Usa-Messico, l’accordo sui migranti fa discutere
Gli Stati Uniti hanno deciso di non far scattare i dazi al 5%, a patto che il Messico prenda misure forti per arginare il flusso migratorio verso il confine settentrionale. Intanto, è aperto il dibattito sul prezzo che potrà pagare il Paese guidato da Obrador, visto l’alto numero di richiedenti asilo che potrebbero essere mandati in terra messicana.
Il secolo della rinuncia alla realtà e all'identità
In giro c’è aria di rinuncia. L'uomo, la donna, la Chiesa, lo Stato: tutti rinunciano a un pezzo di realtà e di identità.
A uccidere sono le ideologie, non le armi
Uno dei pallini di questo pontificato, com’è noto, è quello delle armi. Ma come ammetteva Umberto Eco l’eccesso di predicazione pacifista snerva, devirilizza, rende inermi “dentro”. Perché il cristiano è pacifico, non pacifista e sa che a uccidere più che le armi sono le ideologie.
Gay pride, riparare si deve: lezione di Trieste a Genova
Nel capoluogo ligure Bagnasco e il suo ausiliare fermano i parroci sulla preghiera riparatrice al gay pride di domani. Ai cristiani Lgbt invece è concessa ogni anno una chiesa, con la presenza del vicario. Il silenzio degli uffici di curia, tra imbarazzi e convenienza. A Trieste invece è il vescovo Crepaldi in persona a promuovere un atto di riparazione dopo le espressioni blasfeme in sfilata. Perché i veri discriminati sono i fedeli ai quali viene impedito di pregare.
-"COLPITA E SPORCATA LA FEDE DEL POPOLO" di Giampaolo Crepaldi
- E IL CARDINALE BECCIU CAMBIA LA DOTTRINA di Riccardo Cascioli
«Organi e trapianti, quanti dubbi sul momento della morte»
"Morte cerebrale" e "morte a cuore fermo": sono i due paradigmi con cui si stabilisce ufficialmente la morte di un paziente, vittima di incidente o con grave disabilità, per poter procedere all'espianto degli organi. Ma questa dichiarazione spesso «non corrisponde alla morte biologica», sono due concetti introdotti per facilitare i trapianti, denuncia la teologa e bioeticista Doyen Nguyen, che si batte per riaprire il dibattito su questo tema delicato.
«Organi e trapianti, quanti dubbi sul momento della morte»
"Morte cerebrale" e "morte a cuore fermo": sono i due paradigmi con cui si stabilisce ufficialmente la morte di un paziente, vittima di incidente o con grave disabilità, per poter procedere all'espianto degli organi. Ma questa dichiarazione spesso «non corrisponde alla morte biologica», sono due concetti introdotti per facilitare i trapianti, denuncia la teologa e bioeticista Doyen Nguyen, che si batte per riaprire il dibattito su questo tema delicato.
La Francia fa i conti con i jihadisti di ritorno
Alla fine di maggio erano 277 i jihadisti "restituiti" alla Francia, soprattutto dalla Turchia, e almeno altri 600 ancora premono per tornare. Servizi in allarme per la pericolosità di questi "revenants", che vanno ad unirsi alle altre centinaia di jihadisti che sono controllati sul suolo francese.
L'ultima frontiera del marketing: ridicolizzare la morte
L'ultima trovata dell'agenzia funeraria Taffo, già nota per le sue pubblicità irriverenti: una canzone per l'estate, "Magari muori". Ovviamente grande successo sui social, ma si tratta di una modalità che offende chi vive un lutto. E irrita quanti svolgono lo stesso lavoro.
Ecco perché il governo Macron vuole Vincent morto
Prima delle europee il presidente francese aveva detto di non poter interferire con la decisione di interrompere le cure a Vincent Lambert, mentre dopo le elezioni il suo governo ha presentato ricorso contro la decisione della Corte d’Appello di far riprendere alimentazione e idratazione. Carnevalata elettorale a parte (gli servivano i voti dei cattolici), perché tanta fretta di sbarazzarsi di un disabile? Per una serie di precisi motivi.
Pro life nel mirino dei giudici: c'è un problema di libertà
Dopo Pillon e De Mari condannato anche Galdolfini. C'è un accanimento dei giudici verso il mondo pro life? A quanto pare sì. Un clima da caccia alle streghe che si respira anche nella corrente di Sinistra della magistratura, apertamente contro il congresso di Verona, quasi fosse un reato.
Il documento vaticano sul gender? Troppa confusione sul “dialogo”
La pubblicazione da parte della Congregazione per l’Educazione Cattolica del documento “Maschio e femmina li creò” è stata accolta in modo diverso in campo cattolico. A una lettura attenta, va da un lato dato atto che si precisa in modo fermo la complementarità maschile-femminile, con importanti richiami a Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Ma dall’altro è grave l’ingenuità che si fa riferendosi al “dialogo” con gli “studi di genere”, che è il nome con cui l’ideologia gender si presenta quando vuole entrare nelle scuole.
Ordine di Malta, invasione di campo sulla Messa antica
Nuove frizioni sulla gestione dell'Ordine di Malta. Una lettera del Gran Maestro impone l'obbligo di non celebrare secondo la forma straordinaria, la cosiddetta messa in latino. La solita guerra tra tedeschi e inglesi. Ma anche - secondo i bene informati - una invasione di campo giuridicamente scorretta.