Corte inglese minaccia la Cedu: "Fai come diciamo noi"
I giudici britannici non nascondono fastidio nel dover rimandare l’interruzione delle cure, usando come paravento l’ipocrisia del “miglior interesse” per Charlie. Poi fanno pressioni sulla Cedu che dovrà decidere sul suo destino: "Ci sentiremmo in serissima difficoltà se ci fosse chiesto di agire ancora contro i migliori interessi di Charlie ordinando una più lunga estensione del rinvio".
«Era obbligo della Regione far morire Eluana»
Englaro vince la causa contro la Regione Lombardia, condannata a pagare un risarcimento per non aver ottemperato alla sentenza che, stabilendo il distacco del sondino a Eluana, autorizzò la sua morte. Al padre andranno 133 mila euro per danni morali e per "la lesione alla dignità umana" con i sit in sotto la clinica perché per i giudici il danno più grave non è stata la sua morte, ma "la violazione della sua auto determinazione". In quel risarcimento ci sono allora anche i danni arrecati con le preghiere e le veglie dell'Italia che si oppose e si oppone ancor oggi alla cultura della morte.
Appelli e preghiere: l'Italia che non si arrende
C’è un’Italia che non si rassegna alla cultura della morte e chiede che sia rispettato il diritto di vivere del piccolo Charlie Gard. La petizione a Mattarella per concedere la cittadinanza italiana al bimbo ha già toccato quota 2000 firme. Intanto si moltiplicano le adorazioni eucaristiche per chiedere la salvezza del piccolo.
Lo scandalo della Pontificia Accademia per la Vita
Dopo le dure reazioni internazionali alla nomina del professor Biggar, il presidente dell'Accademia per la Vita rilascia una intervista per affermare che Biggar non ha mai scritto di aborto. Bugia: è a favore e ne ha scritto in almeno 3 occasioni. Ma i problemi riguardano anche Katarina Le Blanc, che fa ricerca sugli embrioni sovranumerari da fecondazione in vitro, e don Maurizio Chiodi, favorevole alla fecondazione artificiale.
Emanuele, l'altro Charlie che fa il pittore. Ed è amato
Si chiama Emanuele Campostrini, è affetto da una patologia gentetica grave e rarissima ad esito infausto: la sindrome della deplezione del Dna mitocondriale. La stessa Charlie Gard, il piccolo 10 mesi che sta scuotendo il mondo, poiché appeso al filo di un estenuante processo giudiziario che lo vuole morto contro la volontà dei suoi stessi genitori. Ma Emanuele ha nove anni e vive.
Charlie ostaggio della burocrazia giuridica
Accademia della Vita: lo spoil system vaticano
Pubblicata ieri la lista dei 45 nuovi membri della Pontificia Accademia della Vita. Sembra delinearsi un cambio di passo pastorale che molti vorrebbero intravedere come cambio di paradigma della teologia morale. Tra i nuovi membri anche figure più aperturiste su aborto, contraccezione, fecondazione e eutanasia. E persino alcuni critici dell'Humanae Vitae.
Eutanasia e droga: i Radicali trovano un link stretto
L'appello prima di morire di eutanasia di un italiano accompagnato da Cappato: drogatevi. Doppio impegno per i radicali in questo periodo: eutanasia e droga. Parenti stretti per più di un motivo. In primo luogo entrambe le pratiche sono plastiche espressioni della cultura di morte. La libertà viene sequestrata da pulsioni irrazionali, uccisa dallo sballo.
Charlie condannato a morte. Resta la speranza della Corte Europea
Il Regno Unito non è più un posto sicuro per i bambini. I giudici della Corte Suprema hanno confermato la condanna a morte del piccolo Charlie Gard, affetto da una patologia rarissima, autorizzando i medici a staccare il respiratore, contro la volontà dei suoi genitori che vorrebbero portarlo negli Usa per una cura che ha già avuto successo su almeno due bambini. Ora non resta che sperare che la Corte europea dei diritti dell'uomo accetti il ricorso e lo esamini. Ma è una corsa contro il tempo e contro l'ingiustizia di un atto che è omicida.
-PERCHE' LO VOGLIONO MORTO di Costanza Signorelli
-AMATO SOLO DAI GENITORI di Tommaso Scandroglio
“Uno di noi”, Ue arrogante boccia 1,7 milioni di cittadini
Ha raggiunto 1 milione e 700mila firme, ma la petizione One of Us è stata rifiutata dalla Commissione Ue perché la linea politica prevale. Ma non è questo lo spirito dei trattati che consegnarono ai cittadini il diritto di farsi ascoltare. Ma per l'Ue è ancora vitale finanziare gli abortifici.
Eutanasia per Charlie, perché lo vogliono morto
Atteso per domani dalla Corte Suprema del Regno Unito il verdetto sulla vita o sulla morte del piccolo Charlie Gard. I medici contro la volontà dei genitori invocano la "morte dignitosa", già confermata in due gradi di giudizio. E dietro ad una falsa etica si nasconde una Stato che odia il dolore perchè ormai odia la vita. Ma è proprio il dolore innocente come quello di Charlie che ci potrà salvare perché come diceva don Gnocchi "in ogni bimbo sofferente è vivente il sacrificio dell’umanità innocente per l’umanità peccatrice".
-IL VOLTO DELL'EUTANASIA CHE NESSUNO RACCONTA di Marco Guerra
Il vero volto dell'eutanasia che nessuno racconta
I viaggi per la dolce “dolce morte”, il fine vita senza sofferenze, la dignità nella disponibilità della propria vita hanno un’altra faccia della medaglia che non viene mai raccontata e che nulla ha a che fare con la compassione per il malato. A mettere in mostra il vero volto dell’eutanasia ci ha pensato ieri una conferenza di ProVita Onlus