ieri a Torino il medico legale protagonista di primo piano delle ricerche sulla reliquia più preziosa della cristianità: il Sacro Lino, che per lo scienziato e divulgatore si è rivelato ben più di un oggetto di studio.

Attualità 07_11_2025

Solo due mesi fa il Prof. Pierluigi Baima Bollone, noto medico legale torinese, teneva la sua ultima conferenza sulla Sindone nell’ambito di un convegno svoltosi presso la chiesa del Santo Volto, a Torino. Nulla lasciava presagire una fine così imminente. Anziano, certo, un po’ affaticato, ma a 88 anni questo è comprensibile. Però sempre lucido e presente, costantemente disponibile a parlare con straordinaria competenza dell’argomento che più gli stava a cuore: la Sindone, la reliquia più preziosa della cristianità.

Baima Bollone è stato un protagonista di primo piano nelle ricerche condotte sul celebre Lino conservato dal 1578 a Torino. Fu lui a scoprire, nel 1981, che le macchie rosse presenti sul Telo sono composte da sangue umano. Successivamente dimostrò che è sangue di gruppo AB, il più raro, lo stesso gruppo sanguigno che si trova nel sangue del Sudario di Oviedo e in vari miracoli eucaristici.
Il suo lavoro infaticabile di ricerca sulla Sindone è presente in numerosi articoli scientifici, come quello pubblicato nel 2019 su Minerva Medicolegale. In questo studio venivano ricostruite le parti mancanti dell’immagine umana a causa dell'incendio di Chambéry del 1532.  Questo per ottenere una nuova visualizzazione realistica dei margini corporei mancanti e individuare punti di repere dei principali segni impressi sul Sacro Lino.

Oltre che ricercatore e scienziato, Baima Bollone è stato anche un grande divulgatore con i suoi numerosi libri, fino al più recente, Gesù e la Sindone, uscito quest’anno (San Paolo Edizioni). Il suo interesse per il Telo lo aveva portato ad ampliare il suo interesse sul Gesù storico, argomento che lo interessava molto. Ne ha parlato anche in un’intervista apparsa su Studi Cattolici (n. 745, marzo 2023) riportata in un libro da me curato, Nuova luce sulla Sindone (Ares 2024): «Esiste una precisa corrispondenza tra il Gesù della storia laica e quello della tradizione. Il Gesù che conosciamo descritto dalle tradizioni si muove all’interno della cornice del Gesù storico». E sulla Sindone concludeva: «Oggi non è individuabile nessuna ragione di massima o di dettaglio per non ammettere che la Sindone di Lirey-Chambéry-Torino sia l’unico vero lenzuolo funerario di Gesù. Il cristianesimo è una religione storica e come tale è ammissibile l’esistenza di tracce materiali della sua origine».

Numerosi sono stati gli altri temi affrontati, sempre con grande competenza, da Baima Bollone: innanzitutto la Medicina legale, di cui è stato per oltre trent’anni professore ordinario all’Università di Torino. Il suo manuale di Medicina legale nella sua quinta edizione aveva raggiunto la mole di 797 pagine; nella settima edizione (2024) si è sentita la necessità di aggiornare ma anche snellire il testo, che è stato ridotto a “sole” 560 pagine.
Gli altri argomenti che hanno appassionato Baima Bollone si possono trovare nei suoi libri, fra i quali si possono ricordare Cesare Lombroso e la scoperta dell’uomo delinquente (Priuli & Verlucca 2009), Esoterismo e personaggi dell'unità d'Italia. Da Napoleone a Vittorio Emanuele III (Priuli & Verlucca 2011), La grande storia di Torino. Dalla preistoria alla basilica di Superga (Priuli & Verlucca 2014), L' antico Egitto. Storia e scienza (Priuli & Verlucca 2017), La psicologia di Mussolini (Rusconi libri 2021), Medioevo e Templari in Piemonte (Priuli & Verlucca 2021), Napoleone. Dalle campagne d'Italia alla morte criminale a Sant'Elena (Priuli & Verlucca 2022).

Tornando alla Sindone, in una intervista fu chiesto a Baima Bollone: «Che sensazioni ha provato quando si è trovato per la prima volta a tu per tu con il Lenzuolo?». Rispose: «È stato un momento che non potrò mai dimenticare. Ero con altri patologi nella biblioteca di Palazzo Reale che aveva le finestre oscurate da sacchi neri messi da noi. Il Lenzuolo era appoggiato su un lungo tavolo illuminato da una luce radente inclinata di 45 gradi per prelevare i frammenti di stoffa, noi stavamo seduti a turno su un trespolo. Quando è toccato a me, ho avuto l’impressione che l’immagine prendesse corpo. Era come se la vedessi in tre dimensioni, e ho pensato che i miei occhi mi stessero facendo un brutto scherzo». E alla domanda: «Quanto la sua vita è cambiata dopo quegli studi?», ha risposto: «La Sindone è stata molto più di un semplice oggetto di studio. Oltre a contribuire alla mia formazione umana, ha condizionato favorevolmente tutta la mia successiva attività professionale».

Baima Bollone ha sempre dimostrato scientificamente quanto affermava sulla Sindone, in particolare l’autenticità del Sacro Lino, che ha difeso con coraggio e determinazione dagli attacchi dei negatori, infastiditi dalla sua autorevolezza. È stato un grande esempio per tutti i sindonologi più giovani che lo hanno seguito. Personalmente l’ho conosciuto nel 1978 e da allora siamo rimasti sempre in contatto; mi mancheranno le sue frequenti telefonate e la sua umana saggezza. Ma l’eredità culturale e spirituale che mi ha lasciato non sarà dimenticata e così sarà per tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato.
Il funerale sarà celebrato oggi, 7 novembre, alle ore 12.00 presso la Parrocchia della Beata Vergine delle Grazie, Torino – Crocetta.



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