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Migranti

42.000 emigranti rimpatriati dall’Oim nel 2020

Un rapporto appena pubblicato contiene dati e analisi dei programmi che garantiscono agli emigranti che lo desiderano un ritorno a casa assistito, sostenibile e dignitoso

Migrazioni 11_07_2021

Il 9 luglio l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha pubblicato un rapporto sui propri programmi di “Ritorno e reintegrazione” durante il 2020. Nel corso dell’anno, l’Oim ha provveduto al rimpatrio volontario di 42.181 emigranti, il 35 per cento in meno rispetto al 2019. Gli assistiti includono degli emigranti bloccati in paesi di transito o  che si trovavano in situazioni critiche. 4.038 erano in Libia e in Yemen e sono stati inseriti nel programma Voluntary Humanitarian Return realizzato in collaborazione con l’Unione Europea che lo finanzia tramite l’ “EU Trust Fund for Africa”. 16.649 emigranti rientrati in patria si trovavano in Europa, concentrati in Germania, Olanda, Belgio, Spagna, Austria e Grecia, 9.069 erano in Niger, 3.391 in Libia, 3.037 in Kazakistan e 796 in Marocco. Il 65 per cento dei rimpatriati erano originari di paesi dell’Africa occidentale e centrale: i più numerosi quelli di Mali, Guinea Conakry e Nigeria. Gli altri stati di origine tra i primi dieci per numero di emigranti rimpatriati sono: Tajikistan, Iraq, Etiopia, Bangladesh, Georgia, Pakistan e Sudan. Sotto la guida dell’Integrated Approach to Reitegration dell’Oim, operativo secondo le linee guida del Reintegration Handbook, gli uffici dell’Oim nel mondo, in 121 paesi, ospiti, di transito e di origine, hanno provveduto al reinserimento sostenibile degli emigranti tramite servizi di consulenza all’integrazione, sia prima della partenza che all’arrivo, e servizi di assistenza economica, sociale e psicosociale forniti a livello individuale, comunitario e strutturale. “Questa pubblicazione – ha osservato Yitna Getachew, capo della divisione Protezione e assistenza degli emigranti dell’Oim,  in occasione della presentazione del rapporto – dimostra che nonostante le difficoltà causate dalla pandemia COVID-19, l’Oim continua a fornire assistenza essenziale agli emigranti affinché ritornino in patria in modo sicuro e dignitoso. L’Oim ha ideato dei modi innovativi per garantire a loro e alle loro comunità una reintegrazione sostenibili. Il rapporto fornisce un chiaro quadro dei contributi positivi dell’Oim al fine di migliorare la gestione dei rimpatri nel pieno rispetto dei diritti umani”.